UN RIGORE SBAGLIATO SALVA IL POTENZA
Serie C sul no, Raffaele smentisce macchia: «nessun dramma familiare, non ci sono le condizioni».
E un altro non concesso dall’arbitro evitano l’ennesima sconfitta: a Foggia pari a reti bianche
Due compagini in silenzio stampa, in uno “Zaccheria” silenzioso per via del divieto imposto dal Prefetto di Foggia. Due squadre alle prese con un brutto periodo entrano in campo timorose e prive di idee, tanto da sembrare di volersi accordare per un giusto pareggio. Alla fine ci sono riuscite. Anche se a dire il vero il Foggia di mr. Cudini al 35’ ha avuto l’occasione del rigore per passare in vantaggio. Ma uno strepitoso Alastra, il migliore assoluto in campo, intuisce il tiro di Peralta e devia in angolo. Per il Potenza di Di Giorgio invece, privo del bomber Caturano, un punto che serve a smuovere la classifica e per il morale ma che non mette alle spalle il rendimento sotto la media di molti giocatori. Ma andiamo alla cronaca della gara iniziata con i due tecnici presentarsi con due differenti moduli di gioco. Cudinisi affida ad un 4-3- 1-2 con Salines, Di Noia, Rizzo e Garattoni sul- la linea di difesa, Vizzoni e Martini e Frigerio a centrocampo, in a sceglie la coppia, Tounkara, Tonin con dietro Peralta. Mr.De Giorgio non si scosta dai suo predecessori ( Colombo e Lerda) e conferma un 3-5-2, che vede l’esordio di Maddaloni in difesa insieme a Sbraga ed Armini, conferma il centrocampo visto contro il Taranto con Candellori, Schiattarella e Saporiti e come esterni scegli la coppia Hadziosmanovic – Volpe. In attacco in assenza del bomber Sasà Caturano, inserisce dal primo minuto Rossetti in coppia con Di Grazia. Si parte al piccolo trotto ma con la formazione lucana portarsi subito in avanti. Al 2’ Di Grazia approfitta di uno scontro tra i difensori rosso-nero entra in possesso della palla e dal limite scaraventa un tiro telefonata. I “satanelli” si fanno vedere con un tiro di Rizzo al 6’. La palla finisce alto. Il Foggia si porta in attacco e su un tentati- vo di contro cross all’11’ Di Noia ha la palla del vantaggio. Il tiro del centrale rosso-nero finisce lontana dalla porta difesa da Alastra. Passano i minuti ma il risultato resta fermo in parità. La gara non è entusiasmante, i ritmi continuano ad essere bassi, entrambi le compagini cercano attraverso gli esterni le imbucate giuste per provare a portarsi in vantaggio. Ci prova la squadra dauna al 31’ con un tiro insidioso diJacopo Martini dalla distanza. Alastra devia in angolo. Ma sono ancora i rosso-nero a premere sull’acceleratore. Al 35’ Armini si ripete con Tonin. Prima al limite e poi in area. Lo mette giù. Nessun dub- bio per il direttore di gara. Della battuta si incarica Peralta, ma l’ex Palermo Alastra intuisce il tiro e devia in angolo. A vantaggio sfumato per il Foggia, i rosso-blù di De Giorgio acquistano coraggio si portano in avanti, ma Rossetti si dimostra poco propositivo. Il finale di gara è tutta di marca rosso-nero senza però trovare la rete del vantaggio. Si va negli spogliatoi con il risultato di zero a zero. La ripresa si apre con un solo cambio. Tra i rosso-blù l’entrata di Steffè al posto di Saporiti. Neppure il tempo di battere il calcio d’inizio ed ecco un tiro di Rossetti trova un Nobile pronto alla ri- sposta. Al 51’ strappo muscolare per Hadzio- smanovic alsuo posto entra Gyamfi. Ma al 54’ è ancora Alastra a togliere le castagne dal fuoco su un preciso tiro di Tonin. L’estremo difensore rosso-blù si conferma essere l’uomo più in forma di questo momento difficile.Cala l’intensità del Foggia, il Potenza ne approfitta con azioni di attacco. Al 63’ De Giorgio richiama in panchina Rossetti e Di Grazia per Gagliano e Asencio. Al 64’ grande gesto tecnico di Candellori che conclude con una rovesciata. Il tiro è preciso ma debole e Nobile lo respinge. La gara continua ad essere frammentata e con pochissime occasioni degne di nota. Al 78’Cudini manda in campo Odjer al posto di Martini. Cinque minuti più tardi cambia Vezzoni per Schenetti. Non cambia nulla dal punto di vista tattico. A due minuti dalla fine mr.De Giorgio richiama in panchina Maddaloni per Hri- stov. Nei minuti finali si accende la gara. Il Foggia vuole riscattarsi dal brutto momento. Al Potenza di Di Giorgio anche un punto fuori casa serve da morale ed a muovere la classifica. Il direttore di gara concede 4’di extra time. Ed il Potenza si salva da un secondo calcio di rigore. Garattoni in contrasto con Volpe va giù in area di rigore. Mirabella di Napoli dice no. Cudini protesta e viene espulso.