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DAL MATERANO IN PUGLIA PER COMPRARE DROGA: 8 ARRESTI

Eroina chiamata in codice “Padre Peppe”: blitz dei Carabinieri ad Altamura

Nelle chiamate si riferivano allo stupefacente con appellativi in codice come “Padre Peppe” o “like” con cui identificavano rispettivamente il tipo di droga e la disponibilità della sostanza richiesta. Il nome del liquore “Padre Peppe”, per esempio, è stato scelto per indicare un prodotto non facilmente reperibile altrove in modo da sviare le indagini, ma così non è stato: in realtà, al posto di una bottiglia di nocino, c’erano da comprare le do- si di eroina, 8 arresti per spaccio ad Altamura. Il più giovane 32 anni, il più anziano 61, tutti con precedenti penali: 3 sono finiti in carcere, 5 ai domiciliari. Secondo gli inquirenti, gli indagati avrebbero messo in piedi una fiorente attività di vendita illecita di stupefacenti, in particolare eroina, che avrebbe avuto acquirenti anche fuori dai confini pugliesi: le richieste sarebbero giunte anche dalla provincia di Matera. Secondo quanto accertato dai militari il gruppo era solito smerciare eroina nei claustri, ovvero negli stretti vicoli cittadini, dove era più semplice, secondo quanto sostengono i Carabinieri, dileguarsi nel ca- so in cui fossero arrivate le forze dell’ordine. Nei confronti degli 8 indagati, ad eseguire l’ordinanza di custodia cautela- re emessa dal Gip presso il Tribunale di Bari su richiesta della locale Procura della Repubblica, i Carabinieri del Comando Provinciale di Bari, coadiuvati dal Nucleo Cinofili di Modugno e dal 6° Nucleo Elicotteri di Bari. Le indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bari e condotte nel pe- riodo da novembre 2021 a Ottobre 2022 dalla Sezione Operativa della Compagnia di Altamura, mediante servizi di osservazione controllo e pedinamento, perquisizioni e sequestri, sono scattate a seguito della segnalazione da parte di molti cittadini di particolari movimenti sospetti presso un bar della zona risultato frequentato da numerosi soggetti già conosciuti poiché consumatori di droghe pesanti. Le attività investigative condotte anche con l’ausilio delle attività tecniche di intercettazione e con l’istallazione di telecamere nei pressi delle aree di spaccio hanno poi permesso agli inquirenti di ricostruire l’intera rete dello spaccio.

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