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MANCAVA SOLO “BASILICATA RACCATTA TUTTO COMUNE”

“La lista dei Vescovi” di Ferdinando Moliterni

I fautori della “Lista dei Vescovi” finora hanno utilizzato la proposta del fondatore di Auxilium, Angelo Chiorazzo, come candidato presidente del centrosinistra alle prossime regionali lucane del 2024, a mo’ di fatto scatenante, volendo anche nel senso in cui lo adoperano gli psichiatri, ma, al momento, gli unici scatenati sono loro stessi: i fautori della “Lista dei Vescovi”. Nella strategia pulcinellesca perseguita, hanno ufficializzato il nome senza neanche fornire nè una descrizione della figura dell’interessato, nè tantomeno almeno gli estremi delle motivazioni della scelta. Particolare che il sulla carta autodefinitosi «cambiamento» persegua la tattica del dare poche informa- zioni. Va bene il dogma delle masse che a presunti tavoli d’ascolto della Consulta regionale delle aggregazioni laicali si sarebbe interrogato su chi far ricadere la scelta del candida- to presidente alla Regione Basilicata, ma si sa che i cittadini-elettori meno informati sono quelli più soggetti ai meccanismi per l’acquisizione del consenso che prescinde dal merito, e che può sfociare, tra gli altri, nel clientelismo. Altra entità piuttosto astratta, “Basilicata casa comune”. Mancano realmente reali nomi ed altrettanto reali identità. Nel solco della propaganda più politica che religiosa, “Basilicata casa comune” somiglia, allo stato attuale, ad una bizzarra parodia della “Sacra Congregatio de Propaganda Fide”, soltanto che mentre questa fu istituita dalla Chiesa cattolica per far conoscere e diffondere la fede, per l’appunto, cattolica, la prima appare sorta più che per un progetto politico con proposte concrete, per diffondere la fede in Chiorazzo. Chiorazzo che più tarderà a presentarsi in prima persona al pubblico come candidato presidente e meglio sarà. Almeno così sembra di capire che sia nelle intenzioni dei fautori citati e ciò al fine di aumentare la percezione di questa sua chiamata dal popolo quando, finora, è esattamente l’opposto: è “Basilicata casa comune” che vuole imporlo al popolo lucano. Cioè dal nulla, scatenante per ridondanza, “Basilicata casa comune” è in cerca dell’apparentamento col centrosinistra non soltanto per assicurarsi la possibilità di correre con lista e simbolo propri sotto l’ombrello della coalizione, ma addirittura, forte di Chiorazzo, per ordinare agli alleati il nome del candidato presidente della Regione. Tutto ciò, sommato e unito al fatto che Movimento 5 stelle e Partito democratico seppur entrambi aventi rispetto al passato una più pressante volontà di unirsi in coalizione, comunque non l’abbiano ufficialmente ancora fatto, riporta nuovamente alla conclusione che gli unici scatenati, siano, finora, i fautori della “Lista dei Vescovi” che agiscono come strateghi di un partito a vocazione maggioritaria. Le coalizioni dovrebbero basarsi su accordi seri, altrimenti l’unico effetto dei campi larghi raccatta tutti, è, nell’eventualità di una vittoria, l’ingovernabilità soprattutto per via del potere di ricatto, politicamente inteso, delle parti coinvolte e finanche dei partiti minori. Ma chissà se oltre ad essersi auto proclamati «cambiamento» abbiano in autonomia anche deciso che per davvero la “Lista dei Vescovi” già all’attualità sia un partito a vocazione maggioritaria tanto da trattare da pari a pari con Pd e M5S. L’aver piantato il nominativo di Chiorazzo a tutti costi, fa sembrare che “Basilicata casa comune” intenda il dialogo con i possibili alleati, come quelle cinamotografiche gare tra auto verso il vuoto: il primo guidatore che si getta dalla macchina lanciata a tutta velocità, ha perso, ma l’altro, il vincitore, rischia comunque di cadere nel burrone per aver resistito fino all’ultimo. E qualche volta, nei film, ci casca. Sarebbe curioso sapere se con l’accordo tra Movimento 5 stelle e Partito democratico ed il no a Chiorazzo, “Basilicata casa comune” ed il fondatore di Auxilium sarebbero disposti a correre da soli. La “Lista dei Vescovi” dovrebbe cominciare a chiarire almeno alcune delle tante cose non ancora trasparenti. Magari iniziando a rispondere al seguente interrogativo: Chiorazzo è il candidato presidente della Regione più adatto per una coalizione di centro- sinistra o semplicemente il più ricco? Così, dall’assistenza domiciliari ai voti casa per casa: la fede degli scatenati della “Lista dei Vescovi” nel fondatore di Auxilium Chiorazzo

Ferdinando Moliterni

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