A VENEZIA LA PRIMA CONFERENZA NAZIONALE SULLA CASA ORGANIZZATA DAL PD DI ELLY SCHLEIN
Basterebbero 40 milioni di euro per restituire le 1000 case sfitte del comune ai nostri cittadini
MONICA SAMBO :
Siamo estremamente soddisfatti della scelta della Segretaria nazionale Elly Schlein e di Pierfrancesco Majorinodi fare la prima conferenza sulla casa a Venezia.
Questo dimostra che propria da Venezia deve ripartire una nuova politica sulla casa.
Come Pd comunale ci siamo impegnati per fare in modo che il tema della casa divenisse sempre più centrale.
Lo abbiamo fatto perché serve un partito che vuole ripartire dalle vere emergenze che per i cittadini, senza alcun dubbio la casa è una di queste.
A Venezia c’è una situazione drammatica sia in merito al patrimonio edilizio pubblico che del mercato privato, che è distorto anche dall’eccessivo turismo.
A Venezia si investono 3 milioni di euro all’anno su un parco di 5.500 abitazioni, meno di 1 euro al mese per abitante.
Basterebbero 40 milioni di euro per restituire le 1000 case sfitte del comune ai nostri cittadini
Sono necessarie poi maggiori sgravi fiscali e incentivi per chi affitta a residenti, nonché un aiuto ai proprietari mediante un fondo per l’affitto che li garantisca (così come è stato fatto anche in altre città come emerso ieri)
Infine dobbiamo porre un blocco mediante i regolamenti Comunali al dilagante fenomeno dell’albergo diffuso, che inghiotte intere palazzine e svuota ulteriormente la città del suo tessuto.
Serve oggi più che mai un grande progetto pubblico sulla casa, la Giunta Brugnaro ha invece mascherato con housing sociale soluzioni a cui è costretto ad accedere chi avrebbe diritto ad una casa Erp.
Questo dimostra l’incapacità di avere vere politiche pubbliche per la casa, di voler aiutare i più bisognosi senza dimenticarsi dei ceti medi che hanno visto i redditi falcidiati dall’inflazione e dal caro energia.
Come Pd, nel solco del percorso nazionale, metteremo in campo in modo diffuso le nostre proposte anche in città per fare in modo che si costruisca dal basso, insieme ad associazioni e movimenti, un radicale cambio di rotta di questa Giunta che è la prima ad avere strumenti per regolare gli affitti turistici e non lo fa dimostrando, ancora una volta, la totale distanza dai bisogni reali di Venezia.