CHIORAZZO L’AUTONOMINATO
TACCO&SPILLO
Avevamo promesso d’aspettare ancora un po’ prima d’occuparci dell’ambizione di Chiorazzo di fare a tutti i costi il Beato Angelico del centrosinistra che pure l’avevamo lasciato laico e pieno d’ordinari peccatucci ed invece l’accelerata che s’è improvvisamente dato per metterci la faccia sulle regionali ci costringe a dedicargli già qualcosa perché spesso in politica quand’uno ha così tanta fretta c’è dietro una furbata di troppo che almeno solleva l’obbligo d’un sospetto preventivo. Ora va detto che davanti al pantano che stanno combinando questi sedicenti patrioti del centrodestra, con di mezzo ancora l’ombra infelice di Bardi ad intralciare le cose e con lo sforzo d’ottenere pari dignità e massima condivisione nella scelta politica che si voleva dare il riesumato tavolo del centrosinistra, l’autonomina di Chiorazzo come candidato governatore, peraltro avallata da un gruppetto elitario di crociati, unti del Signore e scappati di casa come Zullino e Vizziello non solo è sbagliata nel tempo, ma lo è anche e sopratutto nel modo, non certo facilmente digeribile ai partiti ed alla loro autonomia decisionale. Cantano i Nirvana:“Autonominati sentenziano più di quello che hanno venduto”.