AVVOCATURA REGIONALE, SALIERNO: «LA DECISIONE DEL CONSIGLIO DI STATO GIUSTA E PREVEDIBILE»
L’avvocato: «Declassata l’Avvocatura ad Ufficio Speciale della Presidenza diretto da un qualsiasi dirigente amministrativo. Ora bisognerà ricominciare tutto da capo»
«Non avrei commentato la recente decisione del Consiglio di Stato che in riforma della sentenza non definitiva del TAR Basilicata , critica il Regolamento adottato dalla Giunta regionale che ha “declassato” l’Avvocatura ad Ufficio Speciale della Presidenza di- retto non da un Dirigente Avvocato ma da un qualsiasi Dirigente amministrativo, se non fosse sta- to pubblicato il commento della CGIL-FP che merita più di qualche precisazione» afferma in una nota l’avvocato Adeltina Salierno. «Premetto che l’Avvocatura pubblica e chi la dirige, rappresenta una funzione di garanzia per i cittadini, e non per altri. – prosegue Salierno – Funzione imparziale, a difesa degli interessi della pubblica amministrazione, di rango particolarissimo e “non subalterna” alla politica». «Infatti, mentre ogni dipendente pubblico è assoggettato a vincoli di gerarchia, così non è per l’Avvocato pubblico. – continua l’avvocato Salierno – Questa caratteristica esige una particolare selezione nel reclutamento e la persistenza delle caratteristiche costitutive della fiducia professionale. A tal proposito, il pronunciamento del Consiglio di Stato è inequivocabile: la figura dell’Avvocato coordinatore – reso precario nella durata dell’incarico e ridimensionato nei poteri di coordinamento e gestione necessari al regolare funzionamento di un’Avvocatura autonoma – di fatto, è stata “ricondotta nel novero degli incarichi fiduciari e, quindi, nel contesto organizzativo del c.d. spoils system”. In definitiva, non si poteva fare». «La Regione Basilicata non ha però Dirigenti Avvocati, e la sua Direzione, o Coordinamento, in passato, era stata affidata a Dirigenti amministrativi. – spiega la nota – In realtà, questa Giunta, aveva avuto il merito di sopperire a tale vulnus, bandendo un apposito avviso pubblico per la ricerca di un Dirigente Avvocato a tempo determinato». «Probabilmente per il tempo (tre anni) ritenuto adeguato a svolgere un vero e proprio concorso pubblico. – continua Salierno – Il con- corso pubblico è la strada maestra per reclutare i Dirigenti (avvocati e non). Sta di fatto, che la procedura per la selezione di un Dirigente Avvocato si è realmente svolta. E si è anche conclusa con un vincitore (vincitrice)». «Evidentemente questo esito non era gradito alla Giunta regionale che ha revocato l’intera procedura. Probabilmente perché la “Dirigenza” della vincitrice non era abbastanza fiduciaria e per tale risultato si è addirittura cambiato il Regolamento, eliminando del tutto il Dirigente Avvocato. – continua Salierno – Così depotenziando e declassando una importante struttura a semplice Ufficio, mettendola sotto la direzione di ben due dirigenti amministrativi di al- tri Uffici». «Forse era quello il momento che il sindacato facesse sentire la sua voce. Ora bisogna ricominciare da capo. Alla ricerca del Dirigente perduto» conclude Adeltina Salierno