AttualitàBasilicataBlog

BUON ANNO BASILICATA, NONOSTANTE SPERANZA

L’Editoriale di Tacco e Spillo

Che la politica d’oggi abbia le sue migliori intenzioni proprio nell’allestimento delle scenografie lunari è cosa risaputa e finanche abitudine nazionale tanto dentro il campo hobbit di questi indomiti patrioti quanto in quello santo della sinistra afflitta e consolata dal caviale, ma è nella persona di Roberto Speranza che assume una tale sofisticata perfezione da divenire, per la gioia degli storici, un caso di scuola da portare in giro come peggior esempio che ci possa essere. Ora va detto che a vantaggio del lungo impegno politico avuto dall’ex enfant prodige maldestramente tirato su dalla ditta D’Alema-Bersani-Bubbico c’è stata, soprattutto a ridosso della sua conclamata inadeguatezza, una dote davvero sgraziata ed eccessiva di fortuna che solo il buon Dio, nelle sue imperscrutabili ragioni riesce a concedere, magari anche per mettere a dura prova la pazienza degli uomini virtuosi e di pieno merito, a cui pure paradossalmente chiama a qualcosa di buono e di definitivo, almeno per cambiare le cose in meglio. Così era prevedibile che nella doppia partita tra “dare” e “avere” che esiste sempre tra un luogo ed un leader chi ci ha rimesso le penne e finanche, scusate l’arzigogolo parolaio, la Speranza è stata la povera Basilicata che s’aspettava da lui attenzione e nuove possibilità di sviluppo e che invece è servita a lui per sbrigare piccole, meschine, Comode furbate come piazzare l’amico stretto napoletano Vincenzo Amendola, di cui è stato finanche celebrante matrimoniale, su un seggio sicuro alle elezioni politiche o come sperimentare l’effervescenza bipartisan dell’inciucio selfista e post pandemico coi destrosi Bardi e Guarente, tanto per ribadire l’idea accomodata fino all’appassito che ha in testa quando filosofeggia a vanvera di sinistra. Se poi condite a piacere questo scempio d’accrocchi e di cattive pensate con l’ostinata e continuativa riduzione dei valori del riformismo e della rappresentanza sociale nella rincorsa strutturata ed appagante fin quasi all’erotico politico del potere, di cui come se non bastasse, ha dato anche pessima prova ministeriale, a partire dalla disastrosa gestione pandemica e dalla tenuta inefficiente e di stentata sopravvivenza del sistema sanitario nazionale, allora capirete perché bisogna farne volentieri a meno per acchiappare qualcosa di meglio del futuro che ci ha saputo rifilare con perfido utilitarismo personale. Dunque Buon Anno Basilicata, nonostante Speranza.

 

Social Media Auto Publish Powered By : XYZScripts.com
error: Contentuti protetti