TRUFFE AGLI ANZIANI, ARRESTATI 2 CAMPANI
Il rapporto Basilicata, aumento dei reati su minori: crescono le vittime di violenze sessuali e di pornografia minorile. Il Procuratore distrettuale Curcio: «Frodi molto diffuse quelle del falso avvocato e del falso incidente»
Sono Antonio Vitolo e Pasquale Aprea, i due uomini originari di Napoli arrestati dalla della Squadra Mobile del capoluogo lucano su disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Potenza perché, ferma restando la presunzione d’innocenza fino a definitiva sentenza di condanna, gravemente indiziati di alcune truffe, consumate nel corso dei mesi scorsi nella provincia del capoluogo di regione, con il metodo del “falso avvocato-falso incidente stradale”. «Tale tipo di truffa – ha spiegato il Procuratore distrettuale Francesco Curcio – è molto diffusa e, per quanto consta da plurime indagini svolte da questa Procura, viene ideata ed organizzata da soggetti di norma residenti in Napoli e provincia che poi, di frequente, concretizzano i loro piani delittuosi nelle regioni limitrofe, fra cui la Basilicata. Tali frodi, che al pari di numerose truffe consimili che hanno sempre come bersaglio persone anziane o comunque vulnerabili, avvengono con modalità ripetitive e sempre con maggiore frequenza». La truffa, come rimarcato dagli inquirenti, avviene attuando un copione che si ripete uguale di vittima in vittima. In generale, i truffatori prima telefonano all’anziano chiedendo somme di denaro, in alcuni casi anche di diverse migliaia di euro, per «risolvere problemi» derivanti da un incidente stradale che ha coinvolto una vettura di un suo parente, senza copertura assicurativa. Poi, in pochi minuti, un complice si presenta a casa per ritirare il denaro. «Ma spesso – è stato sottolineato dal Questore Ferrari e dal Procuratore Curcio – quando entrano in casa, possono anche rapinare o trafugare oggetti di valore». Tra i consigli ribaditi dai magistrati della Procura di Potenza e dagli agenti della Squadra mobile, vi è in particolare quello, in caso di telefonata sospetta, di contattare immediatamente le Forze dell’Ordine, al 112 o al 113, e i parenti e di rinviare l’eventuale appuntamento per la consegna dei soldi di cinque-sei ore così da distogliere i truffatori dal loro intento.