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POTENZA, A RAFFAELE NON SODDISFA L’OFFERTA E MOLLA LA PANCHINA

Il tecnico siculo ha preferito rescindere il contratto probabilmente per evitare scontri sulla campagna acquisti riparatrice

Nella mattinata era stata data per certa la firma ed il ritorno di Peppe Raffaele sulla panchina rosso-blù. A distanza di poche ore, però, il matrimonio non s’ha da fare. All’inizio si era detto che alla base del mancato accordo vi erano difficoltà di natura extraprofessionale.Che in altre parole significa? Boh… visto che il tecnico si era mosso dalla sua Sicilia per arrivare in città, nella serata di mercoledì, con l’intento di ritornare a sedere su quella panchina che aveva abbandonato nel maggio scorso dopo il pareggio allo “Zaccheria” di Foggia nella gara per il passaggio ai play off e dopo alcune divisioni a riguardo la costruzione della nuova squadra nello scorso mese di giugno. Qualcuno ha pensato ad uno scherzo di carnevale. Invece, proprio nel periodo natalizio dove gli animi sono più buoni ecco arrivare la notizia sul sito ufficiale della società che il Potenza ha esonerato Franco Lerda e che, nonostante interlocuzioni avute con l’ex tecnico – a questo punto sì – Giuseppe Raffaele, «caratterizzati da massima cordialità e rispetto, e la condivisione di tutti i termini contrattuali e dei programmi sportivi»,sono sorte «improvvise problematiche personali che hanno costretto il mister a rinunciare, con grande rammarico, all’offerta ricevuta». Ma di che offerta si tratta? Partiamo con il dire che il tecnico siculo era già sotto contratto con la società sino al 2024 e quindi in qualche modo un dipendente a libro paga della società. Evidentemente, visto che si parla di offerte, ipotizziamo che quella ricevuta dalla società non ha soddisfatto del tutto né lui e né la sua procuratrice Silvia Patruno. Da qui la necessità di rescindere il contratto e togliere definitivamente le “castagne dal fuoco”. Ma a nostro modestissimo avviso, visto che del quartier generale del Potenza sito in via Marconi filtra poco e nulla, le questioni potrebbero essere altre. In primis, la campagna acquisti di riparazione di gennaio, quali giocatori far partire e quale budget dovrà essere impegnato per farsì che si portino in rosso-blù calciatori che non deludono le legittime aspettative della società. Come si dice: “il cane che si è scottato, ha paura dell’acqua bollente”. Questo per dire che il mister di Pozzo di Gotto si è guardato bene intorno e ha valutato la qualità dei gioca- tori che oggi è a disposizione della società ed ha chiesto di far arrivare in rosso-blù tre o quattro elementi che davvero possono far risalire la corrente ad una squadra che, come è no- to, oggi è sprofondata a 18 punti nel- le immediate vicinanze della zona retrocessione. Inoltre, nonostante qual- che diversità di vedute chisarebbe restato a fianco di Raffaele per dirige- re le operazioni di mercato. Natino Varrà. Con quale ruolo? Visto che co- me pare il direttore sportivo ha dichiarato più volte che non è l’uomo da «abbandonare la nave» in tempesta. Quanti procuratori si renderebbero disponibili a far partire a gennaio dei giocatori che fino ad ora hanno avuto un bassissimo rendimento? Insomma, alla luce di queste incertezze mentre si chiude a malo modo il capitolo “Raffaele” con i rituali ringraziamenti da parte del tecnico siculo alla piazza potentina, sul web si apre il toto allenatori da sostituire a Raffaele, Colombo e Lerda. A chi tocca questa volta il non facile compito di superare questo difficile momento? Intanto, in vista della gara esterna di Foggia la società ha deciso di affidare la squadra nuovamente nelle mani di Pietro De Giorgio, il tecnico che aveva già sostituito il dopo esonero di mister Alberto Colombo.

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