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“MATERA FILM FESTIVAL”, DOPO PETER GREENAWAY È IL GIORNO DI TERRY GILLIAM: «MAI VISTA UNA CITTÀ PIÙ BELLA»

Il momento clou della settima giornata con l’altro grande ospite internazionale della quarta edizione della kermesse che si conclude oggi con la partecipazione anche dell’Apt Basilicata

Oggi sarà l’ultima giornata del “Matera Film Festival”, la quarta edizione della festa internazionale del cinema che ha preso il via il 30 settembre nella Città dei Sassi.

GILLIAM ARRIVA A MATERA: «SE DOVESSI FARE UN ALTRO FILM COMICO QUI POTREBBE ESSERE UN SET IDEALE»

Dopo l’arrivo alla kermesse del noto regista inglese Peter Greenaway che ha incontato – prima – in conferenza stampa i giornalisti per rispondere alle curiosità che riguardano la sua luminosa carriere nel cinema e – poi – la masterclass svoltasi al cine-teatro Guerrieri di Matera, la giornata di ieri è stata la volta di un altro grande regista con un altrettanto momento clou della settimana del festival:Terry Gilliam- noto per pellicole iconiche come “Brazil”, “Le avventure del Barone di Münchausen”, “L’esercito delle 12 scimmie” e “Paura e delirio a Las Vegas” – che non è stato designato solo come il presidente della Giuria dei lungometraggi di questa edizione, ma ha tenuto, anche lui come il collega britannico Greenaway, una masterclass aperta al pubblico andata sold out. Durante l’evento, il regista si è soffermto sul suo viaggio artistico, rivelando dettagli e aneddoti sulla realizzazione dei suoi film e ha discusso dei suoi piani futuri. L’evento è stato coordinato da Maria Vittoria Pellecchia e il Visul artist Silvio Giordano. A seguire è stato dato spazio alla proiezione delfilm “Tideland” di Terry Gilliam (122’) del 2006. Illustratore, disegnatore d’animazione, comico, scrittore si è affermato negli anni Ottanta come regista dal tratto fantastico, surreale e visionario; nelle sue opere sono ricorrenti i suoi temi prediletti: la fuga, la perdita d’identità, la descrizione di un universo angoscioso e la città vista in chiave distopica e postmoderna. «Abbiamo avuto l’onore di ospitare un altro genio del cinema», ha dichiarato Dario Toma, presidente del “Matera Film Festival”. Al suo arrivo, in tarda mattinata, Terry Gilliam, incontrando i giornalisti nella Regia Corte dei Sassi in piazza san Pietro Caveoso a Matera. ha subito confessato l’amore per Matera: «Non ho mai visto nella mia vita una città più bella di Matera, dove le case sono scavate nella pietra, dove le case di pietra si trovano una sopra l’altra e dove tutto è armonioso. Se dovessi fare un altro film comico, di cui è già pronta la sceneggiatura, potrei girarlo in Italia e Matera potrebbe essere un set ideale».

ANCHE L’APT PRESENTE AL “MATERA FILM FESTIVAL”

Altro evento degno di nota è quello previsto per oggi alle ore 18.30, al cinema Comunale “Guerrieri” dove sarà presentato il libro “Un taccuino di viaggio tra i parchi lucani” di Raffaele Pentasuglia, un progetto editoriale curato da Il Sicomoro, prodotto da Apt Basilicata e sostenuto nell’ambito del programma “Ambiente Basilicata” del dipartimento Ambiente della Regione Basilicata. Si tratta di un volume composto da testi e disegni ad acquerello realizzati dall’artista artigiano Raffaele Pentasuglia con i quali racconta la sua esperienza diretta nelle cinque aree protette della Basilicata: il Parco nazionale del Pollino, il Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri Lagonegrese, il Parco regionale di Gallipoli Cognato Piccole Dolomiti; Lucane, il Parco archeologico storico naturale delle Chiese Rupestri del Materano e il Parco naturale regionale del Vulture. Alla presentazione interverranno il direttore generale di Apt Basilicata Antonio Nicoletti, il critico e curatore d’arte Fabio Vito Lacertosa e Raffaele Pentasuglia insieme al chitarrista e compositore Federico Ferrandina. «Il viaggio di Raffaele Pentasuglia nei parchi della Basilicata – afferma Antonio Nicoletti, direttore generale di Apt Basilicata – è tante cose. È un racconto d’avventura: con la curiosità di un bambi- no e le fisique du role di un uomo dei boschi, si lancia alla ricerca di ragni letali, condivide il rifugio notturno con un roditore, ci rende partecipi delle sue paure e delle sue emozioni». «È – spiega Nicoletti – un’inedita guida per escursionisti: tra l’attraversa- mento di guadi e ponti tibetani, lungo crinali a dorso di mulo o di cavallo, l’autore tratteggia dei percorsi tutti da scoprire. È un piccolo tratta- to sulla ricchissima biodiversità presente nelle aree pro- tette della Basilicata, con qualche obbligata escursione nel patrimonio archeologico, storico e artistico che prende le forme ora di un sito preistorico, ora di una chiesa rupestre, ora di un castello, ora di un’opera d’arte contemporanea. È anche un documento sull’ecologia umana: quel- la che emerge, nella sua autentica verità, da un rapporto ancestrale e inscindibile tra popolazioni lucane e natura, e che si rinnova attraverso i secoli. Infine, forse prima di ogni altra cosa, proprio per la bellezza dei tanti disegni, questo libro è una vera e propria opera d’arte».

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