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EDUCAZIONE SENTIMENTALE: LE CATEGORIE IN EVOLUZIONE

La riflessione di Antonella Pellettieri

Credo che più o meno tutte e tutti in Italia abbiamo cantato o canticchiato la famosissima canzone di Annalisa Mon Amour pubblicata in Primavera e che è stato un piacevole tormentone per tutta l’Estate: in particolare il ritornello è canticchiato da tutti ho visto lei che bacia lui che bacia lei che bacia me, mon amour ma a chi baci tu? e che contiene un significa- to che non è superficialità ma leggerezza calviniana. Implica una società in trasformazione o forse sarebbe meglio dire una società dove vi è un gioco amoroso al di là dei generi; ognuno ama chi vuole, lei può amore lui, lei può lei e lo stesso può fare lui anche se mi piace molto che a prevalere, in questo testo, sia la scelta di una lei libera di baciare le labbra di chi vuole. E ho pensato che mentre la società si modifica, accomoda le evoluzioni sociali verso un mondo più consapevole e libero, la politica è ferma al I l Villaggio Coldiretti 2023, organizzato a Napoli ha visto anche la partecipazione di Carmen Canosa, cittadina di Pietrapertosa e delegata provinciale “Coldiretti Giovani Basilicata”, che si è distinta vincendo il contest “Coloriamo il Natale”. L’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Teresa Colucci così commenta l’importante attività della concittadina: «Complimenti a Carmen che con la sua bravura e originalità e con lo sguardo sempre rivolto alla sostenibilità ambientale, sta portando Pietrapertosa oltre i confini della nostra regione». La giovane delegata provinciale così risponde all’Amministrazione ed ai tanti cittadini che si complimentano con lei: «Sono profondamente grata per il vostro sostegno e apprezzamento. È stato un onore partecipare e condividere questo momento con ognuno di voi, perché questo piccolo successo rappresenta proprio ognuno di voi. Grazie infinite a tutti i pietrapertosani, alla Coldiretti, al Sindaco Colucci e a tutta l’Amministrazione comunale di Pietrapertosa e a tutti i lucani che mi hanno fatto sentire la loro vicinanza anche dall’estero, d’altronde quello che ci contraddistingue è proprio l’unione, il sostegno e la fratellanza. Viva la Basilicata e ancora grazie a tutti». In piazza Municipio a Napoli infatti sono stati allestiti stand con i piatti a base di prodotti a “km 0” e non solo, per dare la possibilità a cittadini e turisti di acquistare le migliori specialità contadine provenienti da tutta Italia, da mettere sotto l’albero o portare in tavola per le feste. La fondazione Campagna Amica ha donato oltre 10 tonnellate di prodotti tipici di alta qualità, dalla pasta alla frutta e verdura, dall’olio extravergine alla carne e al pesce, dai salumi ai formaggi raccolti nel villaggio grazie all’iniziativa di solidarietà la ”spesa sospesa”. Sono stati stimati oltre mezzo milione di visitatori in tre giorni. Il Villaggio si è aperto con la giornata dedicata all’anniversario dell’iscrizione dell’ “arte del pizzaiolo napoletano” come patrimonio dell’Unesco, ma protagonista della kermesse è stato anche il Natale, con il più grande mercatino natalizio d’Italia e i consigli per i cesti gastronomici e l’albero perfetto. La giovane lucana, nell’ambito del contest “Coloriamo il Natale”è risultata vincitrice realizzando “il cerchio della sostenibilità”, una palla natalizia costruita con lana riciclata e collanti a base naturale. Ingegno, manualità, creatività ed un occhio attento all’ambiente sono stati i tratti distintivi e caratteristici che hanno permesso a Carmen, imprenditrice pietapertosana, di vincere il concorso. EMACAL Napoli, Villaggio Coldiretti: premiata Canosa “Coloriamo il Natale”, la lucana delegata provinciale vince con «il cerchio della sostenibilità» mercoledì 13 dicembre 2023 Periscopio 19 www.lecronache.info XX secolo, allo scorso millennio. I terrificanti episodi di cronaca con l’uccisione di tante donne, la sorella di una vittima che “ha osato usare” il termine patriarcato per descrivere la società attuale, alcuni uomini di al- cune parti politiche che si sono uniti per dire che loro non chiedono scusa perché si comportano e si sono comportati bene sempre, implica una confusione molto molto convulsa. Chi si è comportato bene deve avere il compito di essere d’esempio agli altri uomini che bene non si comportano: il non aver violato o ucciso una donna non significa non avere responsabilità verso le altre donne e gli altri uomini, vittime o colpevoli. E così con la proposta di introdurre l’educazione sentimentale nelle scuole, la politica anziana, vecchia, fuori dal mondo che è avanti mille chilometri rispetto ala politica compone un comitato composto da una lesbica, da una suora e da una che difende la famiglia tradizionale. Ma che vuol dire? Sembra la serie di quelle barzellette che su un aereo c’erano un italiano etc etc… Ma davvero qualcuno pensa che i femminicidi continuano a es- sere un problema di donne e non di tutta la società o forse il problema è degli uomini poiché a morire so- no le donne uccise dagli uomini, mariti-fidanzati-ex mariti-ex fidanzati? Che confusione è questa? Stiamo creando un altro organismo nel quale sono le donne a pensare alle donne? Forse per deformazione professionale penso a due donne che fra l’XI e il XII secolo si occuparono di donne come Trotula de Ruggero, medica di Salerno che curava le donne e Ildegarda da Bingen, dottore della Chiesa e che nella Chiesa ha espresso i valori della femminilità (oltre a essere molte altre cose). Ma oggi dobbiamo parlare di uomini, piaccia o non piaccia ad alcuni uomini di alcuni partiti: gli uomini devono farsi esempio e buoni maestri di altri uomini e insegnare loro a non violare i corpi delle donne e a non uccidere quei corpi che sono liberi, liberi di scegliere, di vivere e non appartengono ad alcun uomo. Diverse interviste, in questi giorni, hanno messo in luce che non è solo la po- vertà culturale a essere la causa dei femminicidi, esiste una formazione dell’uomo che dagli albori del mondo insegna che l’uomo è un essere “superiore” della donna che deve essere sottomessa. Per questo propongo una commissione sull’educazione sentimentale composta da uomini che amano le donne e la loro femminili- tà e anche dalla cantante Annalisa che ha spiegato con profonda leggerezza cosa succede nel mondo dei giovani senza cadere in cliché non più proponibili e categorie di appartenenze al femminile: prendo una lesbica, una suora e una estremista sul concetto di famiglia tradizionale… Il mondo di oggi è fluido, è evoluto rispetto a queste categorie. Se no il prossimo tormentone continuerà ad essere ho visto lui che uccide lei, che uccide lei e uccide me, mon amour a chi uccidi tu?

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