FINALMENTE COMPLETATA LA FASE INIZIO LAVORI SU TUTTA LA TORINO~LIONE CON AVVIO LAVORI A CHIOMONTE TUNNEL DI BASE ALTA VELOCITÀ FERROVIARIA
“Crediamo davvero molto in infrastrutture come l’alta velocità ferroviaria, fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio”
STEFANO LO RUSSO SINDACO DI TORINO
Un passo avanti importantissimo verso la realizzazione del collegamento alta velocità Torino-Lione
opera infrastrutturale fondamentale per il nostro territorio e snodo cruciale per il trasporto a livello transnazionale europeo
Con l’avvio dei lavori a Chiomonte per la tratta italiana del tunnel di base si completa infatti l’inizio dei lavori su tutta la Torino-Lione
FINALMENTE COMPLETATA LA FASE INIZIO LAVORI SU TUTTA LA TORINO~LIONE CON AVVIO LAVORI A CHIOMONTE TUNNEL DI BASE ALTA VELOCITÀ FERROVIARIA
Crediamo davvero molto in infrastrutture come l’alta velocità ferroviaria, fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio
e per guardare al futuro e alle grandi sfide che ci troviamo davanti
dal punto di vista economico, sociale e soprattutto della transizione ecologica e del contrasto strutturale al cambiamento climatico
#stefanolorussosindaco
TAV: TUNNEL DI BASE DELLA TORINO-LIONE
La Torino-Lione è una nuova linea ferroviaria per merci e passeggeri che si estende per 270 km, di cui il 70% in Francia e il 30% in Italia. È l’anello centrale del Corridoio Mediterraneo, uno dei 9 assi della rete di trasporto europea TEN-T, che si sviluppa per 3.000 km connettendo, da Est a Ovest, 7 corridoi Ue.
La sezione transfrontaliera, realizzata dal promotore binazionale TELT, unisce i 65 km tra le due stazioni internazionali che saranno costruite a Saint-Jean-de-Maurienne e Susa/Bussoleno, dove i binari si connettono poi alle linee esistenti. L’opera principale è il tunnel di base del Moncenisio, la più lunga galleria ferroviaria mai costruita. Il tunnel, a doppia canna a singolo binario, è lungo 57,5 km, di cui 45 km in territorio francese e 12,5 km in territorio italiano.
I lavori in corso prevedono lo scavo totale di 162 km di gallerie per l’opera, una macchina complessa composta da due tunnel paralleli, 4 discenderie e 204 by-pass di sicurezza. Negli anni sono già stati realizzati 113 km di sondaggi geognostici e carotaggi in Italia e in Francia.
Un’infrastruttura più efficiente, ecologica ed economica
La nuova opera consentirà di togliere dalle strade oltre 1 milione di camion all’anno e di far respirare meglio l’arco alpino grazie alla diminuzione di 1 milione di tonnellate di CO2 all’anno.
A 150 anni dall’inaugurazione del tunnel ferroviario del Frejus (a 1300 m di altezza), in cui passa l’attuale linea storica, la nuova galleria trasforma l’attuale linea di montagna in una ferrovia di pianura, dando maggiore competitività al trasporto su rotaia.
Il treno che viaggia in piano consente infatti risparmi energetici e velocità più elevate. Nella tratta italo-francese attualmente la linea storica non risponde agli standard di trasporto internazionali: sale sulla montagna con una pendenza fino al 3%, pertanto i treni necessitano fino a tre locomotive, con un costo energetico del 40% in più; l’antico tunnel del Frejus, inaugurato nel 1871, ha un diametro inferiore a quello degli attuali standard internazionali e ha una singola canna, non adeguata agli attuali standard di sicurezza.
I vantaggi per il trasporto merci
I vantaggi per il trasporto passeggeri
Avanzamento lavori
REGIONE PIEMONTE
Tav: avviato il cantiere italiano del tunnel di base
Via ufficiale in Valsusa al cantiere per lo scavo del tratto italiano del tunnel di base del Moncenisio, parte fondamentale della nuova linea ferroviaria Torino-Lione.
Ad accendere il semaforo verde il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini, insieme al presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio ed alla presenza di rappresentanti di istituzioni, associazioni datoriali e sindacali.
“Dopo anni di pazienza si parte con il cantiere, è la vittoria dei Sì – ha sostenuto il ministro Salvini – Viaggiare in treno nel 2032 tra Torino e Lione significherà inquinare di meno e perdere meno tempo come viaggiare tra Messina, Reggio, Roma e Milano. Il 2032 – ha aggiunto – sarà un anno particolare, perché ci saranno anche il primo treno fra Fortezza e Innsbruck e il primo treno non fra Messina e Reggio Calabria ma tra Palermo, Roma, Milano, Berlino e Stoccolma. Se tutto va come deve andare rispetto a tutto quello che c’è in lavorazione per l’Italia, potrà essere l’anno dello scatto grazie alla visione di chi non ha mai mollato”.
Il vicepremier ha affrontato anche il discorso compensazioni: “È chiaro che un’infrastruttura che porta vantaggio a tanti arreca anche qualche problema a qualcuno, per questo devi accompagnare, spiegare e compensare e noi stiamo lavorando con Rfi per trovare nell’accordo di programma i milioni necessari per chiudere con le compensazioni per il territorio. Si parla di diversi milioni di euro da investire nei Comuni che hanno portato pazienza in questi anni, quindi ringrazio queste comunità e i sindaci, e questa pazienza verrà ricompensata non solo con una grande infrastruttura ma anche da opere che potranno aiutare i cittadini”.
Il presidente Cirio ha parlato di “giornata storica: quando sono diventato presidente della Regione quest’opera era bloccata come tante infrastrutture strategiche del Piemonte, oggi invece si va a pieno ritmo, parte la tratta italiana a testimonianza di come ormai il processo è irreversibile. Se uniamo questo all’aver sbloccato il cantiere dell’assegnazione dell’Asti-Cuneo, l’assegnazione dei lavori sulla Pedemontana Masserano-Ghemme, il Parco della Salute di Torino, per cui sono partite le lettere, abbiamo quattro straordinarie opere per il Piemonte che erano bloccate e oggi veleggiano verso la loro realizzazione. Questo è il Piemonte che ci piace e a cui lavoriamo – ha sottolineato – a cui il Governo regionale ha voluto dare impulso e che ha trovato nel Governo naionale e nel ministro Salvini un interlocutore prezioso”.
Il sostegno alla Torino-Lione è stato confermato in un messaggio da Clement Beaune, ministro francese dei Trasporti: “È una grande soddisfazione vedersi concretizzare questa parte di un progetto fondamentale per le relazioni non solo tra Italia e Francia ma anche europee nell’ambito del Corridioio Mediterraneo. Tutti gli appalti di ingegneria civile necessari per lo scavo delle due canne del tunnel sono ora operativi. Questa nuova linea ferroviaria è l’unica soluzione possibile per trasferire in modo massiccio dalla strada alla ferrovia il traffico merci che attraversa le Alpi franco-italiane. Ed è essenziale per la transizione ecologica e la lotta al cambiamento climatico”.
Infine, il direttore generale di Telt Maurizio Bufalini ha dichiarato che “l’avvio anche in Italia dei lavori per lo scavo del tunnel in cui passeranno i treni è un traguardo che non era scontato. É il risultato del lavoro incessante di progettisti, imprese e funzionari pubblici locali, regionali e nazionali, senza il cui sforzo e determinazione oggi non saremmo qui”.
Le attività in programma
Il raggruppamento binazionale UXT, composto da Itinera (mandataria), Ghella e Spie Batignolles, che si è aggiudicato il miliardo di lavori in Italia, dovrà realizzare i due tubi della galleria ferroviaria fino a Susa con l’impiego di due frese e circa 700 lavoratori.
Dopo aver presentato i lavori alle autorità ha sottoscritto il Patto di integrità e sostenibilità delle imprese della Torino-Lione e la Carta Mission-S, il programma per la sicurezza sul lavoro nei cantieri dell’opera. Due documenti contrattuali attraverso i quali Telt, la società binazionale incaricata dai Governi italiano e francese di gestire la realizzazione della linea, vincola tutta la filiera dei fornitori al rispetto dei principi fondamentali di sviluppo sostenibile indicati dal Global Compact delle Nazioni Unite. Le nuove imprese sono subentrate al cantiere di Chiomonte dopo che a novembre è terminato il contratto per la realizzazione delle nicchie all’interno della galleria Maddalena 1, necessarie per la logistica dei mezzi che devono raggiungere la quota a cui si scaveranno le due canne del tunnel di base.
Il tunnel di base del Moncenisio è lungo 57,5 km, è già in costruzione sul versante francese a partire dall’imbocco a Saint-Julien-Montdenis, si estende per 45 km in Francia e 12,5 km in Italia.
I lavori, realizzati a partire dal cantiere già attivo nell’area della Maddalena di Chiomonte, prevedono l’impiego al picco delle attività di oltre 700 persone. Nei primi mesi le imprese allestiranno il cantiere e avvieranno le attività necessarie a preparare il sito per gli scavi: montaggio delle strutture di cantiere e installazione delle attrezzature e dei materiali, attuazione del progetto esecutivo per le lavorazioni previste e per ordinare le due frese che dovranno scavare fino all’imbocco di Susa.
Sono previsti un totale di circa 30 km di scavi: oltre alle due canne del tunnel di base si devono realizzare anche la galleria Maddalena 2, da dove partiranno le frese, i rami di collegamento tra le due canne, il sito di sicurezza di Clarea e la galleria artificialeall’imbocco est di Susa. Per lo scavo a partire dal sito di sicurezza di Clarea fino a Susa è previsto l’utilizzo di due frese in grado di cambiare le proprie modalità di avanzamento a seconda della tipologia di terreno che devono affrontare.
L’impegno per la decarbonizzazione
Oltre alle azioni per la tutela e il controllo ambientale nel corso dei lavori, il Raggruppamento si è impegnato a rendere quello di Chiomonte un cantiere a “emissioni zero”. Per farlo, mette in campo una strategia che prevede da un lato la minimizzazione delle emissioni attraverso l’utilizzo di energia da fonti rinnovabili, sistemi tecnologici per il basso consumo energetico e veicoli, anche elettrici, a basse emissioni. Dall’altro, l’impegno a compensare le emissioni residue attraverso interventi derivanti da progetti certificati.
Tav, parte il cantiere del tunnel di base
Una tappa in più nella realizzazione dell’alta velocità Torino Lione. A Chiomonte, aperto il cantiere del tunnel di base. Insieme al presidente Cirio, anche il ministro delle infrastrutture Salvini:
“Andiamo avanti con le opere pubbliche”
Questa mattina per l’avvio del primo cantiere del tunnel di base della Tav in Italia è arrivato a Chiomonte il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini. L’avvio del cantiere da entrambi lati, francese e italiano, era stato confermato giovedì scorso dalla Commissione intergovernativa per la Torino-Lione, svoltasi nel Grattacielo della Regione.
“Oggi e’ una giornata davvero storica, dopo anni di pazienza si parte con un cantiere che unira’ il Piemonte alla Francia, l’Italia all’Europa. Significa inquinare di meno, significa anche un indotto di miliardi di euro a vantaggio del Piemonte e dell’Italia, significa posti di lavoro, tutela ambientale, e significa la vittoria dei si'” ha detto Salvini “I no hanno stufato, i no-Tav, no Mose, no ponte – ha detto – poi ovviamente da ministro io ascolto tutti, perche’ ogni infrastruttura che coinvolge gli enti locali ha bisogno di essere accompagnata”.
”Se uniamo questo ad avere sbloccato il cantiere e l’assegnazione dell’Asti-Cuneo che entro il 2024 sarà realizzata, l’assegnazione dei lavori sulla Pedemontana, della Masserano-Ghemme che è stata fatta nell’agosto scorso e il Parco della Salute di Torino per cui sono partite le lettere abbiamo 4 opere straordinarie per il Piemonte che erano bloccate e che oggi veleggiano verso la loro realizzazione. Questo è il Piemonte che vi piace, a cui lavoriamo e a cui il governo regionale ha voluto dare questo tipo di
impulso e che ha trovato nel governo nazionale e nel ministro Salvini un interlocutore prezioso per riuscire a fare le cose”, ha detto il presidente della Regione Cirio.
Si parte dunque con lo scavo del tunnel di base, anche in Italia. La Maddalena 2 è la galleria di 2 km e mezzo che permetterà di raggiungere il sito da cui scavare il tunnel di base, tratta italiana, due canne da 12 km verso Susa. Il tratto verso la Francia sarà scavato tradizionalmente. Ora la consegna del cantiere operativo al raggruppamento di imprese. Lavori da 1 miliardo e 100 milioni, due frese realizzate su misura, 700 lavoratori, subappalti affidati ad aziende del territorio.
All’esterno, lato Chiomonte, il sit- in degli attivisti no Tav protesta sotto lo sguardo delle forze dell’ordine.
Al cantiere per l’Alta velocità Torino -Lione stanno già lavorando in Francia e in Italia 2.500 persone che a breve diventeranno 4.000, alle quali vanno sommati 4.000 lavoratori coinvolti nell’indotto. Entro gennaio 2024 la Francia presenterà in sede europea il fascicolo del progetto preliminare dettagliato per gli accessi, con relativa richiesta di fondi.
#sapevatelo2023