GUARDA CHE CASINO DI REGIONE

Non vogliamo infierire su Michele Casino, politico risarcito con la poltrona d’assessore per aver perso le elezioni, alla faccia dei lucani che non l’hanno nemmeno degnato del loro voto e né vogliamo buttare la croce a FI, acronimo ormai di Forse Italia per i sondaggi d’assoluto sprofondo che circolano nel Paese, ma ci chiediamo com’è possibile affidare lo sviluppo d’una Regione zeppa ancora di problemi a chi fatica ad avere cultura di risultato e merito istituzionale. Ora guardando lo stato di salute dell’economia lucana, da quello che drammaticamente ci prospettano Istat, Cgia e Svimez sul PIL in versione smagrita e a crescita zero e quello che la Cerved rileva col +30% di fallimenti d’impresa ci saremmo aspettati che il governatore Bardi o magari il suo potentissimo consulente Perri, di cui riconosciamo il piglio d’analisi buona, tirasse una volta per tutte le orecchie dell’indolente assessore per fargli predisporre misure di garanzia delle pmi ai prestiti bancari e all’accesso al credito, soprattutto in un tempo amaro per chiedere, visti i tassi d’interesse alle stelle e quelli d’insolvenza a +3%. Canta Samuele Bersani:“Guarda che Casino, guarda dove vai a finire”.