«I MODERATI RIFORMISTI COSTRUISCANO ALLEANZE PER PROPORRE E GOVERNARE»
Il consigliere regionale di Italia Viva Braia: «Più politiche e meno polemiche per salvare e rilanciare questa nostra terra»
Una «Se si continua così, in Basilicata a votare non ci andrà più nessuno. Ad oggi si parla solo di potenziali candidati a governatore, di tattiche per alleanze finalizzate alla sopravvivenza politica, di presunti conflitti di interesse. Nessuno, sino ad oggi, prova a indicare una strada, a proporre una direzione, a caratterizzarsi per un’idea, una proposta coraggiosa, un impegno concreto su cui aggregare una intera comunità regionale e ridare, così, una speranza ai lucani e alle lucane. Ritengo che i moderati e riformisti debbano costruire alleanze capaci di proporre e poi di governare» ha affermato il consigliere regionale di Italia Viva Luca Braia. «Sanità, giovani, imprese, lavoro, scuola, sostegno alle fragilità, infrastrutture, ambiente, energia, acqua, foreste, agroalimentare. – continua Braia – Quali proposte? Quali priorità? Quali impegni si possono e si vogliono prendere? È su questo che deve essere misurata, dopo cinque anni di governo, la qualità dell’azione governativa. Non si legge nulla, ancora, in merito alla eventuale volontà di voler costruire e gestire il prossimo futuro della Basilicata, utilizzando metodi dialoganti con chi il territorio lo vive, come i sindaci, le rappresentanze datoriali, sindacali, le forze sociali e del volontariato. Non si comprende se ci sarà o meno una proposta di legislatura in chiave “riformista” che cambi il modello di gestione della cosa pubblica per interpretare al meglio la transizione sociale in corso. Oggi i nuovi poveri sono le persone che un tempo erano la classe media. Oppure la posizione sarà più “conservatrice” per migliorare al massimo lo status quo». «La sanità lucana, dalle liste di attesa all’emigrazione sanitaria per non parlare delle relazioni compromesse con la sanità privata convenzionata, versa in grandissima difficoltà. È determinante sapere se siamo destinati a continuare a vivere di emergenze e di approssimazione o se, magari, sia arrivato il momento di prendere l’impegno di presentare nei primi sei mesi di governo, una proposta completa e partecipata di “riforma sanitaria regionale”. Che sia coraggiosa questa volta» prosegue il consigliere regionale. «Il prossimo candidato governatore cosa pensa della “lucanità” come fattore di sviluppo della nostra regione? Si continuerà a scommettere sulle professionalità extra regionali per guidare i settori nevralgici del sistema Basilicata o, come spero, si ritornerà anche a puntare sulle intelligenze lucane, cercando di richiamare nella nostra terra le tante eccellenze che stanno facendo la fortuna di aziende, enti o istituzioni extra regionali? – prosegue Braia – Sulla forestazione, si manterrà lo stato attuale degli operatori che continuano a scioperare per mancanze di certezze per il futuro o si istituirà finalmente la grande Agenzia Regionale Forestale. Da tempo è depositata una mia proposta di legge, mai discussa per paura di un confronto o per mancata voglia di decidere». «Ancora, si parli di reale riduzione dei costi energetici per il sistema delle imprese, delle infrastrutture viarie e ferroviarie: si affrontino e si risolvano le criticità attraverso una fortissima interlocuzione con il governo nazionale ed europeo, con i grandi player delle estrazioni petrolifere. – sottolinea l’esponente di Italia Viva – Andiamo ai nostri giovani: cosa c’è in programma per contrastare il vero e proprio esodo di oltre 2000 lucani e lucane all’anno, di cui 1000 laureati. Non si può più rimandare un “piano straordinario giovani”: servono incentivi all’imprenditorialità, compreso il sostegno al passaggio generazionale, al rientro di coloro che lavorano fuori regione attraverso il finanziamento di modalità lavorative al passo con i tempi, sostenendo lo “smart working”». «Comincio io, se nessuno parla di proposte, a suggerire qualcosa su vari settori, cruciali. I moderati e i riformisti lucani dovrebbero oggi potersi ritrovare – come auspico – in un’unica organica proposta politica sulla quale far pronunciare i candidati presidenti. Fuori dalla retorica e dai tatticismi esasperati, troviamo il coraggio di uscire allo scoperto e proporre qualcosa di nuovo e diverso, lontano dai populismi e dai radicalismi. La direzione di marcia alla comunità lucana va indicata senza paure, costruendo proposte concrete e alleanze su quello che veramente impatta sulla vita quotidiana degli abitanti di questa regione dalle mille opportunità non colte per causa di una politica non lungimirante. – conclude Braia – Non staremo a guardare, continueremo come sempre fatto ad ascoltare tutti, confrontarci nei territori, dialogare, progettare e proporre. Abbiamo bisogno di politiche e non di polemiche per salvare e rilanciare questa nostra terra di Basilicata».