ALLUVIONE, STEFANO BONACCINI : UN GOVERNO DOVREBBE PARLARE CON ATTI CONCRETI, NON ALIMENTARE POLEMICHE SUL NULLA
Le ricordo infatti che il decreto del suo Governo ancora oggi esclude dai rimborsi tutti i beni mobili devastati dall’alluvione (cucine, sale da pranzo, camere da letto, elettrodomestici, autovetture e motoveicoli, ecc.)
REGIONE EMILIA ROMAGNA FASE POST ALLUVIONI
GOVERNATORE STEFANO BONACCINI
🔴 ALLUVIONE: UN GOVERNO DOVREBBE PARLARE CON ATTI CONCRETI, NON ALIMENTARE POLEMICHE SUL NULLA
Sono stupito che la presidente Meloni rilanci polemiche infondate a proposito dell’alluvione che ha colpito l’Emilia-Romagna.
Temo, peraltro, che sia male informata, come abbiamo visto anche su altre vicende, ma questo non è un problema che ci riguarda.
Viceversa, come ha ben chiarito il Commissario Figliuolo in Assemblea legislativa due giorni fa, la piattaforma dell’Emilia-Romagna per supportare la ricostruzione ed erogare i rimborsi è la prima a risultare pronta tra le Regioni coinvolte.
E lo è stata nel momento in cui si sono perfezionate le ordinanze del Commissario, sono cioè stati chiari i requisiti e parametri su cui adeguare la piattaforma stessa.
Approfitto invece del fatto che Meloni si sia finalmente ricordata dell’alluvione per tornare a chiederle se sia confermato l’impegno solenne che proprio lei prese qui, sul territorio, all’indomani dell’alluvione, e cioè garantire il 100% di rimborsi per i danni subiti da famiglie e imprese.
Le ricordo infatti che il decreto del suo Governo ancora oggi esclude dai rimborsi tutti i beni mobili devastati dall’alluvione (cucine, sale da pranzo, camere da letto, elettrodomestici, autovetture e motoveicoli, ecc.).
Venga a spiegarlo alle famiglie alluvionate che quei danni non possono essere ristorati; oppure corregga la norma, accogliendo l’emendamento che abbiamo presentato al Senato per coprire finalmente questi beni esclusi.
Ecco, mi aspetterei di sentire la premier parlare di questo.
O del fatto che, ad oggi, sono presenti meno di un terzo delle risorse necessarie per la ricostruzione in generale, e in particolare meno di un terzo di quelle stimate dal suo Esecutivo per gli indennizzi per famiglie e imprese.