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SPENDING REVIEW ALL’UNIBAS: LUNGHE FERIE DA PRIMA DI NATALE ALL’EPIFANIA

L’Ateneo lucano in letargo per le feste: il Rettore Mancini stila chiusure programmate dei Servizi per l’«esigenza di contenere le spese generali»

L’ Università degli Studi della Basilicata ha chiuso i battenti per le festività natalizie, ma questa volta lo ha fatto in modo più drastico del solito. Con un avviso firmato dal Rettore Ignazio Marcello Mancini, l’Ateneo lucano ha infatti comunicato la chiusura totale di tutte le sue sedi dal 23 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024. Di fatto, considerando che dal 23 al 26 di- cembre e il 6-7 gennaio l’università sarebbe stata comunque chiusa, la serrata effettiva ha riguardato il periodo che va dal 27 dicembre 2023 al 5 gennaio 2024. In pratica, esattamente come le scuole, l’Università della Basilicata ha chiuso i battenti per l’intero periodo festivo e non solo per i giorni canonicamente riconosciuti come festività. La motivazione addotta nell’Avviso è piuttosto generica: «L’esigenza – si legge – di contenere le spese generali garantendo risparmi sui costi dei servizi e delle forniture». Insomma, una scelta dettata da mere ragioni di spending review, più che da reali necessità legate al funzionamento effettivo dell’Ateneo. C’è da dire che una simile decisione stride non poco con quelli che dovrebbero essere gli obiettivi di un’università moderna e al passo coi tempi, vale a dire attrarre sempre più studenti, ampliare l’offerta formativa, potenziare i servizi. Con questa chiusura prolungata per le festività natalizie, invece, l’Università della Basilicata sembra voler mandare un messaggio diametralmente opposto: quello di un Ateneo chiuso in sé stesso, poco incline alle esigenze degli studenti e della comunità accademica in generale. Supposizioni ancor più evidenti se si considera che nell’Avviso in questione viene illustrata una programmazione delle chiusure previste per l’intero anno 2024. Periodi di chiusura che, altresì, pongono in una sorta di “ferie forzate” i dipendenti. «I periodi di chiusura – si legge infatti nell’Avviso – saranno giustificati d’ufficio con l’istituto delle ferie o, su richiesta, con altre modalità di assenza. Il Personale che, nei periodi anzidetti, non intenda fruire delle ferie – è spiegato – è tenuto al recupero delle ore non lavorate. Per l’anno 2023, tale recupero dovrà avvenire entro il 29 mar- zo 2024». Certo, nell’Avviso firmato dal Rettore Mancini si parla della possibilità di aprire comunque alcune strutture e consentire la presenza del personale «per particolari e straordinarie esigenze di servizio e/o di ricerca». Ma è chiaro che si tratta di ecce- zioni che confermano la regola generale di questa serrata natalizia e non solo. E il fatto che docenti e ricercatori debbano chiedere un’autorizzazione ad hoc per accede- re agli spazi dell’Unibas «motivate da esigenze di servizio e/o di ricerca» e preventivamente autorizzate dal neo Diretto- re Generale Marco Porzionato – insediato lo scorso dicembre per il triennio 2023- 2026 – la dice lunga su quanto questa chiusura sia generalizzata. Stesso discorso per gli studenti, che in questo lungo periodo festivo natalizio e per i prossimi previsti nel nuovo anno (26 aprile, 31 maggio, 1 luglio, dal 12 al 16 agosto e dal 24 al 31 dicembre 2024) non potranno altresì accedere alle Segreterie né fruire dei normali servizi amministrativi. Insomma, la sensazione è che con questa scelta l’Ateneo lucano si chiuda a riccio, voltando le spalle all’esterno e mostrando poco interesse a migliorare la propria attrattività e i servizi per gli studenti.

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