CHIORAZZO E CINQUESTELLE, ANCORA FUMATA NERA
Regionali il vice segretario del Pd lucano si scaglia contro chi «dispensa patenti di moralità e affidabilità». Lupo accelera per stringere e s’appella a Conte per «non mandare in frantumi» la coalizione
Chissà che quella di prendersela con i possibili alleati perchè non vogliono subire l’imposizione di un candidato presidente della Regione, non faccia parte delle nuove modalità della nuova stagione politica che alcuni dicono sia iniziata nel Partito democratico lucano. A cercare di smuovere lo stallo delle trattative con il Movimento 5stelle, il vice segretario del Pd di Basilicata, il materano Vito Lupo: «Il dibattito in corso sul candidato del centrosinistra alla presidenza della regione sta diventando alquanto stucchevole e rischia di vanificare i tentativi di unire il centro-sinistra, in quanto la discussione politica sui temi e sui programmi da proporre agli elettori lucani sta cedendo il passo ad un vero e proprio referendum sulle persone». Per Lupo, l’aver accolto all’improvviso l’“improvvisa”, per come è stata presentata, nei fatti il contrario, proposta della “Lista dei Vescovi” di puntare sul fondatore di Auxilium alle prossime regionali, sarebbe stato un «faticoso tentativo» per creare una coalizione «vincente e un rinnovato modello politico per la Regione». Per Lupo, da una parte lo sforzo dei dem, e dall’altra «chi interpreta la partecipazione a una nuova realtà come il diritto di dispensare patenti di moralità e affidabilità». Purtroppo per Lupo, la politica è pattizia: o ci si accorda oppure, come nel ca- so del Pd lucano, fino a prova contraria, si va a perdere da soli. Anzi non da soli, insieme alla “Lista dei Vescovi”. Probabilmente, neanche soltanto insieme alla “Lista dei Vescovi”: tra quelli alla finestra che guardano, alla fine c’è chi accorrerrà. Tra quello in camice che prova a spaventare, il delfino che vuol convincere gli altri di nuotare controcorrente ed altri personaggi ancora, qualcun altro arriverà. Lupo se la prende con i cinquestelle quando anche all’interno del Pd stesso, il riferimento non è soltanto all’area Margiotta, di dubbi su Chiorazzo già ne sono stati espressi. «Spiace constatare che – ha dichiarato Lupo – personalità e dirigenti politici dei 5 Stelle della provincia di Potenza da un la- to non si facciano problemi a incassare il sostegno di un fronte ampio per la riconferma alla presidenza dell’Ente provinciale, dall’altro pretendano di riconoscere o meno agibilità politiche nella stessa coalizione. Pertanto spiace assistere all’atteggiamento di una parte del gruppo dirigente del Movimento 5 Stelle di Basilicata che rischia seriamente di rompere il fronte del centro-sinistra e di mandare in frantumi il lavoro del Pd e dello stesso Presidente Conte, volto a creare anche in Basilicata il campo progressista e riformatore. Il Pd di Basilicata, attraverso la sua direzione regionale e convergendo sul candidato civico di “Basilicata Casa Comune” Angelo Chiorazzo, ha inteso dare un contributo decisivo al fine di mandare a casa il governo regionale di centro-destra che negli ultimi anni ha impoverito e “sfasciato” la Basilicata sulla sanità, le infrastrutture, la politica industriale, sulla risorsa idrica svenduta al governo nazionale, sulle false regalie fatte in tema di energia». «Voglio evidenziare che – ha rimarcato Lupo – il candidato Chiorazzo è una figura di imprenditore cattolico impegnato nel sociale che unisce, che apre a nuovo elettorato, che può recuperare fette di astensionismo e che non è imposto dall’alto ma, proprio per l’attività svolta, nasce dalla società lucana. Credo fermamente che il Pd debba continuare a lavorare affinchè anche altre forze che si riconoscono naturalmente nel centro sinistra, da Italia Viva ad Azione, da +Europa ai Socialisti, dai Verdi al ricco e partecipato mondo delle associazioni, si uniscano per centrare l’obiettivo di mandare a casa un centro destra regionale incapace e vacuo». «Ogni forza politica, Pd in primis, deve fare al suo interno uno sforzo di cambiamento e recupero costruttivo delle posizioni critiche – ha concluso il vice segretario regionale Lupo -, rinunciando a qualche interesse di parte e unendosi in tutte le varie componenti nello spirito più puro della democrazia e della partecipazione, al di là di formule, sommatorie e sigle; il Pd si farà trovare pronto nel coinvolgere in questa operazione chiarificatrice i lucani, convinto che solo in questo modo si possa essere affidabili, trasparenti e vincenti».