M5S, CADE IL TABÙ CHIORAZZO
Regionali, il deputato Lomuti in cerca di alleati per i pentastellati: «Il partito non ha espresso veti»
In Basilicata il Movimento 5 stelle deve decidere se provare a continuare ad essere «la prima forza politica», oppure se tentare di vincere le elezioni regionali. risultato a dir poco impossibile con una corsa in solitaria. Dimostrativa, tra i tanti casi anche nazionali, l’esperienza del candidato presidente di Regione Mattia risultato, nel 2019, alla guida del partito più votato, ma nella realtà, fuori anche dal Consiglio regionale dato il 3° posto dietro a centrodestra e centrosinistra. Si potrebbe aggiungere che l’esigenza di stringere alleanze sia dettata anche dalla finora non brillante attività politica degli eletti a via Verrastro. Opposizione piuttosto impalpabile. Per i pentastellati lucani, l’ingresso in una coalizione di centrosinistra, significherebbe e significa, la possibilità è concreta, cedere qua e là, a partire dal nome del candidato governatore. Al momento, per il centrosinistra di certo c’è che uno dei pretendenti corrisponde al nominativo del fondatore di Auxilium, Angelo Chiorazzo. Per i pentastellati lucani, nessun problema. A specificarlo, il deputato Arnaldo Lomuti, coordinatore regionale del partito: «Ad oggi, il Movimento 5 stelle non ha espresso veti». «Il Movimento 5 Stelle – ha dichiarato Lomuti – è pronto a fare la sua parte, come sempre, quando c’è da mettere in campo serietà e responsabilità ma pretende rispetto, non solo perchè è la prima forza politica in Basilicata ma soprattutto perchè senza una reciproca e comprovata stima, ogni progetto, per quanto promettente, è debole e destinato al fallimento. Partiremo dalle esigenze dei cittadini lucani e dalle difficoltà espresse dalla nostra base e lo faremo in modo serio e trasparente. Costruire una coalizione forte e vincente per le prossime elezioni regionali, non è di certo un lavoro facile. Le diverse anime che potrebbero comporre il tavolo delle forze progressiste e civiche, concentrato sui temi, devono ascoltarsi e comprendersi». «Sarà dunque – ha aggiunto e concluso il coordinatore regionale – solo in virtù di un progetto serio per la Basilicata, che ci occuperemo di nomi, tenendo alta l’asticella come sempre abbiamo fatto. Ci aspettiamo da parte di tutti responsabilità ed impegno per dare un futuro alla nostra regione e per contrastare le politiche fallimentari di questo centrodestra, che ha riportato la Basilicata indietro di 20 anni, impedendone ogni sviluppo. Vogliamo un cambio di paradigma culturale. Noi siamo pronti».