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GLI ALLEATI SCARICANO GUARENTE

OLTRE IL GIARDINO Potenza, al gancio da ambedue i lati per il sindaco si unisce Blasi: «Tanti i progetti rimasti su carta». Galgano (FdI) e Cannizzaro (NcI): «Errori in questi anni, serve rilancio città e programma credibile»

“La palude al Comune di Potenza” è questo il tema del talk “Oltre il giardino” – in onda su Cronache Tv al canale 68 del digitale terrestre – condotto da Paride Leporace. Una palude dovuta alla mancata elezione dell’Ufficio di Presidenza che porta ad un inevitabile malfunzionamento del Consiglio comunale e di tutto ciò che ad esso è connesso. Tre gli ospiti in studio che ben conoscono le dinamiche del Consiglio comunale perché ne sono diretti protagonisti. Tre capigruppo, due di maggioranza e uno di opposizione: Francesco Cannizzaro di “Noi con l’Italia”, Carmen Galgano di “Fratelli d’Italia” e Angela Blasi del gruppo “Insieme per Bianca”.

LE REGIONALI

La puntata inizia, però, parlando delle imminenti elezioni regionali. Il centrodestra sembra unito e compatto, con Fratelli d’Italia in una posizione di forza rispetto al passato. Come spiega la Galgano: «È sui tavoli romani che si sta parlando di possibili candidati, il partito regionale in questa fase non entra nel merito. È chiaro che mi piacerebbe avere un candidato presidente del mio schieramento politico ma quando si fa parte di una coalizione bisogna parlare, discutere e decidere insieme». Più frammentato appare invece il centrosinistra, dove regna l’incertezza su un possibile candidato unitario. «Io auspico una candidatura unitaria che possa cambiare le sorti di questa regione e toglierla da questa destra che non ha lavorato bene come avrebbe dovuto e che probabilmente ha deluso anche le aspettative del suo elettorato» è il commento della Blasi. Cannizzaro offre il punto di vista del suo partito, che proprio in questi giorni ha eletto Giovanni Toti alla presidenza: «Noi siamo al tavolo nazionale della coalizione di centrodestra che è attualmente al Governo. Siamo presenti e capiamo bene che la decisione sulla presidenza della Regione Basilicata passa anche per le valutazioni che i leader e i partiti nazionali faranno sulle altre Regioni. Abbiamo la fortuna di appartenere ad un partito che coinvolge i rappresentanti del territorio nelle decisioni, a tal proposito abbiamo presentato le nostre osservazioni rispetto alla scelta del candidato presidente chiedendo che si guardi a una proposta politica che sia principalmente vincente, anche perché – prosegue Cannizzaro – nel quadro che si delinea credo che il segreto del centrodestra per vincere le prossime elezioni regionali possa essere quello della coerenza soprattutto sui programmi a fronte di un centrosinistra che mi pare di cogliere sia più un’aggregazione contro qualcosa che per una proposta di governo per la Regione Basilicata».

L’IMPASSE DEL COMUNE DI POTENZA

Il focus si sposta poi sulla situazione di stallo al Comune di Potenza. Da due anni non si riesce a trovare un accordo sulla presidenza del Consiglio comunale e l’Organo è retto pro tempore da Rocco Bernabei di FdI. Negli ultimi lavori del Consiglio comunale il capogruppo di “Noi con l’Italia” ha annunciato che non avrebbe votato per il rinnovo dell’ufficio di presidenza, una decisione condivisa anche dai moderati di “Idea”. Si tratta di una crisi istituzionale grave. Sembra inverosimile che non esista una sola persona in grado di avere i giusti requisiti per rappresentare tutti, per essere gradito a tutte le forze politiche e, soprattutto, in grado di avere il corretto stile istituzionale. Una vera e pro- pria paralisi in corso che ora il Consiglio deve smuovere, occorre essere più incisivi sulla risoluzione anche per rispetto delle istituzioni. In effetti la mancata elezione dell’ufficio di Presidenza comporta una serie di inefficienze, anche di carattere amministrativo, che non possono più essere tollerate. Compito della maggioranza sarebbe quello di indicare un nome autorevole, capace di piacere a tutti. Compito dell’opposizione è quello di essere responsabile, non pregiudizialmente contrari, magari anche provando a proporre qualcuno della maggioranza che sia di loro gradimento. Cannizzaro ribadisce nel salotto di Paride Leporace la grave crisi istituzionale che un Ufficio di Presidenza democraticamente eletto comporta. «Quella che noi poniamo non è una questione politica, è una questione istituzionale e per questa ragione io preferisco parlare di Ufficio di presidenza e non di presidente del Consiglio» e prova a spiegarne le ragioni: «Intanto l’Ufficio di presidenza, che ho avuto l’onore di ricoprire come ruolo e quindi l’ho sperimentato in prima persona, ha un ruolo di rappresentanza dell’intera Assise comunale, che è il principale organo istituzionale della città. E poi ci sono tutta una serie di aspetti organizzativi e amministrativi legati al suo corretto funzionamento». Concorda Galgano: «La problematica è innanzitutto una questione di regolamento, nel senso che per la nomina serve la collaborazione dell’opposizione. Il consigliere Bernabei si sta impegnando molto, sta facendo un ottimo lavoro. Diciamoci la verità – enfatizza Galgano – la soluzione da una parte non si è voluta trovare nonostante sia- no stati fatti diversi incontri con l’opposizione. In più, c’è da dire che attualmente le va- rie forze politiche sono in equilibrio». Spiegandola in soldoni «significa che nel momento in cui si cerca di trovare una soluzione comunque ci sarà qualcuno che rimarrà scontento». Alla luce di queste considerazioni, dunque, per la consigliera Galgano «sembra doveroso far diventare il presidente Bernabei, che anche se pro tempore, è comunque garantista. un candidato naturale a svolgere il ruolo». A controbattere Angela Blasi per la queale «innanzitutto non può essere un problema esclusivamente di regola- mento perché altrimenti il consigliere Cannizzaro, a suo tempo, non avrebbe fatto il Presidente del Consiglio, in quanto l’opposizione in maniera credo diligente, ma soprattutto prendendosi le sue responsabilità, ha deciso in quel caso di votare perché altrimenti i lavori del Consiglio sarebbero rimasti bloccati. Il punto è che evidentemente – enfatizza la consigliera di op- posizione – non c’è stata una condivisione, perché poi alla fine è comunque una scelta politica la condivisione sulla presidenza del Consiglio. L’impasse si sente tutta, per- ché ovviamente il presidente del Consiglio è un organismo che in qualche modo dovrebbe garantire tutti e tutte e le difficoltà non sono poche, ma evidentemente le modalità di questa destra nel cercare una soluzione non si incontrano con l’opposizione e soprattutto non cercano un vero dialogo».

UNA CITTÀ DA «RIVITALIZZARE»

Parlando invece della città, l’esponente di Fratelli d’Italia ha fatto il punto sull’operato dell’Amministrazione comunale fino ad oggi: «Ci siamo ritrovati una città con tantissime problematiche e con 84 milioni di debiti sulle spalle. Poi – enfatizza Galgano – è arrivata la pandemia che ci ha rallentato, sono stati due anni di fermo in cui non abbiamo potuto fare quello che avevamo in animo. Abbiamo cercato di evitare un nuovo dissesto e a giorni dovrebbe essere firmato il “Salva Potenza” per dilazionare questi debiti. Capisco che la città vorrebbe altro, ma con la coperta corta non si può fare tutto quello che si vuole». La capogruppo di FdI ha poi elencato alcuni degli interventi portati avanti dall’Amministrazione, come la riqualificazione delle aree verdi, la realizzazione di nuovi parchi giochi e il rifacimento degli asfalti. È stata poi la volta del capogruppo di “Insieme per Bianca”, che ha criticato i tempi troppo lunghi e i continui rinvii dei progetti del Comune: «Siamo in vista della fine del mandato – sottolinea Blasi – e credo che ci sarà molto da raccontare, ma non so se in positivo. Tanti progetti sono solo sulla carta e non hanno visto ancora né realizzazione né posa della prima pietra». Blasi si è soffermata in particolare sulla vicenda del palazzetto dello sport Coni, per il quale è previsto l’abbattimento e la riconversione in struttura per sport minori. Una scelta che però creerebbe problemi per le società sportive, dati i nuovi parametri per le palestre. «Potenza non è città dello sport» ha tuonato Blasi, chiedendosi poi se non sia il caso di rea- lizzare un nuovo stadio al posto dell’obsoleto “Viviani”. È stato poi il turno di Cannizzaro che pur riconoscendo gli errori dell’Amministrazione ha invitato a non cercare alibi nella pandemia e nelle difficoltà ereditate dal passato. Cannizzaro ha però criticato la mancanza di visione e leadership del sindaco Guarente, che si è caricato le responsabilità di tutta la maggioranza. Secondo Cannizzaro «è arrivato il momento di elaborare una proposta complessiva per il rilancio della città, anche alla luce degli errori di questi anni, come il piano triennale della cultura rimasto in un cassetto. I partiti sono già in campagna elettorale e devo- no presentare programmi credibili per la rivitalizzazione di Potenza».

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