AttualitàBlogEventi e Cultura

A KARIKÒ E WEISSMAN IL PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA 2023

Il lavoro di questi due scienziati ha cambiato in modo radicale la nostra comprensione di come l’mRNA interagisce con il nostro sistema immunitario

#ègiustoinformare complimenti congratulazioni auguri buon lavoro 

realmente dopo l’acqua potabile i VACCINI sono quelli che hanno salvato più vite umane 

“HANNO SALVATO MILIONI DI VITE UMANE”


Salute, il #Nobel per la #Fisiologia o la #Medicina 2023 a  Katalin Karikó e Drew Weissman

#KatalinKarikó e #DrewWeissman, pionieri dei vaccini anti-covid, sono i vincitori del Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina 2023.

🔺I vincitori del Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina 2023 sono Katalin Karikó e Drew Weissman, per le loro scoperte sulle modifiche dei nucleosidi che hanno permesso lo sviluppo di efficaci vaccini a mRNA contro la CoViD-19. 

Il lavoro di questi due scienziati ha cambiato in modo radicale la nostra comprensione di come l’mRNA interagisce con il nostro sistema immunitario.
E ha contribuito al rapidissimo sviluppo di vaccini contro una delle più grandi minacce alla saluta pubblica dei tempi moderni.
#Katalin_Karikó e #Drew_Weissman hanno scoperto che l’mRNA con base modificata può essere usato per bloccare l’attivazione di reazione infiammatorie e aumentare la produzione di proteine quando l’mRNA viene consegnato alle cellule. La loro scoperta pubblicata nel 2005 ricevette inizialmente poca attenzione, ma si è rivelata fondamentale quando l’intera comunità scientifica ha collaborato per arrivare in tempi brevi a vaccini efficaci contro la covid.
Nelle nostre cellule, l’informazione genetica codificata nel DNA è trasferita all’RNA messaggero (mRNA) che viene usato come “stampo” per la produzione di proteine.
Negli anni ’80 si riuscì per la prima volta a produrre mRNA senza bisogno di colture cellulari (trascrizione in vitro): da quel momento si iniziò a pensare alla possibilità di sfruttare le tecnologie a mRNA per formulare vaccini e terapie, ma c’erano ostacoli importanti.
L’mRNA trascritto in vitro era considerato instabile e difficile da consegnare all’organismo.
Senza contare il fatto che dava origine a reazioni infiammatorie.

🔹CURIOSITÀ DA NOBEL
Il Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina, istituito dal testamento di Alfred Nobel nel 1895, è assegnato da una giuria di professori di medicina del Karolinska Institutet, un’Università medica svedese.
Dal 1901 sono stati conferiti 113 Premi Nobel per la Fisiologia o la Medicina, soltanto 12 dei quali a scienziate donne (tra queste ricordiamo la neurologa italiana Rita Levi-Montalcini, premiata nel 1986 per la scoperta dei fattori di crescita).
Il record per la più giovane età al momento della premiazione è dello scienziato canadese Frederick G. Banting, che nel 1923 aveva solo 32 anni quando ricevette il Nobel per la scoperta dell’insulina.
Il più anziano vincitore è stato invece il patologo statunitense Peyton Rous, premiato nel 1966 a 87 anni per la scoperta dei virus che inducono tumori.

Tra i premiati ricordiamo anche una coppia di padre e figlio: Sune Bergström e Svante Pääbo (il fondatore della paleogenomica, vincitore del 2022), premiati entrambi con un Nobel per la Fisiologia o la Medicina a distanza di 40 anni.

🔺A Karikò e Weissman il Premio Nobel per la Medicina 2023: ecco chi sono

A KARIKÒ E WEISSMAN IL PREMIO NOBEL PER LA MEDICINA 2023 

La biochimica ungherese e l’immunologo statunitense sono stati premiati per avere gettato le basi per i vaccini a mRna messaggero che hanno reso possibili i vaccini anti Covid-19: le loro scoperte hanno contribuito a a sviluppare,
“con una rapidità senza precedenti, un vaccino diretto contro una delle più grandi minacce alla salute umana dei tempi moderni”

La biochimica ungherese Katalin Karikò e l’immunologo statunitense Drew Weissman hanno vinto il Premio Nobel per la Medicina del 2023.
Sono stati premiati dai membri del Karolinska Institutet “per le loro scoperte riguardo le modificazioni della base nucleosidica che ha permesso lo sviluppo di efficaci vaccini mRNA contro il Covid-19”, quelli diffusi da Pfizer/BioNTech e Moderna.
Oltre al riconoscimento, i vincitori dei Premi quest’anno ricevono 11 milioni di corone svedesi da dividere (negli ultimi anni erano 10 milioni), che corrispondono a circa #950milaeuro

🔹Le motivazioni della Fondazione Nobel

Le ricerche di #Weissman e #Karikò, rileva la Fondazione Nobel, sono riuscite a modificare radicalmente la comprensione di come le molecole di Rna messaggero interagiscono con il sistema immunitario.
Grazie alle loro scoperte, i due vincitori hanno contribuito a sviluppare, “con una rapidità senza precedenti” – già alla fine del 2020 – “un vaccino diretto contro una delle più grandi minacce alla salute umana dei tempi moderni”

👉🏾Chi è Drew Weissman
Drew Weissman, nato il 7 settembre 1959 a Lexington, Stati Uniti, si è laureato in Medicina e poi ha conseguito il dottorato di ricerca all’Università di Boston nel 1987, dove si è specializzato in immunologia e microbiologia alla Boston University. Ha svolto la sua formazione clinica presso il Beth Israel Deaconess Medical Center della Harvard Medical School e attività di ricerca post-dottorato ai National Institutes of Health (Nih). Nel 1997, all’Università della Pennsylvania, ha fondato il suo gruppo di ricerca per studiare il sistema immunitario e le molecole RNA, concentrandosi soprattutto sui vaccini. Qui, ha incontrato Katalin Karikò. È Roberts Family Professor in Vaccine Research e direttore del Penn Institute for Rna Innovations.

👉🏾Chi è Katalin Karikò
Katalin Karikò è la 13esima donna a vincere il Nobel per la Medicina.
Nata a Szolnok, Ungheria, il 17 gennaio 1955. Dopo aver studiato nel suo Paese – dove è stata ricercatrice presso l’Istituto di Biochimica del Biological Research Center – si è spostata negli Stati Uniti, anche per la mancanza di fondi nazionali per i laboratori. È stata alla Temple University di Filadelfia e all’Università di Scienze della salute di Bethesda. Nel 1989 è diventata professoressa assistente dell’Università della Pennsylvania. Qui è rimasta fino al 2013, quando ha preso la carica di vicepresidente e poi vicepresidente senior dell’azienda tedesca BioNTech Rna Pharmaceuticals.
Dal 2021 è professoressa all’Università di Szeged e professoressa a contratto presso la Perelman School of Medicine dell’Università della Pennsylvania.
#sapevatelo2023

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti