GALELLA E LA VITTORIA STONATA
TACCO&SPILLO
Dobbiamo ringraziare il piglio d’analisi e l’insistenza con cui Unioncamere misura lo stato di salute delle imprese se riusciamo a capirci qualcosa anche della nostra povera Basilicata, ormai sempre più irretita nella propaganda giaculatoria che ci plana sulle orecchie e su cui pure servirebbe un pochino di salutare decostruzione, almeno per far capire a questo centrodestra che il cambiamento s’amministra non con la fortuna dei soloni e degli irriconoscenti, ma piuttosto col merito dei migliori perché bisogna pur riconoscere che c’è patriota e patriota. Così dopo lo svarione sul PIL lucano in cui trionfalisticamente Alessandro Galella, il fratellino mai eletto al Consiglio regionale, ne annunciava addirittura l’exploit e che invece s’è amaramente scoperto come il più afflosciato d’Italia e sempre per ricordare l’eredità funesta che ci ha lasciato alle attività produttive conviene riprendere la nota del terzo trimestre 2023 con cui Unioncamere e InfoCamere hanno registrato il tasso di crescita d’impresa che qui da noi è finito in quinta fila nazionale e ben al di sotto della media del Mezzogiorno. Scrive Maurizio Manca:“Chi canta vittoria di solito è stonato”.