MULTE AUTOVELOX, GUARENTE CONTRO LA CITTÀ
Varco d’Izzo neppure il monito di Salvini lo ferma: non si fida neanche degli avvocati locali, sceglie da fuori regione. Annullate, ma lui vuole incassare ad ogni costo: ai cittadini notificate le impugnazioni
Tassare, vessare, riscuotere, impugnare, mettere fieno in cascina. Ce lo immaginiamo così Mario Guarente mentre strofina le mani tra di loro nel classico ghigno di chi sta facendo i conti con i soldi che può togliere ai cittadini per metterli in bilancio. Dietro la scrivania da Sindaco, l’ex portaborse di Franco Mollica deve aver avuto uno stato di eccitazione degno dello sceriffo di Sherwood quando ha visto gli incassi promessi dalle multe dell’autovelox sulla basentana. Eccitazione tramutatasi in sdegno e sgomento quando un giudice ne ha annullate tante perché illegittime ed irregolari. Avrebbe potuto cogliere la palla al balzo per annullare tutte quelle non impugnate, avrebbe potuto fare un gesto di apertura verso i cittadini vessati da una trappola. Lo avrebbe potuto fare se avesse ascoltato la voce di Salvini che più volte ha richiamato i sindaci a non usare le multe per fare cassa.
IMPUGNATE LE SENTENZE
Invece no, Mario Guarente ha deciso di andare avanti per difendere il suo diritto di avere soldi annunciati in un bilancio che sarebbe, senza le multe, povero di risorse. E così nei giorni scorsi i cittadini che avevano vinto il ricorso si sono visti arrivare l’impugnazione del Comune di Potenza. Impugnazione che è stata siglata da uno studio legale di Roma a dimostrazione dello scarso feeling che il primo cittadino ha, non solo verso l’ufficio legale del Comune, ma anche verso tutti gli avvocati potentini. È una guerra personale quella di Guarente contro la città che governa e contro i cittadini che lo hanno votato. Una guerra che non conosce né regole né prigionieri e che dimostra una inettitudine al dialogo che non ha precedenti nella storia della politica cittadina. Una guerra che il Sindaco combatte senza nessun rispetto verso nessuno e senza nessun buonsenso.
GUARENTE CONTRO TUTTI
Potrebbero, infatti, fare un film sulle scelte del Sindaco leghista. Un remake di Fantozzi contro tutti in cui, al posto dello storico ragioniere interpretato da Paolo Villaggio, c’è Mario Guarente. Nel mettere un’autovelox su un tratto autostradale a 70 km/h Guarente rinnega le proposte della Lega e va contro Salvini. Nel mettere gli incassi delle multe come elemento sostanziale del bilancio va contro i cittadini che cadono nella trappola messa dall’amministrazione all’ingresso della Città. Nell’impugnare le multe va contro una possibilità di correzione della situazione a vantaggio della cittadinanza. Nel decidere di farla impugnare da uno studio legale romano va contro i cittadini, l’ufficio legale del Comune e tutti gli avvocati di Potenza e della Basilicata.
IL BILANCIO FONDATO SULLE MULTE
La verità è che, stante l’incapacità di ottenere risorse dall’Europa, dal PNRR e di fare qualcosa per la progettualità finanziaria, il bilancio del Comune di Potenza si regge sulle multe dell’autovelox. Il Sindaco ha bisogno di impugnare le multe perché deve poter portare a bilancio delle somme che verosimilmente non incasserà mai. Se l’annullamento, infatti, fosse definitivo quelle voci dovrebbero essere tolte dal bilancio e, quindi, il vuoto cosmico di idee e di capacità progettuali emergerebbe ictu oculi anche sulle carte. Meglio, al contrario, prolungare l’agonia dei cittadini, vessarli oltre l’inverosimile e impugnare fino alla fine, oltre ogni possibilità.
LA LEGA HA FALLITO
Se la vittoria di Guarente, primo sindaco di capoluogo eletto al Sud dalla Lega, doveva essere considerata come una prova storica, possiamo dire che la Lega ha fallito l’appuntamento smentendo se stessa.Guarente non lascerà nessun segno positivo del suo passaggio, cinque anni persi nel nulla.Sarà ricordato come il sindaco delle multe e dell’autovelox. Chissà cosa ne pensa Salvini.
Di Massimo Dellapenna