CHIORAZZO ED IL RITORNO DELLA DITTA
TACCO&SPILLO
Confessiamolo che avevamo tanta curiosità fin quasi ai limiti del pettegolo politico di vedere come sarebbe andata a finire la presentazione della candidatura a celestiale governatore di Angelo Chiorazzo e che alla fine siamo rimasti delusi per l’uso disinvolto della stessa kermesse con cui sono state sceneggiate tutte le altre aperture elettorali e cioè i giovani in prima fila e i dinosauri sparsi dalla seconda fino a perdersi nel fondo sala, quasi a significare agli occhi indaganti il giochino del “non ci sono, ma ci sono” con cui la politica trucca spesso le sue mancanze di cambiamento che pure però declama come ricetta per le sorti magnifiche e progressive della Basilicata. Ora lasciamo stare il peccatuccio d’infilare per far numero anche un dipendente nella fisiognomica giovanile dell’aprifila eroica, ma ci saremmo aspettati non meno che squilli di tromba dal paradiso dei beati con colombe bianche alzarsi ed angeli accompagnatori di suore piene di letizia e grazia ricevuta anziché beccarci al gran completo ed in piena trama organizzativa le facce della ditta Bubbico-Folino-Speranza. Canta il grande Vinicio Capossela:“La ditta non li dà. La ditta non li dà i telaietti”.