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«NUMERI, DATI E REPORT PARLANO CHIARO»

L’intervista l’assessore regionale alla salute delinea gli impegni di fine mandato. Fanelli sulla Sanità lucana: rapporto infermieri-medici, assunzioni, Lea ed altro ancora

Tra i temi “caldi” della Sanità lucana, che poi sono gli stessi che riguardano l’intero territorio nazionale, i Livelli essenziali di assistenza (Lea), tutte le prestazioni, servizi e attività che i cittadini hanno diritto a ottenere dal Servizio sanitario nazionale, allo scopo di garantire condizioni di uniformità, a tutti e in tutta Italia, e le liste di attesa. Alcune risposte alle molte domande, Cronache le ottenute proprio dall’assessore regionale alla Salute, Francesco Fanelli. Assessore Fanelli, in questi giorni fioccano le critiche circa la situazione delle liste di attesa in Basilicata e in generale sulla sanità lucana, come risponde agli attacchi? «Ha detto bene. Si tratta di veri e propri attacchi mediatici e strumentali. D’altronde siamo già in campagna elettorale. È vero, ci sono ancora tempi molto lunghi per le liste di attesa di specifiche prestazioni sanitarie. I cittadini e le cittadine lucane hanno il sacrosanto diritto di ricevere assistenza medico-sanitaria in tempi ragionevoli, cosa che purtroppo non sempre accade; tuttavia da parte mia e degli uffici regionali competenti c’è il massimo impegno per risolvere il problema, tanto è vero che abbiamo riportato risultati importanti. I miei “avversari” peccano di non saper (o voler) attuare una visione nazionale della Sanità fosse anche solo per onestà intellettuale. Riconoscere che la situazione della sanità lucana è migliore rispetto a tante altre realtà territoriali nazionali sarebbe già un passo in avanti per costruire una logica collaborativa e non ostruzionista» Ci spieghi meglio… «Sono sotto gli occhi di tutti, anche di chi non vuol vedere, i dati e i report diffusi dalla fondazione Gimbe e da Agenas sulle performance della regione Basilicata sugli scottanti temi (in tutta Italia) delle liste d’attesa e delle prestazioni Lea (Livelli essenziali di assistenza). mercoledì 25 ottobre 2023 Basilicata 24 ore 9 www.lecronache.info Per quanto riguarda la specialistica ambulatoriale, siamo tra le migliori regioni d’Italia dietro solo la Toscana, nel raffronto con il 2019, ossia prima del periodo nero della Pandemia. A dimostrazione che gli interventi messi in campo da questa Giunta per l’abbattimento delle liste d’attesa hanno sicuramente avuto degli effetti importanti e ricadute positive. Abbiamo stanziato ingenti risorse e approvato due disegni di legge che si muovono in questa direzione e vanno in contro anche alle aziende del privato accreditato. Basti pensare che la percentuale di media nazionale del ritardo nelle visite specialistiche è del -12%. La Basilicata fa registrare solo un -1%. La Basilicata è sopra la media nazionale nel rapporto infermieri/medici riguardo ai dati del 2021. La regione fa registrare un 2,65 su ogni mille abitanti rispetto a 2,40 di media nazionale. Cosa significa questo? Che siamo la prima regione del Sud Italia che riporta questo dato positivo. In altre parole, dati alla mano, vuol dire che stiamo lavorando bene. Vorrei ricordare che abbiamo assunto circa 600 professionisti sanitari tramite concorsi e procedure di stabilizzazione; il che tradotto in termini pratici, significa potenziamento dei servizi, più personale, più cure. Nel 2021, secondo fondazione Gimbe, su le 21 regione italiane, sono14 quelle adempienti per il mantenimento dei Lea e solo 3 le regioni del Sud Italia, tra cui la nostra regione. Questo per me, significa “risultato” ma anche impegno nel voler fare meglio di fronte ai problemi della sanità lucana» Perché dunque, secondo lei, c’è tanto malcontento sulle questioni della Sanità? «I dati parlano chiaro, ma i cittadini vanno ascoltati. Le liste d’attesa sono un fardello molto pesante che pesa quotidianamente su tutti noi. Sebbene a livello nazionale riportiamo risultati positivi, dobbiamo fare di più perché sono consapevole che le difficoltà sono tante e non basta quanto fatto fin ora» Cosa pensa di fare in merito? Quali saranno i prossimi passi da compiere? «Continueremo a potenziare le risorse umane attraverso le procedure di stabilizzazione e i concorsi unici regionali. Più personale per potenziare i servizi e garantire lo sblocco del turn over. Incrementeremo il numero degli screening e giornate di sensibilizzazione gratuita per la prevenzione e le visite di controllo oncologiche. In collaborazione con le aziende sanitarie, oltre ad accelerare gli investimenti legati al Pnrr per l’acquisto di nuove attrezzature e macchinari, stiamo procedendo con l’attivazione di procedure itineranti per raggiungere i cittadini su tutto il territorio. Vogliamo incrementare le procedure di telemedicina; dobbiamo raggiungere i pazienti degenti e più fragili nelle loro case, evitando gli spostamenti e riducendo al massimo l’ospedalizzazione. Il primo passo deve essere il decongestionamento degli ospedali e lo smaltimento delle liste d’attesa. Il mio impegno per i prossimi mesi sarà massimo su questo fronte e ricorrerò a qualsiasi mezzo a mia disposizione, sempre nei termini di legge, per trovare una soluzione definitiva anche alle questioni della sanità privata, pure ampiamente affrontante e sostenute. Va scritta la parola fine alle beghe infamanti messe in atto senza pensare al cittadino ma esclusivamente al proprio tornaconto. Che attacchino pure il mio sorriso, la mia persona, strumentalizzando immagini di repertorio e del tutto inappropriate e fuori luogo. I cittadini non sono merce di scambio. Sia chiaro, la sanità lucana per me non è un gioco o un passatempo. Me ne sono fatto carico dal primo giorno del mio mandato e sebbene con tante difficoltà, ho riportato risultati positivi anche a fronte degli anni precedenti. Quanto fatto non basta. Io sono qui per fare meglio e riconosco di non aver raggiunto la risoluzione a tanti problemi. Sono sempre aperto e disposto al confronto e al lavoro serio, dedicato. Purtroppo, non solo obiettivi raggiungibili in tempi brevi, ma attraverso una programmazione mirata e a lungo termine».

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