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IL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA HA RICEVUTO I CAMPIONI AZZURRI DI ATLETICA LEGGERA E PENTATHLON MODERNO

Complimenti per questi risultati, per questi traguardi.
Auguri per il futuro.
Le prossime tappe saranno le Olimpiadi di Parigi e gli Europei di Roma due mesi prima

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale la Nazionale italiana di Atletica leggera vincitrice della Coppa Europa e la Nazionale italiana di Pentathlon moderno vincitrice del Campionato del mondo a squadre. 


Nel corso della cerimonia sono intervenuti il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, il Presidente della Federazione Italiana di Atletica leggera, Stefano Mei, il Presidente della Federazione Italiana di Pentathlon moderno, Fabrizio Bittner, Gianmarco Tamberi, capitano della squadra azzurra di Atletica leggera e Elena Micheli, campionessa del mondo di Pentathlon. 
Al termine il Presidente Mattarella ha rivolto un saluto ai presenti.

IL PRESIDENTE SERGIO MATTARELLA HA RICEVUTO I CAMPIONI AZZURRI DI ATLETICA LEGGERA E PENTATHLON MODERNO

INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA SERGIO MATTARELLA IN OCCASIONE DELL’INCONTRO CON LA NAZIONALE ITALIANA DI ATLETICA LEGGERA VINCITRICE DELLA COPPA EUROPA E CON LA NAZIONALE ITALIANA DI PENTATHLON MODERNO VINCITRICE DEL CAMPIONATO DEL MONDO A SQUADRE


Palazzo del Quirinale, 29/11/2023 (II mandato)

Benvenute e benvenuti.

È per me davvero un grande piacere accogliervi al Quirinale, insieme al Ministro dello Sport.

Ringrazio molto il Presidente Malagò e i Presidenti Mei e Bittner per quanto hanno detto e per aver organizzato questo incontro, a cui tenevo molto.

Vorrei esprimervi i complimenti e i ringraziamenti per i traguardi raggiunti. Successi importanti che non si esauriscono – quelli vostri – nelle tante medaglie, anche nelle grandi vittorie di prestigio, nei traguardi straordinari come gli Europei di atletica a squadre, o come i Mondiali femminili.
Nel Pentathlon hanno vinto quattro sui sei importanti traguardi di competizioni.

Ma accanto a questo straordinario patrimonio di valore così importante – medaglie e successi – è stato importante il fatto che avete certamente indotto tanti giovani a impegnarsi nello Sport. E questo è un grande risultato, per il quale la riconoscenza nei vostri confronti cresce.

Il Pentathlon è una straordinaria disciplina, che non soltanto raccoglie successi, ma, con le sue cinque specialità, come il Presidente, Malagò ha ricordato – la corsa, il nuoto, equitazione, la scherma, il tiro – raccoglie le prime e più antiche discipline dello Sport. Quindi è come una sintesi delle competizioni sportive.

E avere tanti risultati in questa disciplina, anche con dei giovani talenti, è particolarmente importante.

Grazie per quello che fate.

L’atletica, come lei ha ricordato, Presidente Mei, è la regina degli Sport. Lo Sport per eccellenza.

La vittoria negli Europei a squadre è stato un traguardo che nessuno ipotizzava prima. Ma è stato travolgente. Tra l’altro, di grande dimensione.

Mentre parlavate, pensavo che, in fondo, per gli Europei a squadre di atletica avevamo, non dico un titolo, ma un dovere di responsabilità da onorare, visto che, come è stato rammentato, gli Europei a squadre sono nati con il nome di ‘Coppa Europa’ su sollecitazione dei Bruno Zauli, indimenticabile dirigente del CONI che è stato un grande, non soltanto organizzatore, ma promotore di Sport in Italia e in Europa.

Vi ho seguito negli Europei di atletica

Ogni volta che potevo seguivo le gare. Dicevo a Larissa Iapichino che ho seguito tutti i suoi salti.

E poi, naturalmente, i ricordi degli Europei si aggiungono e si fondono con quelli di altre competizioni: le Olimpiadi, i Mondiali, i Campionati nazionali.

Dicevo a Patta e Tortu che l’immagine della 4×100 di Tokyo è indimenticabile

Ma questo potrei dirlo a ciascuno di voi qui presenti. Atlete e atleti del Pentathlon: nell’atletica, nella corsa, nella velocità, mezzofondo, fondo, nel lancio, nel salto, tutti voi avete conseguito grandi risultati. Non posso menzionarli tutti.

Vorrei menzionarne uno antico nel tempo, apparentemente. Perché per lei deve essere stata, Presidente Mei, un’emozione, quella degli Europei, visto che lei – come ricordo bene, data la mia età – ha vinto i 10.000 agli Europei, poco tempo fa. Un po’ meno di 40 anni fa.

E quindi per lei deve essere stata un’emozione particolarmente alta quella di questo traguardo agli Europei di atletica. Complimenti.

Per tutti voi vorrei ringraziare molto Gianmarco Tamberi ed Elena Micheli per quanto hanno detto. Ho apprezzato molto quanto hanno detto.

Vorrei riprendere alcune cose che Tamberi ci ha ricordato.

La prima è la grande pressione che c’è sugli atleti, che è comprensibile per la carica di competizione che vi è. Non tanto con gli altri, quanto con se stessi, con i propri limiti.

Ma anche del risvolto che questo contribuisce al verificarsi di critiche immotivate.
Che dimenticano – quando intervengono – che i vostri risultati sono frutto di dedizione, di sacrifici, di preparazione impegnativa, faticosa, laboriosa; e che voi vi misurate con i limiti e i confini della possibilità atletica.
E che questo, naturalmente, richiede anche, sovente, degli aggiornamenti di metodologie e di modalità di esercizio che comportano, quindi, naturalmente, delle pause.

Ma i risultati poi arrivano, come sono arrivati, come arrivano sempre. Sono arrivati anche in queste ultime competizioni.

Per questo l’apprezzamento nei vostri confronti è molto grande.
Perché c’è questo messaggio che trasmettete, anche, di impegno, con sacrificio, con dedizione, in quel che si fa.

Lei, Tamberi, ha detto una cosa molto bella: di essere persone anzitutto.

 Quando ci siamo visti, qualche tempo fa, nei giardini del Quirinale, dopo le Olimpiadi – due anni fa – io le ho fatto i complimenti per il gesto di grande valore, sportivo e umano, che, insieme a Barshim, avete fatto con l’Oro delle Olimpiadi.

E questo ha dimostrato la dimensione umana che c’è negli atleti.

Che non sono soltanto delle ‘macchine da competizione’, sono delle persone umane, donne e uomini che si impegnano manifestando la possibilità di avanzare costantemente, nei limiti delle possibilità atletiche.

E questo carattere, questa dimensione umana, è stata anche dimostrata ampiamente da Alice Sotero, con la bambina, l’anno passato.

È un richiamo fondamentale alla dimensione umana che è alla base dei vostri successi.

Complimenti per questi risultati, per questi traguardi.

Auguri per il futuro. 

Le prossime tappe saranno le Olimpiadi di Parigi e gli Europei di Roma due mesi prima.

Io ci sarò, naturalmente. Non so quante volte, ma quantomeno spero di essere presente all’apertura.
E vi faccio l’augurio più grande, più intenso. Senza pressioni. E con grande fiducia, Tamberi.

Auguri.

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