CISL, BASILICATA ULTIMA PER INCLUSIONE DONNE
Il tasso di occupazione femminile è pari al 39% e meno di 1 donna su 2 ha un suo reddito
“Nella nostra Regione viviamo una società che viene definita dal rapporto WeWorld come letteralmente escludente nei riguardi delle donne, rendendole quasi invisibili soprattutto in alcuni contesti come quelli politici, istituzionali, direzionali e collocando la Basilicata come ultima Regione italiana per capacità di includere le donne nella società“. Lo ha messo in evidenza, in una nota, il coordinamento donne della Cisl lucana.
In particolare, nel comunicato diffuso dall’ufficio stampa del Sindacato è sottolineato che la Basilicata “era ultima nel 2018 e resta ultima nel 2023, mostrando quindi una vera e propria impermeabilità, oltre che a una normativa molto stringente in materia di parità, anche a un cambiamento culturale per cui la società dovrebbe aprirsi all’inclusione delle diverse istanze e non cristallizzarsi su modelli arcaici per cui il lavoro e il potere sono cose da uomini“.
Le rappresentanti sindacali hanno inoltre aggiunto che “in Basilicata, il tasso di occupazione femminile è pari al 39% e meno di una donna su due in età da lavoro partecipa al mercato del lavoro e ha un suo reddito, determinando così una differenza tra il tasso di occupazione femminile e maschile del 25% contro una media italiana del 17,7%”. Secondo il coordinamento donne della Cisl, “non è un caso che la Basilicata abbia un indice di fecondità bassissimo, pari ad un figlio per donna (1,09), penultima dopo la Sardegna (0,95), contro una media italiana di 1,3, e che le donne lucane diventano madri in età più adulta rispetto alla media italiana (32,4 anni), con il caso di Potenza, capoluogo di regione, che è la città italiana in cui le donne hanno figli all’età di 33,4 anni“.