IL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA HA CONSEGNATO LE DECORAZIONI DELL’ORDINE MILITARE D’ITALIA CONFERITE NEL 2023
“A tutti voi – che qui, in questo momento, rappresentate le Forze Armate e il Corpo della Guardia di Finanza – rivolgo l’augurio più caloroso per un futuro brillante, che sia per tutti voi ricco di soddisfazioni e sia, come giurerete, al servizio del nostro Paese, delle sue istituzioni, della Repubblica”
GIORNO UNITÀ NAZIONALE E GIORNATA FORZE ARMATE
IL PRESIDENTE MATTARELLA HA CONSEGNATO LE DECORAZIONI DELL’ORDINE MILITARE D’ITALIA CONFERITE NEL 2023
Si è svolta, al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di consegna delle decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia, conferite nell’anno 2023, in occasione della ricorrenza del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate. Dopo l’intervento del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, il Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso. Il Capo dello Stato, alla presenza del Ministro Crosetto, ha consegnato le decorazioni agli insigniti: Generale di Divisione Enrico Barduani, Contrammiraglio Lorenzano Di Renzo, Capitano di Fregata Andrea Cecchini, Colonnello Antonino Massara, Tenente Colonnello Ilaria Ragona, Maggiore Elia Pedrolli, Maggiore Emanuele Fumanti, Generale di Brigata Francesco Marra, Luogotenente Carica Speciale Edmondo Ingenito.
Si è svolta, al Quirinale, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la cerimonia di consegna delle decorazioni dell’Ordine Militare d’Italia, conferite nell’anno 2023, in occasione della ricorrenza del Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate.
Dopo l’intervento del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, il Presidente Mattarella ha pronunciato un discorso.
Il Capo dello Stato, alla presenza del Ministro Crosetto, ha consegnato le decorazioni agli insigniti:
Generale di Divisione Enrico Barduani, Contrammiraglio Lorenzano Di Renzo, Capitano di Fregata Andrea Cecchini, Colonnello Antonino Massara, Tenente Colonnello Ilaria Ragona, Maggiore Elia Pedrolli, Maggiore Emanuele Fumanti, Generale di Brigata Francesco Marra, Luogotenente Carica Speciale Edmondo Ingenito.
Erano presenti il Presidente del Senato della Repubblica, Ignazio La Russa, il Questore della Camera dei Deputati, Paolo Troncassini, la Presidente della Corte di Cassazione, Margherita Cassano, il Capo di Stato Maggiore della Difesa, Giuseppe Cavo Dragone, il Presidente del Consiglio dell’Ordine Militare d’Italia, Andrea Fornasiero, con i componenti il Consiglio dell’OMI e autorità civili e militari.
Prima della cerimonia il Presidente Mattarella ha incontrato una rappresentanza di Allievi degli Istituti di Formazione Militare.
Di seguito le motivazioni delle decorazioni:
Generale di Divisione Enrico Barduani – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Comandante del Contingente Italiano in Herat, in un contesto operativo caratterizzato da elevata instabilità e da minaccia di attacchi terroristici, reso ancora più complesso dal diffondersi della grave pandemia da COVID, attraverso un’azione particolarmente lungimirante, ha posto in essere una fondamentale rimodulazione delle Forze, individuando soluzioni estremamente efficaci che hanno favorito un’adeguata e sempre pronta risposta alla continua evoluzione delle necessità della NATO in Afghanistan. Ufficiale di indiscusso valore, professionista esemplare, ha dato prova di elevatissime capacità contribuendo ad accrescere il lustro e il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate in campo internazionale.
Herat (Afghanistan), dicembre 2019 – agosto 2020
Contrammiraglio Lorenzano Di Renzo – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Imbarcato su Nave Durand de La Penne, ha esercitato il comando tattico dell’operazione Mare Sicuro con audacia e straordinaria perizia. La sua azione di Comando, sempre sicura e lungimirante, ha garantito l’azione di deterrenza esercitata dall’Alleanza Atlantica, sin nelle fasi iniziali del conflitto russo-ucraino. In tale contesto, forniva direttive puntuali per esercitare il controllo delle linee di traffico e la protezione delle unità mercantili e dei pescherecci nazionali, ottimizzando l’impiego della pluralità dei mezzi a disposizione. In particolare, durante un’attività di sorveglianza in acque internazionali, interveniva con rapidità e decisione per sventare un tentativo di sequestro ai danni di un mercantile nazionale. Esemplare figura di Comandante, che con il suo operato ha contribuito ad accrescere il lustro e il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate in campo internazionale.
Mar Mediterraneo, 22 febbraio – 13 aprile 2022
Capitano di Fregata Andrea Cecchini – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Al comando di nave Luigi RIZZO, nel quadro dell’operazione “GABINIA”, finalizzata alla protezione degli interessi nazionali e alla sicurezza delle linee di comunicazione marittima nel Golfo di Guinea, agendo con tempestività e fortissimo intuito, contrastava con efficacia e risolutezza un attacco di pirati nei confronti della nave mercantile Arch Gabriel, battente bandiera delle Isole Marshall. A seguito di una comunicazione di allarme dell’equipaggio, conduceva la propria nave nei pressi del mercantile e disponeva l’adozione della cornice di sicurezza, trasferendo sulla nave sotto attacco, con l’impiego dell’elicottero di bordo, un team di sicurezza della Brigata Marina San Marco. Completata la messa in sicurezza della nave e liberato l’equipaggio, scortava il mercantile sino al raggiungimento della sua destinazione. Esemplare figura di Comandante, che con il suo operato ha contribuito ad accrescere il lustro e il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate in campo internazionale. Golfo di Guinea, 3 aprile 2022
Colonnello Antonino Massara – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Primo Comandante del Task Group Typhoon sulla base di Al Jaber (Kuwait), costituito da unità aeree soggette a costante minaccia in territorio ostile, dimostrava ferma determinazione e singolari doti di leadership nelle operazioni di supporto alla Coalizione internazionale per la lotta al terrorismo islamico. In tale contesto operativo, grazie ad una vastissima esperienza maturata su numerosi velivoli e in operazioni fuori dai confini nazionali, si distingueva per capacità organizzativa e di pianificazione delle operazioni e per la diretta partecipazione in diverse missioni condotte in supporto aereo da molteplici basi differenti. Con brillante azione di comando, riusciva ad assicurare la capacità operativa di uomini e mezzi, posti sotto il suo comando, con largo anticipo rispetto al previsto. In ogni circostanza e, soprattutto nelle situazioni di emergenza più volte verificatesi, individuava, con chiarezza d’intenti e costante lucidità, le migliori soluzioni operative, assicurando un determinante contributo delle Forze Armate italiane alle operazioni in atto, conferendo lustro all’Aeronautica Militare e prestigio al paese.
Kuwait, marzo – maggio 2019
Tenente Colonnello Ilaria Ragona – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Impiegata nella Task Force Air 36° Wing in Estonia, dimostrava spiccata leadership e straordinarie doti professionali, che gli permettevano di adattarsi alle innumerevoli problematiche sorte in territorio estero, in una zona divenuta instabile a causa del deteriorarsi dei rapporti tra la Russia e l’Ucraina. In qualità di Pilota di velivoli caccia, diretto protagonista di missioni operative, leader della propria formazione in missione di pattugliamento a difesa dello spazio aereo NATO e in presenza di numerosi altri velivoli di diversa nazionalità, manteneva sempre uno straordinario controllo della situazione, gestendo i velivoli con perizia e notevole senso di responsabilità. Ufficiale di indiscusso valore, conseguiva risultati di prim’ordine, accrescendo il lustro ed il prestigio delle Forze Armate e dell’Italia nel contesto internazionale.
Estonia, 7 marzo – 6 aprile 2018
Maggiore Elia Pedrolli – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Impiegato in missioni di Air Policing finalizzate all’integrazione dei sistemi nazionali dei paesi membri in un unico sistema di difesa aerea e missilistico della NATO, nell’ambito dell’operazione “Northern Lightning II” in Islanda, il 3 luglio 2020 si alzava in volo, a seguito di un ordine di decollo rapido, per intercettare e identificare una possibile minaccia nei cieli dell’Alleanza. Per la prima volta nella storia della NATO con un velivolo F-35A, interveniva prontamente ed effettuava l’identificazione degli assetti sospetti, risultati essere pattugliatori della Federazione Russa, contribuendo a garantire, in un contesto altamente innovativo, la sicurezza dell’Islanda e dell’area NATO. Ufficiale di elevatissimo valore, con la sua preziosa opera, svolta con abnegazione, non comuni capacità professionali e determinazione, contribuiva ad accrescere il lustro e il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate in campo internazionale.
Islanda, 3 luglio 2020
Maggiore Emanuele Fumanti – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia- Impiegato nella Task Force Air “Black Storm” in Romania in qualità di Comandante del Task Group Typhoon, dimostrava spiccata leadership e straordinarie doti professionali, che gli permettevano di adattarsi ad una situazione geo-politico-militare improvvisamente divenuta instabile a causa della crisi russo-ucraina. In qualità di Pilota di velivoli caccia, alla vigilia dell’invasione dell’Ucraina da parte delle forze russe, è stato protagonista e leader di numerose missioni di pattugliamento a difesa dello spazio aereo NATO, in presenza di numerosi altri velivoli, tra cui ucraini e di identità sconosciuta. In tale contesto, mantenendo uno straordinario controllo della situazione, gestiva i velivoli sotto il suo comando con perizia e senso di responsabilità, evitando il generarsi di situazioni di tensione che, nel delicato contesto, avrebbero potuto avere conseguenze estremamente gravi. Ufficiale di indiscusso valore, professionista esemplare, dava prova di elevatissime capacità e contribuiva in difficili contesti operativi multinazionali ad accrescere il lustro e il prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate in campo internazionale.
Romania, 3 febbraio – 12 aprile 2022
Generale di Brigata Francesco Marra – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Impiegato in prolungate missioni per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale condotte nei più sensibili teatri operativi, offriva costantemente un contributo di elevatissimo spessore. In Somalia, quale Comandante di Plotone Carabinieri Paracadutisti della missione UNOSOM, partecipava a un violento combattimento con guerriglieri locali, intervenendo a supporto delle truppe del Contingente IBIS, sostenendo l’azione del Reparto incursori dell’Esercito Italiano e organizzando l’evacuazione dei militari caduti e feriti. Nel teatro bosniaco, quale Comandante del Distaccamento Carabinieri Paracadutisti della missione CONSTANT GUARD – SFOR, garantiva un’efficace cornice di sicurezza alla Brigata Multinazionale Nord, conducendo le azioni a più alto rischio. L’eccezionale impegno e l’elevatissima capacità professionale riscuotevano l’incondizionato plauso delle Autorità locali e internazionali, dando lustro e prestigio alle Forze Armate e all’Italia.
Territorio estero, luglio 1993 – novembre 2006
Luogotenente C.S. Edmondo Ingenito – Croce di “Cavaliere” dell’Ordine Militare d’Italia – Impiegato in prolungate missioni per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionale condotte nei più sensibili teatri operativi, offriva sempre un contributo di elevatissimo spessore. Nei Balcani e in Afghanistan, quale Comandante di Squadra, guidava con ardimento e perizia le Unità poste alle sue dipendenze, anche nelle situazioni più critiche. In Iraq, Libia e Gibuti offriva un determinante contributo alle attività addestrative a favore delle Forze di sicurezza del luogo, sviluppando e pianificando in prima persona vari corsi, per la ricostituzione delle capacità di polizia dei Corpi locali, nonché il ripristino e la tenuta dell’ordine e della legalità. L’eccezionale impegno e l’elevatissima capacità professionale riscuotevano l’incondizionato plauso delle Autorità locali e internazionali, contribuendo ad accrescere lustro e prestigio dell’Italia e delle sue Forze Armate.
Territorio estero, 17 agosto 2000 – 14 maggio 2022
Roma, 03/11/2023 (II mandato)
Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione della Cerimonia di consegna delle onorificenze dell’Ordine Militare d’Italia
Palazzo del Quirinale, 03/11/2023 (II mandato)
Rivolgo un saluto cordiale al Presidente del Senato della Repubblica, al Rappresentante della Camera dei deputati, al Ministro della Difesa, alla Presidente della Corte di Cassazione, al Capo di Stato Maggiore della Difesa, ai vertici dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, e a tutti i presenti.
Questa cerimonia celebra l’eccellenza nell’Arte Militare e l’attitudine ad assumere responsabilità e ad esercitarle.
L’Ordine Militare d’Italia premia i militari di ogni ordine e grado che, esercitando il comando, hanno, con intelligenza, iniziativa, perizia, senso di responsabilità, coraggio, contribuito al buon esito di campagne e operazioni militari, dando testimonianza dei valori che contrassegnano le Forze Armate.
È consuetudine che, con questa cerimonia, si aprano le celebrazioni del Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate -domani, 4 novembre – a ricordo della vittoria che pose fine alla Prima Guerra Mondiale e portò al compimento del sogno risorgimentale dell’unità d’Italia.
Il cammino nazionale attraversò l’immane tragedia del secondo conflitto mondiale e la Guerra di Liberazione.
Dopo la dissoluzione del regime fascista e l’occupazione da parte delle truppe naziste, le Forze Armate onorarono i principi del loro servizio alla Patria e, con spirito di sacrificio e con fedeltà al giuramento prestato, combatterono contro le forze nazifasciste.
Lo fecero in uniforme nelle file regolari del Primo Reggimento Motorizzato e, successivamente, nel Corpo Militare di Liberazione e nei vari Gruppi di Combattimento e Divisioni Ausiliarie che, con grande valore, al fianco degli Alleati, risalirono la penisola sconfiggendo le truppe occupanti.
Lo fecero nei campi di concentramento tedeschi, dove gli oltre seicentocinquantamila internati militari italiani, rifiutando di aderire alla guerra nazista, patirono brutali vessazioni e immani sofferenze, che causarono la morte di cinquantamila di loro.
Lo fecero passando alla clandestinità sui monti e nelle città, dando vita e unendosi alle formazioni partigiane, creando fronti clandestini.
Pagine iscritte nella nostra storia che ci chiamano a riflettere sul valore della pace e della sicurezza. Condizioni costruite in settantasette anni di vita repubblicana e di collaborazione internazionale.
Un bene incommensurabile, che per tanti anni abbiamo forse iniziato a considerare come scontato.
Per molti Paesi e popoli non è mai stato così.
E oggi, purtroppo, la situazione, a partire dal nostro continente, è ancora più compromessa.
Sono sempre più numerosi i Paesi in cui la pace è minacciata o cancellata.
La tragedia della guerra è tornata vicino a noi.
La brutale aggressione all’Ucraina da parte della Federazione Russa ha riportato d’attualità la consapevolezza che la guerra è ancora possibile anche in Europa.
La guerra in Ucraina è, prima di tutto, la tragedia del popolo ucraino che, da oltre diciotto mesi, combatte e soffre con tante vittime e devastazioni, ma è anche un gravissimo attacco all’intera comunità internazionale e alle regole faticosamente costruite nell’ambito delle Nazioni Unite.
Tutto questo sta provocando effetti generali destabilizzanti.
Un’altra tragedia è in atto in Medio Oriente.
I vili attacchi terroristici portati da Hamas lo scorso 7 ottobre contro inermi cittadini dello Stato di Israele – dai bambini agli anziani – hanno alimentato drammaticamente l’irrisolto conflitto israelo-palestinese, con migliaia di morti su entrambi i fronti, pagando un prezzo elevato per un contrasto che da oltre settant’anni dilania la regione senza che si sia pervenuti, responsabilmente, a una soluzione condivisa.
Purtroppo tensioni e crisi affliggono molte altre parti del mondo: nei Balcani, nel Nord Africa, nel Sahel, nelle repubbliche del Caucaso, per ricordare soltanto quelle a noi più vicine.
Soltanto un rinnovato impegno, nel solco nelle nostre scelte atlantiche ed europeiste, può rafforzare l’unità di intenti tra le democrazie, necessaria per difendere i valori delle nostre comunità e contribuire a creare un ambiente internazionale pacifico e prospero.
La Repubblica Italiana, membro fondatore della Unione Europea e della NATO, in tutta la sua storia si è costantemente impegnata nel mantenimento della pace attraverso una continua azione volta a migliorare e consolidare i legami tra le nazioni, così come indica la nostra Costituzione.
In oltre settant’anni, i contingenti italiani – dall’esercizio del mandato fiduciario, conferito dall’ONU all’Italia nel 1950 in Somalia, alle odierne missioni della NATO, schierate sul confine orientale dell’Alleanza a seguito del conflitto in Ucraina – le Forze Armate hanno sempre contribuito alla pace e alla sicurezza internazionale, rafforzando così la condizione e il prestigio dell’Italia e riscuotendo grande considerazione per il lavoro svolto e per gli importanti risultati conseguiti.
Oltre dodicimila militari italiani operano, in questo periodo, con professionalità e competenza, in circa cinquanta missioni, distribuite in tre diversi continenti, inseriti in contingenti sotto l’egida delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea e della Nato, o in missioni nazionali, agendo con apprezzato rispetto nei confronti delle popolazioni locali.
Domani, al monumento al Milite Ignoto, ricorderemo tutti coloro che hanno sacrificato la vita per consentirci di vivere in un Paese libero e prospero.
A loro, alla loro memoria va la riconoscenza della Repubblica.
Ai loro familiari il pensiero e l’abbraccio di tutti gli italiani.
Desidero esprimere sentimenti di apprezzamento e di riconoscenza a tutte le donne e gli uomini in divisa, impegnati in operazioni in Italia e all’estero; e ai loro familiari.
Sono contraddistinti da spirito di servizio, da altruismo, da coraggio, da abnegazione, da amor di Patria.
Il servizio quotidiano dei militari lo conferma ogni giorno.
Rivolgo i complimenti più alti ai nove nuovi decorati.
Sono certo che continueranno a operare al servizio dell’Italia, con la grande professionalità e dedizione che hanno manifestato e per le quali sono stati insigniti.
Congratulazioni e auguri.
Saluto del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione dell’incontro con gli allievi degli Istituti di formazione militare
Palazzo del Quirinale, 03/11/2023 (II mandato)
Benvenute e benvenuti al Quirinale. E’ un piacere incontrarvi, come ormai e’ abitudine, prima dell’incontro che tra poco si svolgerà qui accanto, nel grande Salone.
Domani celebreremo il Giorno dell’Unità Nazionale e la Giornata delle Forze Armate. E lo faremo con il pensiero rivolto a coloro che hanno servito l’Italia per renderla unita, libera e democratica.
Ogni caduto per l’Italia sarà ricordato idealmente, depositando prima, al Milite Ignoto, una corona.
Avete scelto di servire la Patria giurando fedeltà alla Repubblica, assumendovi così la responsabilità di difenderla con la Costituzione e le libere istituzioni che la incarnano.
E’ un compito che vi vedrà impegnati per i diritti di ciascun italiano quale che ne sia la condizione sociale, il sesso, l’opinione, l’etnia.
È quello che ci indica, solennemente, l’art.3 della nostra Carta costituzionale.
È un compito reso ancora più impegnativo dai tragici eventi che stiamo attraversando. Eventi che minacciano la pace, come poc’anzi e’ stato ricordato, e che, insieme alla pace, minacciano la sicurezza del nostro Paese, dell’Europa e del mondo.
I combattimenti sanguinosi che proseguono in Ucraina e il massacro scatenato dal vile attentato di Hamas contro inermi civili israeliani, con la spirale di violenza che vi ha fatto seguito, mostrano, in tutta la sua drammaticità, quanto la pace sia fragile.
La barbarie della guerra non ha abbandonato il nostro mondo, come si sperava da molto tempo ormai.
Ragazzi come voi in questo periodo combattono, e tanti muoiono per colpa di estremismi nazionalistici e di fanatismi lontani dai nostri valori. Ne viene offesa la dignità della persona, anzitutto il principale diritto fondamentale, quello alla vita.
Le professionalità che state acquisendo nel vostro iter formativo così impegnativo si aggiungeranno ai valori morali e alle competenze, e sono volte a fronteggiare le minacce recate all’Europa e a operare insieme ai nostri alleati per il mantenimento della pace e dello Stato di diritto.
Tra poco, nel Salone dei Corazzieri, sanno premiati quei Militari, di ogni ordine e grado, e delle varie Forze Armate e del Corpo della Guardia di Finanza che, esercitando il comando, con intelligenza, iniziativa e perizia, con senso di responsabilità, con coraggio, hanno contribuito al buon esito di operazioni militari.
Gli istituti che state frequentando sono caratterizzati da grande eccellenza, e questa è basata su competenze accademiche di primissimo piano, che si associano al bagaglio di esperienze maturato in decenni di operazioni militari in teatri operativi all’estero e sul nostro territorio nazionale. E questa esperienza, con questo livello eccellente degli istituti, vi sarà preziosa per il futuro; vi permetterà di operare negli scenari moderni con la dovuta competenza, con adeguata competenza.
A tutti voi – che qui, in questo momento, rappresentate le Forze Armate e il Corpo della Guardia di Finanza – rivolgo l’augurio più caloroso per un futuro brillante, che sia per tutti voi ricco di soddisfazioni e sia, come giurerete, al servizio del nostro Paese, delle sue istituzioni, della Repubblica.
Grazie per questo spadino. Esprime il fascino e il valore che gli spadini di ogni Arma rivestono e che sono consegnati al momento conclusivo della formazione.
Grazie per questo dono che conserverò con grande premura e con grande affetto.