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BARDI BIS, SI PUÒ INIZIARE

Per l’allargamento della coalizione di centrodestra si apre spiraglio pure per Azione. Incontro alla Farnesina con garanzie dal Ministro Tajani: Viceconte e affini tagliati fuori

Si scrive, più precisamente è stato scritto, «incontro alla Farnesina con il Presidente della Regione Basilicata, Vito Bardi», ma il post social del vicepresidente del Consiglio dei Ministri e Ministro degli Affari esteri e della cooperazione internazionale, Antonio Tajani, si legge incontro alla Farnesina con il presidente della Regione Bardi che è anche il prossimo candidato presidente della coalizione di centrodestra. In sintesi, il meglio dell’incontro, presente anche il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli, con Bardi ha un’antica amicizia, non è possibile vederlo sui social. «È stata l’occasione – ha postato Tajani – per fare il punto sugli investimenti in biotecnologie al Sud, sul progetto “Turismo delle Radici” collegato al Pnrr, sulle prossime elezioni regionali». Questione come matematica. Tajani ha confermato che al tavolo con gli alleati Fratelli d’Italia e Lega è stato condiviso il metodo consistente nella riconferma degli uscenti. La Sardegna, problema del Carroccio. Per cui, se sì agli uscenti allora sì alla ricandidatura di Bardi. Non solo. Tajani avrebbe già autorizzato Bardi ad iniziare la campagna elettorale magari cominciando dalla lista del presidente. Dato che comunque le regionali lucani si incastrano, nello scacchiere del centrodestra, con quelle che l’anno prossimo si svolgeranno nelle altre regioni, Piemonte, Umbria, Abruzzo e Sardegna, per l’ufficialità bisognerà attendere il tempo necessario alla conclusione complessiva dell’accordo di coalizione. Con ogni probabilità, prima di dicembre, la riserva non sarà pubblicamente sciolta. I tempi, però, non sono così ampi, per cui, l’ufficiosità ha validità a maggior ragione considerando che il campo avversario, il centrosinistra, seppur in maniera disordinata, è già molto attivo per tentare di raggiungere un’organizzazione definitiva in vista dell’appuntamento elettorale. Bardi può, e per Tajani deve, iniziare a muoversi. Anche perchè, dai presenti all’incontro, rinnovato fermamente lo stop ad alternative varie, quale quella di Viceconte a cui è stato perdonato il “salto della quaglia”, ma non in misura tale da prenderlo anche solo in considerazione per la candidatura in questione. Tema da approfondire, la presenza sul “mercato” di Marcello Pittella con Azione. Ancora troppo indefinita la manovra politica che intende attuare l’ex presidente. Con Italia Viva, anche al di fuori dei confini lucani, c’è, invece, un dialogo differente che consentirebbe con maggiore facilità l’ampliamento ai renziani. Pittella ha la sua storia ed il leader nazionale Calenda vuole piazzarsi nel centrosinistra, anche se le eccezioni non sono escluse. Quindi, in conclusione, garantito a Bardi il fatto che Forza Italia non si smuove dalla volontà di indicare il candidato presidente della coalizione di centrodestra alla prossime regionali, coincidente con Bardi che può già agire politicamente in tal senso, anche senza l’ufficialità dell’annuncio. L’allargamento, nei piani dei vertici e con riferimento ad interlocuzioni non esclusive soltanto della Basilicata, non dovrà interessare soltanto Italia Viva. Non del tutto abbandonato il binario Azione e comunque apertura all’altro che c’è.

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