IL GIUDIZIO DI PARIDE: LE NOTIZIE DEL 25 OTTOBRE
Le notizie del 25 Ottobre
🌈Anziana pacifista rilasciata stringe la mano al rapitore di Hamas e dice “shalom”. Una delegazioni dei familiari di cittadini israeliani presi in ostaggio da Hamas ha incontrato il Segretario generale dell’Onu, Antonio Guterees ignorando le pressioni del governo israeliano dopo lo scontro diplomatico ieri alle Nazioni Unite.
Trattare ad oltranza
🇵🇸Secondo le Nazioni Unite, oltre l’80 per cento della popolazione a Gaza è povera, mentre secondo l’Ufficio centrale di statistica palestinese più del 40 per cento della popolazione ha meno di 14 anni. Il 63% delle oltre 5 mila vittime dall’inizio della rappresaglia sono donne e bambini.
Il cane morde sempre lo strappato
🇮🇱Sull’attacco all’ospedale Al-Ahli di Gaza City nuove prove danno ragione a Israele. Sull’argomento chiede scusa anche il New York Times: «Abbiamo dato troppa fiducia a notizie la cui fonte era Hamas lasciando a molti lettori un’impressione errata»
Informazione di guerra
🔴 La guerra in Medio Oriente ha ripercussioni sulle nostre tasche. Le quotazioni del gas sui mercati internazionali sono salite del 34%, una spesa aggiuntiva di 355 euro all’anno per famiglia. Aumentano anche benzina, elettricità e beni di consumo
Pagare la guerra
🟠 Aumentano le sigarette. Sale dal 5 al 10% l’Iva su latte in polvere e assorbenti.
Pagare la crisi
🟢 L’Italia è tra i Paesi europei in cui le famiglie fanno più fatica ad arrivare alla fine del mese. A fronte di una media Ue del 45,5%, quella italiana è oltre il 63%
C’era una volta il ceto medio
🔵 L’ex first gentleman Andrea Giambruno lascia la conduzione de Il Diario del giorno. D’ora in poi lavorerà in redazione. Intanto Mediaset crolla in Borsa e il tonfo sarebbe legato alle fibrillazioni tra la premier e l’azienda.
Pacco e contropacco
🟤 in Trentino la lista di Marco Rizzo ha preso più voti di Italia Viva, Azione, 5 Stelle e Forza Italia, ma non è bastato a farlo entrare in Consiglio provinciale
Sovranismo putìniano d’alta quota
🟣 Il sindacato dei lavoratori dell’auto statunitense Uaw ha deciso l’estensione dello sciopero, in corso da metà settembre nei siti dei tre principali produttori americani, allo stabilimento Stellantis nel Michigan. Altri 6.800 dipendenti incroceranno le braccia – portando il totale a più di 40.000 scioperanti, cioè il 40% dei lavoratori del settore.
L’operaismo al tempo di Biden
😎Fiorello su Fabio Fazio: “Ma avete visto quanto ha fatto? Su Nove ascolti talmente alti che ora lo chiameranno Dieci”.