CDX, S’ATTENDE LA CAPITALE
Bellettieri (FI) e Smaldini (FdI) per il Bardi bis: Fuina giocoforza pure, la Lega è fuori
Ad “Oltre il giardino” – il programma di Cronache Tv in onda sul canale 68 del digitale terrestre – il conduttore Paride Leporace ha incentrato una nuova puntata sulla politica in Basilicata e sul campo governativo lucano con l’intervento in studio del capogruppo di Forza Italia nel Consiglio della Regione Basilicata Gerardo Bellettieri e del capogruppo regionale della Lega Rocco Fuina, insieme alla responsabile regionale dell’organizzazione del partito di Fratelli d’Italia Ivana Smaldini.
IL BARDI BIS
La discussione si è immediatamente aperta sui pronostici per le prossime elezioni regionali in Basilicata e sulla riconferma o meno del governatore Vito Bardi. Bellettieri riferendosi al sostegno per la ricandidatura dell’attuale presidente della Regione ha dichiarato che «Forza Italia sostiene convintamente in Basilicata e a Roma tra i suoi maggiori esponenti la riproposizione di Bardi», rimarcando in talsenso come sia nato un «gruppone» chiamato “I cento per Bardi” a sostegno della sua ricandidatura. Secondo Bellettieri, Bardi «merita la riconferma in quanto il lavoro brillantemente svolto è sotto gli occhi di tutti e la popolazione, così come sto appurando in prima persona nelle nostre comunità lucane, è fortemente convinta di sostenere e riportare come governatore per i prossimi cinque anni Bardi come presidente». Interviene poi la responsabile dell’organizzazione di FdI in Basilicata che puntualizza come la scelta del candidato presidente per il centrodestra in Basilicata rientra in una discussione più ampia a livello nazionale: «I nomi si discutono a Roma» afferma Smaldini, rimarcando come Fratelli d’Italia non ragiona «ad personam o sul singolo» ma appoggerà «quelli che saranno le candidature degli uomini migliori» in considerazione anche di quello che «sarà il metodo che il centrodestra poi seguirà da qui in avanti per i prossimi impegni elettorali che ci aspettano negli anni a venire, non soltanto nel 2024». Interviene poi Rocco Fuina della Lega, rispondendo ad una domanda di Leporace sulle aspirazioni alla candidatura dell’ex senatore lucano Pasquale Pepe: «Ritengo altresì che sia anche legittimo pensare che il presidente Bardi possa ricandidarsi. Il problema fondamentale è che ognuno ha legittime aspettative», ha affermato il capogruppo del Carroccio che ha messo però in guardia dal «fossilizzarsi sui nomi» perché significherebbe «non attenzionare quelle che sono le istanze del territorio e gli obiettivi da raggiungere con una eventuale seconda legislatura a carattere di centrodestra». Secondo il capogruppo della Lega, la priorità dunque è «la prosecuzione di questa squadra», spostando il focus dalla scelta del candidato presidente ai temi programmatici. Tra le priorità per la Lega, Fuina indica la necessità di «renderci più attrattivi, soprattutto in questo momento storico dove abbiamo la Zes unica e noi per alcuni aspetti siamo deficitari, soprattutto per quanto riguarda le Infrastrutture». Il conduttore Leporace riprende poi il tema delle divisioni interne alla maggioranza uscente, chiedendo a Bellettieri se sia stata o meno «una consiliatura travagliata». Il capogruppo di Forza Italia ha, così, criticato i consiglieri regionali che durante la legislatura hanno lasciato i gruppi di maggioranza, affermando che «colui il quale o coloro i quali non rispettino la volontà popolare e quindi il voto dei cittadini, non devono semplicemente avere la possibilità di cambiare casacca o lasciare la maggioranza». Bellettieri ha rivendicato i risultati del centrodestra in Basilicata: «Noi abbiamo vinto le elezioni regionali nel 2019, abbiamo eletto Vito Bardi, che è un ottimo presidente. Stiamo portando avanti dei risultati eccezionali in termini di Sviluppo, Welfare, Sanità». E ha aggiunto: «Il centrodestra unito è una forza trainante per la Basilicata e per l’Italia intera».
IL TERZO POLO AGO DELLA BILANCIA?
Il dibattito si sposta poi sul ruolo del Terzo Polo in vista delle elezioni regionali. «Azione-Italia Viva saranno ago della bilancia del prossimo governo regionale?», chiede il conduttore Leporace. «Per noi di Forza Italia, che come tutti sanno siamo un partito moderato e inclusivo – enfatizza Bellettieri – un dialogo con Azione e Italia Viva, per me è auspicabilissimo» affinchè si possa trovare in una possibile coalizione «quella sintesi e quella forma di collaborazione» per una «programmazione e uno sviluppo reale del territorio». Dal suo personale punto di vista, Smaldinisi auspica che «qualunque sia il campo che si vuole andare ad estendere, ci deve essere un qualcosa che è imprescindibile: la condivisione delle idee e dei progetti con chi ha la volontà e la disponibilità di portare avanti in maniera decisa il programma del centrodestra lucano».
LA CANDIDATURA DI CHIORAZZO: «UN PUPO TRA I PUPARI»
La discussione si sposta poi su uno dei protagonisti inediti della politica lucana in questo momento, Angelo Chiorazzo. Fuina, per quanto lo stimi «dal punto di vista imprenditoriale» ritiene che «non sia il momento di affidare di nuovo la Basilicata al civismo» perché «merita persone che sappiano conoscere la politica e che la sappiano fare, non dico di mestiere, però che non vengano indottrinati da altri. Perché – enfatizza – il problema fondamentale di Chiorazzo, al netto di quello che sta accadendo, è che sembra come il pupo in mano a molti pupari». Chi sono i pupari? «Il Pd», risponde netto il capogruppo della Lega. Per Bellettieri, altresì, Chiorazzo ha creato «un momento di autonomia totale». Nel senso che, ironizza il forzista «dimostra ogni giorno di essere sempre più solo, che è sì un grande imprenditore ma non è un uomo della Politica». E sulla questione Chiorazzo Smaldini chiosa con una similitudine: «Sulla situazione di Chiorazzo, ovviamente non riferendomi espressamente alla persona ma alla situazione che l’ha portato poi a essere verosimilmente il candidato di centrosinistra, penso al Marchese del Grillo». La battuta notoria – ovviamente – non l’ha esplicitamente citata, ma l’allusione è facilmente intuibile, alludendo «al suo atteggiamento superbo e assolutamente antidemocratico, incapace di condividere percorsi, non condivisivo nonché anche irrispettoso nei confronti di chi nel centrosinistra lucano lo ha creato e sostenuto. Un atteggiamento – enfatizza Smaldini – che ritengo possa risultare molto pericoloso dal punto di vista Istituzionale, ma non solo, se associato a una persona che potrebbe, mai sia, avere il ruolo di presidente della Regione».