INTERVISTA A MERRA: IL MIO COMMENTO
La riflessione di Antonella Pellettieri
Le stelle nascono all’interno delle nebulose che sono grandissime nubi di gas e polveri: attraverso forze di attrazione gravitazionali, si addensa la materia che di- venta sempre più calda fino a raggiungere 10 milioni di gradi. E così attraverso reazioni di fusioni nucleari nasce una stella. Nell’universo, in cielo, intorno al nostro piccolo pianeta spento e senza luce. Però a volte succede che in questo mondo buio si facciano spazio delle piccole fiammelle che crescono fra gas e polveri senza alcuna importanza ed energia. Queste fiammelle diventano sempre più splendenti, luccicano, come le stelle del cielo emanano raggi con cui illuminano gli altri. (Giuro non sto copiando ma citando inconsapevolmente Dante) E così molti prendono energia da queste stelle, cercano calore per esistere e per far sbocciare i propri frutti. Le stelle illuminano e regalano energia e vita solo per il gusto di splendere: sono nate per splendere. E succede alle donne e agli uomini migliori che poi illuminano il resto dell’Umanità e sono definiti eroi-eroine, saggisagge, padri-madri, maestri maestre, santi-sante… insomma donne e uomini dotate di qualcosa in più e di diverso. Solitamente si è molto più propensi a riconoscere stelle di sesso maschile: gli uomini sanno essere complici e darsi forza l’un l’altro. Noi donne molto meno e specialmente quando vediamo queste donne-fiammelle che sanno trasformarsi in stelle. La maggior parte delle donne provano una profonda invidia non nelle forme fisiche delle altre donne e non si curano se piacciono più o meno a un uomo fisicamente: la maggior parte delle donne combattono le donne che hanno talenti e qualità. Basterebbe leggere i meravigliosi libri di Elena Ferrante per avere un’idea precisa e ben descritta! Proprio non lo sopportano e le contrastano alleandosi con gli uomini che, se mai, non hanno convenienza a dare valore a una fiammella femminile. E, per esperienza personale dolorosissima, ti assicuro, stella Donatella, che non vi è niente di più devastante di subire l’invidia di un uomo con la forte collaborazione di uno stuolo di donne che lo aiutano a invidiare e odiare. Ma perché tutte queste parole? Perché ieri sera, guardando la trasmissione di Paride Leporace “Oltre il giardino” su Cronache TV ho assistito alla nascita di una stella di genere femminile di nome Donatella Merra. Mi ero accorta subito che Donatella – la chiamo per nome come si fa con Giorgia giusto per far intendere che è una donna e può essere solo chiamata per nome o ‘signora’ e non sono consentiti altri titoli – dicevo… mi ero accorta subito che Donatela era seduta su alcuni gradini più in alto rispetto al resto del parlamentino lucano. Di buona cultura, di ottima dialettica, ironica e autoironica, di piacevole aspetto, addirittura elegante e semplice. Parla un politichese raffinato che non appartiene più almeno a un paio di generazioni di politici, me ne sono accorta perché non capisco subito cosa dice. Lei si fa ben capire subito da chi deve capire e cioè i politici di alta e bassa cucina, noi che apparteniamo a altre dimensione dobbiamo ascoltarla almeno un paio di volte per capirla. Sia ben chiaro, questa è una dote per un politico che vuole diventare un politico di razza, di quei politici che provocano profonda invidia in donne ed uomini (pseudo politicanti) che percepiscono la differenza e devono tenerla alla larga dopo aver provato di cosa è capace. Pertanto, Donatella, ieri sera, ingenuamente o forse no, ha affermato che la Basilicata è una regione maschilista. Oibò Donatella ma non hai letto mai cosa si scrive, i nostri lamenti, le nostre difficoltà? Puoi immaginare cosa abbiamo subito e continuiamo a subire sui posti di lavoro pieni di maschi che chiamano le donne tutte con uno stesso epiteto se sono solo maschi? A prescindere dal grado di cultura e dal ruolo, a prescindere se religiosi o meno… lo scrivo e lo riscrivo, negli stadi e nelle sacrestie ci sono solo uomini e sono i luoghi dove i maschi si frequentano e si conoscono e si aiutano! Anche a me capita di sedermi a tavoli di lavoro ed o di conferenze dove sono l’unica donna e questo fa molto soffrire, hai ragione! Per questo invito tutte le donne a segnalare sui Social foto dove si vedono riunioni di ogni tipo e genere, convegni, conferenze etc etc dove a parlare sono solo uomini. In questi giorni mi lamentavo moltissimo per la completa estinzione delle donne dalla politica lucana: nei rumors non vi è una donna fra gli ipotetici candidati alla presidenza della regione, alla candidatura di sindaco nel Capoluogo di regione o nei paesini ancora peggio. E invece mi sbagliavo, non mi ero accorta o, forse, lo ammetto non mi piace il tuo partito perché amo troppo il Mezzogiorno d’Italia, lo studio da oltre trent’anni, cerco di conoscerlo nei suoi terribili vizi di popolo del Mediterraneo ma anche nelle sue grandi virtù di popolo del Mediterraneo. La famosa questione meridionale sempre poco capita e studiata, da ristudiare, capire meglio con occhi diversi. Donatella fa rima con stella e quando nasce una stella non si può fermare in alcun modo! Non fare lo sbaglio di stare lontana dai tuoi detrattori e di sapere di essere al di sopra di costoro in tutti gli aspetti: subiresti la damnatio memoriae, se ti allontani è ciò che costoro vogliono. Lo dico sempre per esperienza personale! Resta ferma nel tuo splendore e combatti lanciando raggi pieni di vita e calore come fanno le stelle… consentimi di dedicarti ironicamente una canzone che dovrebbe farti ben capire la mia profonda stima. Donatella è uscita e a casa non c’è e scoppiata, sparita non sta più con me! Donatella era una, non cercarla quaggiù se c’é stata, è cascata spappolata nel blu Donatella c’é stata ma non chiederlo a me s’é strippata, suonata “impiccata” sul bidet Donatella è uscita e a casa non c’é non c’é, non c’é, non c’é non c’é