AttualitàBasilicata

CONSORZIO BONIFICA: MUSACCHIO SOTTO INCHIESTA

Nel mirino dei giudici anche l’avvocato Pasquaretta. Le accuse riguardano il reato di peculato

«Nella vicenda della “consulenza” per il Consorzio di Bonifica della Basilicata» sono ravvisabili «elementi di penale responsabilità» a carico di due imputati per «il delitto di peculato».

Con questa motivazione i giudici del tribunale di Torino hanno disposto l’invio ai colleghi di Matera di un processo a carico dell’Amministratore unico del Consorzio di Bonifica della Basilicata, l’avvocato Pio Giuseppe Musacchio, e del lucano di Forenza Luca Pasquaretta, già portavoce di Chiara Appendino ai tempi in cui l’esponente del Movimento 5 Stelle era sindaca del capoluogo piemontese. 

La vicenda, presa in esame nell’ambito di un processo più ampio, nel settembre scorso Pasquaretta a Torino è stato condannato a 1 anno e 8 mesi di reclusione per un peculato su una consulenza prestata per il Salone del Libro, risale al 2018-19. Il già  Commissario straordinario sempre del Consorzio di Bonifica della Basilicata, Musacchio, secondo l’impianto accusatorio, procurò a Pasquaretta l’incarico di responsabile della comunicazione istituzionale ottenendo in cambio la possibilità di incontrare esponenti politici e di governo. 

Il Tribunale di Torino non ha accolto l’impostazione iniziale dell’accusa, dove si parlava di corruzione e di turbata libertà di scelta del contraente, ma ha ravvisato indizi di un peculato. 

Pasquaretta, secondo i giudici, percepì dal Consorzio la somma di 20 mila euro senza esperire in sostanza l’incarico affidatogli.

«Reputa il collegio – si legge nelle motivazioni – che l’attribuzione a Pasquaretta di un compenso fu l’iniziativa illegale con cui Musacchio si “sdebitò” verso l’’amico Pasquaretta (sempre alla ricerca di introiti) per i contatti che gli aveva trovato a Roma e Torino; contatti che servivano al Musacchio personalmente e non al Consorzio da lui amministrato. Consorzio che però di tutto questo fece le spese senza alcuna contropartita». 

Uno degli episodi menzionati dai giudici è la richiesta di Musacchio di avere alcuni biglietti per una partita della Juventus «da donare a tale Aldo Mattia, presidente della Coldiretti-Basilicata», oggi deputato di Fratelli d’Italia.

 

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