ALL’IMPOSSIBILE NON SONO TENUTI I LUCANI
La riflessione di Antonella Pellettieri
Lo ammetto, la lettura della lettera con cui l’assessora Merra annuncia le sue dimissioni mi ha molto colpita. Mi ha colpito il suo essere parte di un sistema di potere, frequentare le stanze del potere per quasi l’intera durata di un mandato politico e, all’unisono, sentirsi lontana improvvisamente Scrive questa parole: «È giunta l’ora di essere franchi con noi stessi e con i lucani. È necessario avviare una schietta e onesta riflessione politica che riporti al centro del dibattito pubblico gli interessi della Basilicata, dei cittadini, delle comunità e dei territori. Da questi ultimi ci si sta allontanando per inseguire vecchie e logore logiche di Palazzo che squalificano la nostra missione, quella di dare ai lucani un futuro disviluppo e di crescita economica e occupazionale non più procrastinabile». Dunque, l’assessora Merra riconosce che è giunta l’ora di dire la verità: e finora quante bugie sono state raccontate a noi poveri cittadini? Un linguaggio poco chiaro nel quale riconosco uno stile al femminile che, comunque, mi piace ma un politichese poco chiaro. Finora non è stato fatto nulla e tutto si doveva compiere negli ultimi mesi del mandato? Per quattro anni e mezzo che cosa avete fatto se solo ora decidete di dire la verità? A me pare davvero poco chiara questa letterina ed è chiaro che sottende a ben altro. Alcuni dicono che l’assessora Merra sia pronta a un salto della quaglia in altra formazione politica: lo fanno in tanti, il periodo preelettorale serve proprio a risistemare i partiti e i movimenti. Perché non dire la verità apertamente e senza questi arzigogoli e ghiribizzi? Una sola cosa è ben chiara; all’assessore Merra la politica piace e piace molto, le riconosco delle caratteristiche non comuni. Ha un’ottima dialettica, non ama le polemiche se non funzionali a raggiungere i suoi obiettivi, la capacità di far credere che pensa ai cittadini ma, in realtà, pensa solo a se stessa. Come tutti i politici! E con l’estinzione delle donne lucane dalla politica, trovarne una come l’assessore Merra non è semplice, con titoli di studio, dialettica, capacità di sguazzare nei giochi politici con profondo cinismo. Se mai succede che l’assessore Merra rimarrà nella Lega e non ci saranno salti della quaglia: o se mai l’assessore scopre, improvvisamente, che il Sud ha bisogno di altre frequentazioni politiche e si allontana dalle destre perché, su quella via di Damasco che si trova a via Anzio, sia rimasta folgorata e si stia convertendo verso altri partiti. Con molta sincerità e da donna a donna, mi piacerebbe vedere una persona con queste qualità essere valorizzata degnamente. Fra tutti gli attuali assessori, sicuramente, è quella con più talenti ma, come lei stessa scrive nella lettera “ad impossibilia nemo tenetur! Neanche noi Lucani!
Di Antonella Pellettieri