IN “WHITE LIST” LE AZIENDE DI POSTIGLIONE
Le società editoriali iscritte nell’elenco tra quelle «non soggette a tentativi di infiltrazione criminale». Dopo i controlli giudiziari, le assoluzioni e tante calunnie, arriva la decisione della Prefettura di Potenza
Attraverso queste colonne, nonostante la mistificazione di alcuni concorrenti interessati, non abbiamo mai voluto parlare di un argomento che in qualche modo ci sfiora. Ma dopo tante illazioni, diffamazioni e chi più ne ha ne metta, c’è una notizia che non possiamo nascondere: l’iscrizione da parte del Prefetto di Potenza nella cosiddetta “White List” delle aziende non soggette a tentativi di infiltrazione criminale tenuta con il Ministero dell’Interno, di tre aziende legate all’editore Giuseppe Postiglione, non «essendovi pericolo di infiltrazione criminale». In questi mesi di strumentalizzazioni, insomma, l’editore potentino ha preferito che per lui parlassero i fatti. Solo qualche qualche mese fa, infatti, la sospensione delle interdittive alle società. Postiglione, lo ricordiamo, è stato in un paio di volte attinto da alcune indagini, anche importanti, dalle quelli è sempre stato assolto. E ad oggi, dopo la recente derubricazione per una ipotesi di tentata estorsione giornalistica ai danni dell’ex assesore comunale Salvia, risulta incensurato e senza alcun carico pendente significativo, tanto da aver ottenuto anche la piena riabilitazione sulle questioni che lo avevano riguardato, da parte del Tribunale di Potenza, sentito anche il parere favorevole della Procura e delle Forze dell’Ordine. Ecco perché prima d’ora non abbiamo mai scritto: abbiamo atteso, come dovrebbe essere giusto per tutti, che la Giustizia e i prescritti controlli giudiziari, avessero il loro corso. Certamente chi ha vo- luto strumentalizzare questa vicenda, oggi non si fermerà e dunque siamo pronti ad ascoltare fantasiose interpretazioni della bile di qualche frustrato concorrente, ma ci sta: il più comprende il meno.
COSA SIGNIFICA ESSERE ISCRITTI IN “WHITE LIST”
La “White List” o “Lista Bianca” è un elenco di aziende che le Prefetture italiane, in collaborazione con il Ministero dell’Interno, considerano affidabili e rispettose delle leggi, in particolare in materia di sicurezza e legalità. Questo elenco è nato come uno strumento per combattere la criminalità organizzata e l’illegalità nel mondo degli appalti pubblici. I requisiti per poter essere inclusi nella “White List” sono quelli di essere in grado di garantire di operare con integrità e trasparenza, rispettando le normative in materia di lavoro, fisco, ambiente, e di avere una gestione aziendale lontana da qualsiasi infiltrazione criminale. L’accesso a questa lista è quindi un riconoscimento notevole e un segno di prestigio per un’azienda. Le poche aziende che possono fregiarsi della iscrizione in “White List” hanno una maggiore facilità di accesso agli appalti pubblici, poiché la loro affidabilità è garantita. Inoltre, possono beneficiare di un accesso più facile al credito da parte delle banche, che vedono in queste aziende un minor rischio.