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FINALE MOVIMENTATO PER L’AMMINISTRATORE UNICO

Consorzio di bonifica non solo l’aumento dei canoni irrigui: per Musacchio nubi all’orizzonte. Il 14 le elezioni consortili tra liste ammesse ed escluse con l’insolita segretezza sui nomi dei candidati

Consorzio di Bonifica della Basilicata: non si sa se in un modo o nell’altro Giuseppe Pio Musacchio riuscirà, nell’imminente futuro, a rientrare dalla finestra o dal portone principale d’ingresso, ma comunque il mandato dell’attuale Amministratore unico volge al termine. Varie nubi incombono sul viale del tramonto dell’avvocato, tra queste due di recente comparsa: canoni irrigui e rinnovo dei membri dell’Assemblea consortile. Riguardo ai primi, si tratta del regalo di Natale dell’Au per gli agricoltori: per far fronte alle «maggiori spese per attività di manutenzione delle opere idrauliche ed irrigue e allo scopo di conseguire un generale efficientamento dei servizi», modificando «opportunamente» le tariffe per la determinazione del contributo da utenza irrigua, stabilito l’aumento del 20% degli oneri a carico dei consorziati. Un finale d’anno con incremento retroattivo. L’Au ha firmato e la Regione che nel Consorzio ha un peso pari al 32%, al momento nulla ha fatto in sapere in merito. Il già Commissario Musacchio è al Consorzio di Bonifica via Regione. Nel luglio del 2018, dall’allora presidente Pittella fu nominato, in rappresentanza dell’Ente, componente in seno all’Assemblea consortile. Dando la Legge regionale istitutiva del Consorzio la possibilità di optare o per un Amministratore unico o per un Consiglio di Amministrazione, l’Assemblea, che per alzata di mano fu in maggioranza favorevole alla nomina di un Au, approvò la proposta di promuovere nel ruolo Musacchio che era, allora, Commissario straordinario del Consorzio. Soltanto nell’agosto del 2022, il governatore Bardi ha revocato la nomina del suo predecessore di Musacchio a componente in seno all’Assemblea del Consorzio, sostituendolo col Capo di Gabinetto del presidente della Giunta, Michele Busciolano. Come Au, invece, Musacchio, pur non rappresentando più nessuno dei Consorziati, nel caso specifico era la Regione, comunque è rimasto al suo posto. Adesso, però, c’è il rinnovo dell’Assemblea consortile. Già sulle liste, prime avvisaglie. Per l’ok, c’è voluta una rettifica che ha corretto un ammesso errore materiale, ma che non fornisce risposte su altre perplessità. In opposizione alla prima validazione delle liste ammesse e di quelle respinte, il ricorso “interno” di Confagricoltura e Copagri per una agricoltura migliore. Sui candidati delle previste 3 fasce di contribuzione, nessuna risposta, almeno non dal dietro le quinte, per le contestazioni relative alla 1a . Delle liste non accolte, 2 sono quelle di Confagricoltura e Copagri per una agricoltura migliore che comunque concorrono per la 2a fascia ed una, per la 2a fascia, di “Agricoltura è vita”, ovvero Cia agricoltori, ma il coordinatore regionale Di Stefano, da Brienza raccontano che sia intento a tessere strategie politiche per le prossime regionali, sull’esclusione ha scelto il silenzio. A mo’ di questione di privacy non nota, Musacchio ha approvato i numeri dei candidati ammessi per ciascuna delle liste accolte, ma non si conoscono i nomi. L’elezione dei membri dell’Assemblea consortile, in tutto 30 i seggi da assegnare, è effettuata a scrutinio segreto, ma finora ad essere segreti, con elezione fissata al 14 gennaio, sono persino i candidati. Tra l’aumento dei canoni irrigui, la fretta di Musacchio pre regionali lucane, i rilievi inevasi, la privacy discrezionale e le elezioni consortili che dovrebbero sancire la caduta dell’attuale Au, al Consorzio di Bonifica finale tumultuoso per l’avvoca- to indenne alle varie stagioni politiche.

Di A.Carponi

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