BUCALETTO, NAPOLI SUI 49 ALLOGGI «REALIZZAZIONE SEMPRE PIÙ VICINA»
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Era lo scorso mese di giugno quando il vicesindaco Michele Napoli ha siglato la convenzione che ha sancito l’accordo istituzionale tra il Ministero delle Infra- strutture e il Comune di Potenza per realizzare gli alloggi a Bucaletto. Nei giorni scorsi l’intervento di edilizia popolare nella Cittadella è tornato prepotentemente alla ribalta. A raccontare a Cronache le ultime novità è il vicesindaco di Potenza e assessore ai lavori pubblici Michele Napoli.
Vicesindaco, dall’inizio del suo mandato ha seguito passo dopo passo la questione della realizzazione degli alloggi a Bucaletto. Quali sono le ultime notizie in merito?
«Finalmente il percorso segnato nero su bianco col protocollo d’intesa siglato col Ministero delle infrastrutture ha preso piede concretamente. Posso dire, senza temi di smentita, che la massima secondo la quale “i pessimisti non fanno fortuna trova conferma nel momento in cui si guarda al futuro senza paura” ha trovato in questo caso piena attuazione. Questa Amministrazione sta puntando con forza un obiettivo mai raggiunto prima. Occorre prenderne atto e a vincere sarà la Città. Lo scorso 5 dicembre la Giunta Comunale, con deliberazione n. 284, ha approvato il progetto di fattibilità tecnico ed economico redatto dal Provveditorato interregionale alle Opere Pubbliche – sede di Potenza. Uno step fondamentale per la realizzazione di 49 alloggi, distribuiti su tre fabbricati, in sostituzione delle “casette dei terremotati” realizzati all’indomani del sisma del 1980. Ora si potrà procedere speditamente, dopo aver dimostrato di avere le idee chiare ed un grande coraggio. Non era scontato e men che meno facile»
Un’impresa quasi titanica che però è giunta ad un svolta, sembra di capire.
«Restiamo coi piedi ben saldi in terra. Lo impone il senso di responsabilità rispetto a quanto registrato in questi decenni a proposito di un quartiere maltrattato e bistrattato insieme ai suoi residenti, trattati come citta- dini di serie B o come figli di un Dio minore».
Ma partiamo da un breve excursus di quello che è accaduto, in modo da comprendere meglio la scelta fatta dall’Amministrazione comunale
«Dai detrattori fu descritta come una scelta velleitaria, per non dire azzardata. Eravamo di fatto in mezzo al guado. Con ritardi e lungaggini fuori dal comune ed un rimpallo di responsabilità tra Ater e Comune di Potenza ingiustificato e al tempo stesso indecoroso. Continuando di quel passo mai avremmo potuto rispettare i termini imposti per la realizzazione del- l’intervento. Il disimpegno delle risorse sarebbe stato inevitabile. Anziché restare col cerino tra le mani, abbiamo deciso di agire senza attendere oltre. La “querelle” con Ater, se giunta alle sue estreme conseguenze, avrebbe fatto registrare un ulteriore schiaffo agli abitanti di Bucaletto. Non me lo sarei mai perdonato. E con me l’intera Giunta insieme alla maggioranza che siede tra i banchi del Consiglio. E pensi per un attimo alle invettive che ci sarebbero piovute addosso se solo non avessimo deciso di agire con la testa e con coraggio come si è fatto».
Una scelta, che lei stesso definisce coraggiosa con un obiettivo da raggiungere
«Chiaro e decisivo ai fini della scelta operata: consentire ai cittadini di Bucaletto di vivere in abitazioni degne di questo nome dopo oltre 40 anni di vita vissuta, da accampati, in prefabbricati vetusti e niente affatto dignitosi. Provo dispiacere e vergogna pensare che intere famiglie, con bambini ed anziani, siano rimaste relegate in prefabbricati di fortuna per lunghi decenni da una Politica che ha inteso “sfruttare” lo stato di bisogno giocando sulla pelle delle persone e voltando sempre lo sguardo altrove».
Ripercorriamo le tappe di questa “impresa” tutt’altro che scontata
«Lo scorso 7 giugno 2023 è stata stipulata convenzione con il Provveditorato alle OO.PP. – sede di Potenza – per elaborare la fase progettuale, l’affidamento dei lavori, la direzione dei lavori e il collaudo in modo da rendere disponibili gli immobili agli aventi diritto per il prossimo dicembre 2026. Una “buona pratica”, mai pensata ed utilizzata prima, come l’ha definita il Provveditore alle Opere Pubbliche, sicuramente frutto di una felice intuizione. Il resto è storia recentissima, per la quale mi corre l’obbligo di ringraziare i miei Uffici e quelli del Provveditorato. Hanno operato a testa bassa, senza lesinare sforzi ed impegno, seguendo alla lettera le indicazioni fornite. È mio dovere darne atto, sottolineandone la professionalità. Hanno abbracciato la causa con lo spirito giusto. In questo team tanti potentini, che in questa “sfida” ci hanno messo cuore e appartenenza»
I passi successivi quali sono stati?
«Abbiamo bruciato le tappe e smentito un luogo comune. Le spiego perché. Il Provveditorato, lo scorso 15 novembre, ha consegnato i lavori per l’esecuzione dei sondaggi geognostici, che hanno consentito di accertare le caratteristiche fisiche, meccaniche e sismiche del terreno ove edificare gli immobili. La novità? La consegna della relazione geologica ben 30 giorni prima del termine previsto fissato al 15 dicembre. Tutto ciò è stato possibile grazie al pressing degli uffici comunali e alla serietà del Provveditorato. Un altro aspetto che non sfuggirà:: in meno di 15 giorni dalla consegna dei lavori, avvenuta il 28 novembre scorso, sono stati eseguiti i sondaggi e le prove previste con la consegna della relazione geologica corredata dalla cartografia necessaria e dalle risultanze delle prove effettuate in situ. Un esempio di leale e proficua collaborazione tra Istituzioni e la prova, laddove ve ne fosse ancora bisogno, che nella Pubblica Amministrazione c’è gente di altissima professionalità che agisce con impegno e dedizione. Ac- quisito il progetto di fattibilità tecnico economica, trasmesso dal Provveditorato alle Opere Pubbliche, lo stesso è stato con- diviso dalla Giunta comunale non senza l’esame degli elaborati ad opera della unità di direzione Lavori Pubblici. La Deliberazione n. 284 del 5/10/2023 licenziata dalla Giunta ha suggellato questa tappa così importante per il prosieguo».
Spieghiamo nel dettaglio in cosa consisterà l’intervento
«L’intervento consisterà nella realizzazione di tre fabbricati. Uno con quattro piani destinati ad abitazione, gli altri due con tre piani destinati ad abitazione per complessivi 49 alloggi. L’intervento comprenderà anche una superficie a piano terra 250mq per ogni fabbricato. L’Amministrazione comunale destinerà questa superficie per attività pubbliche, commerciali o sociali. Insomma una vita nuova per Bucaletto, dove accanto alle esigenze abitative verranno soddisfatte quelle che sono comuni a tutti i quartieri. Solo così Bucaletto smetterà i panni di quartiere dormitorio e abbandonato al suo triste destino»
Nell’immediatezza cosa ci si deve aspettare
«Ora il progetto verrà inviato a verifica e validazione delle Strutture tecniche del Provveditorato e posto all’esame del Comitato Tecnico Amministrativo nella prima Adunanza utile. Immediatamente dopo seguirà l’approvazione del Progetto con decreto del Provveditore interregionale. Quindi ci sarà l’avvio delle procedure di gara che porteranno entro il prossimo aprile 2024 ad individuare l’operatore economico che dovrà realizzare gli immobili con un investimento complessivo di 7 mln di euro».
Poi bisognerà pensare anche ad assegnare gli alloggi e permettere agli abitanti di Bucaletto di vivere in case degne di questo nome
«Occorre procedere, con ogni urgenza, ad istruire tutte le richieste per l’assegnazione degli alloggi ed individuare, quanto prima, gli aventi titolo. Questo consentirà, a lavori ultimati, l’immediato insediamento dei nuclei familiari nei nuovi alloggi evitando lungaggini e ritardi. Solo a quel punto avremmo fatto sino in fondo il nostro dovere ed avremmo riscattato l’intera Città al cospetto di uno scempio che sta ancora li a 43 anni di distanza dal terremoto dell’80. Pensi un po’ quasi mezzo secolo da quel triste evento».