AUTOMOTIVE, ACCORDO MIMIT-ANFIA
Urso punta a intesa con Stellantis entro 3 mesi: obiettivo competitività Melfi in vista dell’elettrico
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e il presidente dell’Anfia Roberto Vavassori hanno firmato un accordo strategico per la transizione ecologica al 2030 del settore automotive. L’intesa con Stellantis è invece prevista entro 90 giorni. L’accordo, tra le altre cose, identifica le priorità di intervento a sostegno degli investimenti delle imprese nei prossimi anni con l’obiettivo di stimolare l’incremento della produzione nazionale per raggiungere volumi superiori al milione di veicoli prodotti negli stabilimenti italiani. Il Mimit si è impegnato a proseguire il negoziato con Stellantis per condividere in tempi brevi un Piano di lavoro che dovrà definire le condizioni per incrementare gli attuali volumi produttivi degli stabilimenti in Italia, consolidare il posizionamento dei centri di ingegneria e di ricerca e sviluppo italiani nel Gruppo, sviluppare un piano occupazionale e di politiche attive che tenga conto del rinnovato impegno del colosso dell’auto a rilanciare la produzione di veicoli nel nostro Paese, avviando un processo di consolidamento e riposizionamento della componentistica nazionale. «Saluto con grande favore l’accordo strategico Mimit-Anfia – ha dichiarato il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi – che ha come obiettivo la riconversione dell’indotto italiano affinché sia competitivo anche nell’era delle vetture elettriche. Ringrazio il ministro Adolfo Urso per l’impegno in favore dell’indotto, da lui ribadito a ogni tavolo e interlocuzione istituzionale, oltre che in sede di discussione con Stellantis. Si tratta dell’inizio di un percorso virtuoso, cui guardiamo con grande interesse pensando all’area industriale di Melfi e a tutte le aziende lucane dell’indotto automotive. É prioritaria la riqualificazione del personale, la creazione di nuove figure professionali, la tutela dei lavoratori a rischio, l’attrazione di nuovi investimenti esteri sfruttando tutte le nuove opportunità della Zes unica del Sud, la diffusione della mobilità elettrica e a idrogeno, dove la Basilicata é regione pilota, e tutte le altre misure che emergeranno e che la nostra regione sosterrà». «Non ci siamo mai tirati indietro – ha concluso Bardi -, perché l’indotto automotive é un elemento fondamentale per l’economia lucana»