CON LA MEMORIA CORTA
TACCO&SPILLO
Non vogliamo farne una vittima e nemmeno più di tanto parlarne, vista l’irrilevanza politica del cahiers de doléances del sindaco di Genzano Viviana Cervellino, così corta con la memoria e così piena d’entusiasmo per la discesa evangelica di Angelo Chiorazzo, ma la sua petulante alternanza di giustificazioni altisonanti e di bassi attacchi serve a far capire come questa storia di mancanza d’autonomia e di carattere democratico finirà per mangiarsi anche quel poco di credibilità e di riscatto che pur merita d’avere il PD lucano, magari con la candidatura di coalizione sul segretario Lettieri. Ora a seguire invece le tappe oscene con cui s’è consumato l’accrocco pilatesco su Chiorazzo si rimane davvero di stucco, tanto dal conflitto d’interesse, questo sì morale, d’uscire candidati dallo stesso tavolino laicale in cui ci si siede seraficamente quanto dal successivo rimbalzo nel taschino di Speranza, un esperto di sconfitte elettorali oltre che geniale somministratore dell’Angelico nome ad una maggioranza dem non proprio in forma, perché mai aggiornata dalle fughe subite e mai completata nella geografia multiforme di correnti e personalità. Canta J-Ax:“Con la lingua lunga e la memoria corta”.