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AUTOMOTIVE, ALL’ARA DI PAMPLONA INTERVIENE BARDI

«Le regioni automobilistiche come la Basilicata devono essere pronte a gestire la transizione», ha detto il pres. lucano

«L’automotive è il più rilevante comparto industriale in Basilicata: nel 2019, costituiva circa la metà del valore aggiunto dell’industria manifatturiera regionale e il 7% del totale delle attività economiche». A Pamplona, in Spagna, ha esordito così il presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi, nel suo intervento alla Conferenza annuale dell’Automotive Regions Alliance (Ara).

Tra le preoccupazioni espresse da Bardi, quella per gli effetti della transizione. «Le regioni automobilistiche come la Basilicata – ha detto – devono essere preparate a gestire la transizione. C’è il rischio di disoccupazione di lunga durata, riduzione della forza lavoro e possibile contrazione del Pil». Il presidente Bardi ha ricordato che nell’aprile di quest’anno il Governo Nazionale, su richiesta della Regione Basilicata ha dichiarato “area di crisi industriale complessa” in 50 Comuni che gravitano nell’area di San Nicola di Melfi dove è ubicato lo stabilimento Stellantis, con circa 6mila occupati alle dipendenze e un indotto produttivo diretto di circa 3mila addetti e indiretto di altre 5mila unità lavorative.

Nel finale, da Bardi un appello: «A livello Ue abbiamo bisogno dell’istituzione di un meccanismo e di un budget dedicato (Just Transition fund), all’interno del prossimo quadro finanziario pluriennale dell’Ue, o di un filone di transizione giusta nella prossima politica di coesione dopo il 2027, per sostenere una transizione giusta ed equa delle regioni automobilistiche. È importante – ha concluso Bardi – monitorare costantemente l’impatto economico e sociale in ciascuna regione automobilistica dell’UE della transizione automotive, perché le situazioni e le possibili soluzioni sono diverse e dobbiamo programmare adeguatamente politiche e fondi».

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