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BILANCIO REGIONALE: È IL MOMENTO DELLA SERIETÀ

Anche a causa di gravi problemi familiari, a rischio il numero legale per l’approvazione. In palio pure il futuro lavorativo di tanti giovani. No ostruzioni per personalismi

Si svolgerà oggi pomeriggio l’importante Consiglio regionale che dovrà approvare il bilancio della Regione Basilicata. Un Consiglio che, come già abbiamo detto, misurerà la maturità della classe dirigente regionale. Possiamo dire che misurerà se gli eletti nel Consiglio regionale, siano essi di maggioranza o di opposizione, sono classe dirigente o spettatori di una vicenda politica. La legislatura volge al termine. Ciò che è stato fatto è stato fatto. La parola in primavera tornerà al Popolo Sovrano. Non c’è più tempo né per manovre di Palazzo né per giochetti di nessun tipo. Ormai sarà solo il Popolo a decidere se il centrodestra ha governato bene o no. Nessun altro potrà dire qualcosa su questo.

LA POSTA IN PALIO

In palio oggi non c’è un equilibrio da cambiare, una crisi da annunciare, una difficoltà politica da sventolare. In palio c’è il futuro della Basilicata. In palio c’è la possibilità per gli enti strumentali di svolgere il proprio compito (si approva anche il consolidato), in palio c’è la possibilità per la Sanità regionale di funzionare. In palio c’è il funzionamento della macchina amministrativa regionale e anche il futuro lavorativo di tanti giovani che hanno superato le procedure concorsuali e sperano di essere assunti in Regione. A valere sull’annualità corrente (2023), restano da assumere complessive n. 51 unità di cui n. 32 da inquadrare nell’Area dei Funzionari e dell’Elevata Qualificazione (già categoria D secondo il previgente sistema di classificazione del personale) e n. 19 da inquadrare nell’Area degli Istruttori (già categoria C secondo il previgente sistema di classificazione del personale del comparto Funzioni locali). Le assunzioni dovranno essere garantite con la copertura, secondo l’ordine di merito, dei posti a concorso rimasti vacanti con conseguente assunzione nei ruoli regionali di n. 43 unità di personale, di cui n. 32 di categoria D e n. 11 di categoria C, ulteriore assunzione nei ruoli regionali, secondo il fabbisogno programmato per l’annualità 2023 (giusta D.G.R. n. 602/2023 di approvazione del PIAO per il triennio 2023-2025), di n. 8 unità di personale di categoria C. Il tutto, però, è condizionato e subordinato all’approvazione del bilancio. Se il bilancio non dovesse essere approvato domani, infatti, lo sforzo di chi ha sostenuto il concorso, le esigenze della Pubblica Amministrazione per assunzioni necessarie al suo funzionamento rimarrebbero frustrate e senza sbocchi. Ci sentiamo di dire alla maggioranza e all’opposizione, a quelli che sono stati eletti in maggioranza per passare all’opposizione, agli ex assessori fulminati sulla via di Damasco ad accorgersi che non è stato garantito il cambiamento, a quelli che so- no stati eletti all’opposizione e coerentemente ci sono rimasti, ai consiglieri di maggioranza che stanno rispettando il man- dato ricevuto continuando a sostenere il Governo regionale che non è il momento di fare gli sciocchi. Il confronto politico si terrà nel luogo corretto, al cospetto del giudice supremo del destino della politica, davanti al Popolo tra pochissimo tempo. Lì sarà il momento di misurarsi.

I NUMERI IN GIOCO

I numeri del Consiglio sono difficili per la maggioranza. Le criptiche dichiarazioni di Donatella Merra, che perso l’assessorato tenuto per quattro anni e mezzo si è accorta che per quel periodo non si era realizzato il cambiamento promesso (dimenticando di dire che anche lei era depositaria del dovere di realizzarlo), e la precedente fuga dalle responsabilità di Zullino e Vizziello mettono in seria crisi la certezza della maggioranza di essere autosufficiente. A tutto ciò si aggiunge l’assenza programmata e consapevole di un consigliere regionale di maggioranza che non potrà presenziare per gravissimi motivi familiari che tutti conoscono. Il numero legale è in bilico. Ci chiediamo se davvero nelle opposizioni tutti vogliano passare alla storia come quelli che non hanno consentito l’approvazione del bilancio, le assunzioni di personale trasformando in crisi politica il grave problema familiare di un esponente della maggioranza? Noi crediamo che l’esperienza, la correttezza istituzionale pure nella giusta differenza dei ruoli, che sempre le forze più responsabili delle opposizioni hanno dimostrato durante questa legislatura, sia una garanzia per un corretto svolgimento del Consiglio regionale. Mantenere il numero legale è compito della maggioranza, essere responsabile davanti alle situazioni straordinarie e non speculare su questioni personali e familiari è proprio della classe politica più matura. Oggi si verificherà la maturità del Consiglio regionale e di tutti i suoi componenti. La campagna elettorale potrà iniziare da domani, ora è il tempo della serietà.

Di Massimo Dellapenna

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