“UN NASTRO DI RUMORE”: UOMINI UNITI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
Organizzato da un gruppo di potentini nella Villa di Santa Maria
Questa mattina alle 11 e 30 presso la Villa di Santa Maria si terrà l’iniziativa “Un nastro di rumore”- Uomini contro la violenza sulle donne. “Ora basta #iocisono” è quanto da qualche anno un gruppo di uomini potentini ripete a sé stesso e grida al mondo intero di fronte all’escalation di violenza sulle donne convinti che, a prescindere da tutte le analisi socio/culturali, i primi a dover inorridire di fronte a tale fenomeno dovrebbero essere proprio gli uomini. «Sono ormai diversi anni che ci siamo messi al fianco delle donne in questa lotta che riteniamo essere prima di tutto Culturale con una serie di iniziative atte a sensibilizzare proprio quegli uomini che intendono dissociarsi dal malcostume della “Violenza di Genere”» hanno affermato gli organizzatori in una nota. «Abbiamo affiancato – continua la nota – alcune Associazioni femminili nelle fiaccolate, inaugurazioni di “panchine rosse” e, con il sostegno delle “Pari Opportunità” e di diversi Artisti Lucani, con “Una Città per Cambiare”, si sono raccolti fondi per l’acquisto 8 Kit “Salvamamme” il cui protocollo tra le parti è stato sottoscritto alla presenza del Prefetto proprio qualche mese fa, stabilendo chi e come potrà usufruirne auspicando ovviamente che nessuno ne abbia bisogno». «Alla luce dei dati 2023, peraltro discordanti perché in Italia non esiste una legge che identifichi il reato di femminicidio, il fenomeno non si arresta anzi sembra registrare addirittura un ulteriore impennata, abbiamo deciso di tornare a “strillare” con “un Nastro di Rumore” il nostro dissenso. – continua – Vogliamo che arrivi forte la convinzione “maschile” che certe degenerazioni non ci appartengono e crediamo che la via della sensibilizzazione sia l’unica percorribile». «Con questa iniziativa chiediamo a tutti gli uomini di essere insieme a noi per “Un nastro di rumore”. Saranno proprio gli uomini a “stendere” un Nastro Rosso che, più sarà lungo, più forte sarà il “Grido” di coloro i quali si dissociano fortemente dal fenomeno ritenendo gli “aguzzini” certamente non essere umani»