STRADE LUCANE KILLER, GIÀ LA PRIMA VITTIMA: INCIDENTE MORTALE A VENOSA
Per il 45enne del posto di tria inutili i soccorsi
Non si arresta la scia di sangue sulle strade lucane. Il 2024, in tal senso, si apre nel peggiore dei modi con la prima vittima dell’anno: un 45enne di Venosa, Sergio Di Tria, deceduto la sera dell’1 gennaio in un terribile incidente stradale avvenuto intorno alle 22 lungo la provinciale 168 che collega Venosa a Palazzo San Gervasio. L’uomo viaggiava da solo a bordo della sua auto, una Renault Clio, nei pressi di località Pantano, appena poco fuori la città oraziana, quando improvvisamente ha perso il controllo del mezzo finendo fuori strada. L’impatto è stato violentissimo e il 45enne è stato sbalzato fuori dall’abitacolo, morendo sul colpo. Inutili i tempestivi soccorsi giunti sul posto. I sanitari del 118, intervenuti insieme ai Carabinieri per gestire la situazione e mettere in sicurezza la zona, non hanno potuto fare altro che constatare il decesso. Stando alle prime ricostruzioni, l’asfalto bagnato per la pioggia caduta nel pomeriggio potrebbe essere tra le cause dell’incidente, ma sono in corso accertamenti per risalire all’esatta dinamica. Intanto i funerali sono previsti per oggi, alle ore 10, presso la Cattedrale di Sant’Andrea a Venosa. «Una tragedia che colpisce l’intera comunità – ha dichiarato il sindaco Marianna Iovanni – che si stringe intorno al dolore della famiglia della vittima». Con quest’ultima tragedia, tant’è, non fa che salire il numero delle vittime sulle strade lucane, che – stando ad alcuni dei dati contenuti sul focus dell’Istituto nazionale distatistica Istat dedicato agli incidenti stradali in Basilicata – nel 2022 sono risultate in tutto 46, ben 10 in più rispetto all’anno precedente. Cifre allarmanti che confermano un trend in controtendenza rispetto al dato nazionale. I numeri snocciolati dall’Istat delineano un quadro preoccupante per la Basilicata: 914 incidenti nel 2022 con 46 morti e 1355 feriti. Rispetto al 2021, sebbene siano diminuiti leggermente gli incidenti (-0,4%), sono aumenti i feriti (+1,7%) e ancor più le vittime (+27,8%). dai 36 del 2021 ai 46 del 2022. Analizzando ancora più nel dettaglio e procedendo a ritroso, nel periodo 2001- 2010 le vittime della strada si sono ridotte in Basilicata del 18,6%, meno della media nazionale (- 42,0%); fra il 2010 e il 2022 si registrano variazioni, rispettivamente di – 4,2% e -23,2%. Nello stesso periodo l’indice di mortalità sul territorio regionale aumenta (da 4,2 a 5 deceduti ogni 100 incidenti). Pesantissimo, inoltre, il tributo pagato dagli utenti vulnerabili per età: bambini, giovani e anziani rappresentano il 52,2% delle vittime totali, ben al di sopra della media italiana (44,3%). L’incidentalità stradale ha costi sociali ed economici elevatissimi che gravano sul territorio: si stimano oltre 150 milioni di euro per il 2022 (289,4 euro pro capite) per la Basilicata, che incide così per lo 0,9% sul totale nazionale. Numeri impietosi che impongono misure e interventi urgenti per incrementare la sicurezza delle infrastrutture e migliorare la prevenzione. La speranza è che il 2024 possa segnare una decisa inversione di rotta. Ma la prima vittima a poche ore dal nuovo anno sembra un tragico presagio per le strade lucane. Occorre agire subito, con interventi mirati ed efficaci, per arrestare questa intollerabile scia di sangue.