CON LA MESSA RIESPLODE LA POLEMICA
Potenza, Trinità, l’assessore Blasi: «riapertura gestita male senza alcuna sensibilità per i Claps»
«Prendiamo atto ancora una volta dell’assoluta mancanza di rispetto e dell’arroganza del vescovo Ligorio che ha celebrato Messa nella chiesa della Trinità». Comincia così il messaggio della famiglia Claps, diffuso da Gildo, fratello di Elisa – la 16 potentina scomparsa il 12 settembre 1993 e il cui cadavere venne ritrovato nel sottotetto della chiesa nel centro storico del capoluogo lucano il 17 marzo 2010 – all’indomani della celebrazione della prima Santa Messa nella chiesa della Santissima Trinità di Potenza presieduta dall’arcivescovo metropolita di Potenza-Muro Lucano-Marsico Nuovo monsignor Salvatore Ligorio che il 13 ottobre scorso, al compimento dei 75 anni, ha rimesso il suo mandato a Papa Francesco. La funzione in questa chiesa, fa sapere la Diocesi, sarà celebrata alle 7:30 del mattino tutti i giorni feriali, «nell’ambito della riorganizzazione pastorale delle parrocchie del centro storico» e per far sì che resti «un luogo per la preghiera silenziosa, l’Adorazione, la ricerca del conforto interiore e spirituale, e per la promozione di una serena riflessione sulla sacralità della vita». Duro il commento della famiglia Claps: «In un momento in cui milioni di persone, seguendo la fiction, hanno preso consapevolezza di quanto quella chiesa sia irrimediabilmente macchiata dal sangue e dalle menzogne che tra quelle mura si sono consumate, anziché il silenzio, come aveva peraltro indicato Papa Francesco, la Curia potentina sceglie ancora una volta la rimozione di quanto accaduto». Il riferimento di Gildo qui è alla miniserie in onda in questi giorni su Rai1 “Per Elisa – il caso Claps”, che ha ottenuto solo nella penultima puntata (martedì 7 novembre andranno in onda gli ultimi due episodi) il 17,91% di share, con 2.855.000 spettatori, toccando in Basilicata il picco più alto di ascolti, con il 52,39% di share, pari a più di 115mila spettatori. «Una preghiera – conclude il messaggio a firma di Gildo Claps – la rivolgo io a quanti entreranno ad ascoltare le funzioni religiose: fermatevi a leggere la targa che celebra le virtù di Don Mimi Sabia e respirate a fondo il messaggio ipocrita che risuona in quella chiesa», ha concluso la famiglia Claps. Dopo il ritrovamento del cadavere di Elisa Claps nel 2010 – per il cui omicidio è stato condannato a 30 anni di reclusione Danilo Restivo che sta scontando la sua pena in Inghilterra dove è stato accusato anche del delitto di un’altra donna, quello di Heather Barnett – la Trinità rimase sotto sequestro fino all’aprile del 2012, e poi chiusa fino alla scorsa estate per i lunghi lavori di «necessaria ristrutturazione». Dal 24 agosto scorso, la chiesa è stata aperta ogni giorno, per alcune ore, «per la preghiera silenziosa», come indicato da una lettera inviata alcune settimane prima da Papa Francesco a monsignor Ligorio. La decisione della Diocesi potentina ha diviso la comunità: diverse le opinioni tra i favorevoli e i contrari. Da ultima quella giunta in queste ore dall’assessore comunale Gianmarco Blasi che in un post sui social commenta: «La riapertura della Trinità è stata gestita male senza alcuna sensibilità verso una famiglia la quale meritava rispetto e carezze. Un errore che crea una frattura tra un’istituzione, la chiesa cattolica, e una comunità che si sente presa in giro. Piena e totale solidarietà alla famiglia Claps»