CHIORAZZO, CHE PULCINELLATA
REGIONALI Al no di M5S e Pd “Basilicata bene comune” tira dritto. Altro che le smentite sulla “quadra” di Bochicchio. Regionali, la “Lista dei Vescovi” dà ragione a Cronache: «È lui il nostro candidato presidente»
La “Lista dei Vescovi”, non potendo ormai più fare diversamente, ha almeno su un dato, abbandonato il ricorso al linguaggio pulcinellesco: «È Angelo Chiorazzo il nome che Basilicata Casa Comune mette a disposizione dei lucani per guidare un progetto vincente per la Regione Basilicata». Nulla di nuovo, come non nuova è stata la protervia degli strateghi di “Basilicata bene comune” che di originale ha la formalmente dichiarata promessa di «cambiamento», superflua tra l’altro poichè più che manifesta, dovrebbe essere sottintesa dato il posizionamento nel centrosinistra, e che, in sostanza, seguita ad attuare vecchi metodi. L’“anonimato” di Chiorazzo, uno di questi. Basilicata bene comune, lo ha fatto anche in occasione della comunicazione, da parte della “Lista dei Vescovi” della conclusione della fase costituente con l’indicazione dei nomi dei componenti dell’ufficio di presidenza e di quelli, tra cui Chiorazzo, della direzione. Il richiamo alle presunte campagne di ascolto delle aggregazioni laicali lucane del mondo cattolico e le allusioni ad un, anch’esso presunto, fervore da dibattito, elementi per confondere, o meglio nascondere, la scelta già fatta: piazzare, alle prossime regionali del 2024, il fon- datore di Auxilium, Chiorazzo, nella postazione di candidato presidente della Regione per il centrosinistra. Non a caso, Cronache Lucane, proprio in occasione dell’atto conclusivo della fase costituente di Basilicata Bene Comune, per spiegare, titolò: «Balena bianca, Chiorazzo ufficializza». Aggiungendo, inoltre, trovata la quadra con l’altro pretendente, l’ex Dg dell’Asp Lorenzo Bochicchio. Lo stesso Bochicchio poi, sempre a Cronache, precisò che la quadra «non è stata nè cercata, nè trovata». Il chiarimento-smentita, adesso, smentito a sua volta da Basilicata bene comune: la “Lista dei Vescovi” punta su Chiorazzo. Sarebbe interessante se anche dopo l’annuncio esplicito, Bochicchio nuovamente negasse. Anche perchè, che Chiorazzo sia «il nome che Basilicata Casa Comune mette a disposizione dei lucani per guidare un progetto vincente per la Regione Basilicata», come da Basilicata bene comune appositamente specificato, è stata una decisione «unanimemente presa dai fondatori e dalla direzione di questa realtà». Fino a prova contraria, nella direzione c’è anche Bochicchio. La puntualità dell’annuncio, per come avvenuto una sorta di parodia, sembra quasi che gli ultimi a sapere che fosse Chiorazzo l’uomo da candidare a presidente della Regione siano stati gli ultimi a saperlo, non è casuale. Al termine di una settimana durante la quale il Movimento cinquestelle ha mostrato crescente ed aperta contrarietà nei confronti della proposta Chiorazzo, ed il Partito democratico, nella persona del segretario Lettieri, ma non solo, ha fatto trapelare forte indecisione sul fondatore di Auxilium, Basilicata bene comune ha voluto ribadire la non disponibilità a valutare alternative. Che siano in calo o stabili, sia il Movimento cinquestelle che il Partito democratico hanno delle percentuali di elettori su cui confrontarsi. Basilicata bene comune, invece, ha fatto irruzione sulla scena politica del centrosinistra e così, all’improvviso, si è auto proclamata comandante della coalizione di centrosinistra che, tra le altre cose, è ancora in fase di costruzione e neanche del tutto certa a partire dai due assi Pd-M5S. Il «cambiamento» dei vecchi metodi. «Intorno al nome di Angelo Chiorazzo – hanno aggiunto i rappresentanti di Basilicata bene comune – l’Associazione proverà a costruire convergenze per creare un’alternativa all’esperienza fallimentare del centrodestra». «Le alleanze da costruire necessariamente – hanno concluse – sono tutte nel- l’orizzonte di movimenti politici, partiti tradizionali e altre forze sociali popolari, progressisti e civi- ci che vivono la nostra Terra con la consapevolezza della stringente richiesta di rinnovamento, di sostanziale cambiamento che, alta, si leva dalla nostra gente e che è l’anima stessa di quanti hanno dato vita a Basilicata Casa Comune. Il discrimine è questo».
Di A. Carponi