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«PETROLIO RISORSA DEL PRESENTE, L’ACQUA “ORO BLU” DEL FUTURO»

Oltre il giardino, AQL, l’Au Andretta: bonus e investimenti

Nella recente puntata di “Oltre il Giardino” – programma di Cronache Tv in onda sul canale 68 del digitale terrestre e condotto da Paride Leporace – è intervenuto l’Amministratore Unico di Acquedotto Lucano Alfonso Andretta per discutere della situazione e delle prospettive future dell’ente che gestisce il servizio idrico in Basilicata.

IL “LOW PROFILE” DEI LUCANI

Andretta, originario della Basilicata ma con una lunga esperienza manageriale in Emilia Romagna, è stato chiamato per risollevare le sorti di Acquedotto Lucano. Come spiegato dall’Au la Basilicata «risente di gravi problemi, tra quello importante dello spopolamento a cui si aggiunge l’altro di avere una popolazione con un’età media elevata». L’Emilia Romagna ha invece il problema opposto, ovvero «la gestione di consistenti flussi migratori», anche se Andretta evidenzia come i lucani che lavorano fuori regione si contraddistinguono per «la capacità di sopportazione dei carichi di lavoro importanti rispetto ad altri, probabilmente per “costituzione”» a cui si associano le caratteristiche della «educazione» e della «capacità di lavorare in modalità low profile, cioè – spiega Andretta – l’unico modo per far sentire la propria presenza, senza mettersi inutilmente in mostra, è il lavoro continuo e serio raggiungendo anche livelli nelle professioni o in qualsiasi tipo di attività che svolgono che sono sempre molto elevati».

IN BASILICATA È PIÙ IMPORTANTE L’ACQUA O IL PETROLIO?

Venendo al cuore della questione idrica in Basilicata, Andretta sottolinea come il petrolio, con i proventi delle compensazioni ambientali, dia «la possibilità di fare tutta una serie di attività che altrimenti sarebbe difficile portare avanti». Tuttavia, se il petrolio è una «risorsa finita», l’acqua «deve durare nel tempo». Evidenziando come «per salvaguardare quello che viene definito l’oro blu bisogna operare in maniera corretta anche nel settore delle estrazioni petrolifere, quindi vanno assolutamente controllate e gestite in maniera tale da ricordarsi che il nostro “salvadanaio” nel futuro è l’acqua», afferma l’Au Andretta che a tal proposito, rimarca come l’assessore regionale all’Ambiente Cosimo Latronico ha annunciato importanti accordi con Eni e Shell per la realizzazione di impianti fotovoltaici che alimenteranno esclusivamente Acquedotto Lucano, riducendone in modo significativo i costi energetici. Come spiegato da Andretta, i costi dell’Ente si dividono in spese per il personale, manutenzioni e consumi energetici: «Questi ultimi – afferma l’Au – pesano in modo rilevante perché dobbiamo portare l’acqua su quote elevate e quindi dobbiamo spendere molto in termini di energia. Proprio su questa terza voce di spesa, però, possiamo intervenire con delle riduzioni che è possibile otternere – chiarisce – grazie proprio all’accordo che è stato firmato dalla Regione Basilicata con Eni e Shell che prevede la realizzazione di impianti fotovoltaici nel giro di due anni che alimenteranno esclusivamente Acquedotto Lucano, fornendo energia pulita e rinnovabile, riducendo drasticamente la “spesa energetica”». E ancora: «Nel frattempo che verranno realizzati questi impianti avremo anche sulla base dell’accordo che è stato firmato dalla Regione la possibilità di un “contratto ponte”, cioè – spiega Andretta – di una convenzione di fornitura di energia sempre da fonti rinnovabili che consentirà di abbattere i costi anche nel 2024 e nel 2025. Quindi è un accordo che vale per i prossimi anni, ma con delle ricadute immediate su questa voce di costi».

IL BONUS ACQUA

Il risparmio sui costi dell’energia permetterà inoltre di attuare il “bonus idrico” per le fasce meno abbienti della popolazione lucana, con reddito ISEE sotto i 30 mila euro. «Una misura di equità sociale – afferma Andretta – ma anche di sensibilizzazione al risparmio idrico». L’Au di Aql infatti sottolinea come il «tema del risparmio idrico sia una priorità, con investimenti per ridurre le perdite lungo la rete».

UN QUADRO DI AQL TRA PASSATO E FUTURO

Il manager lucano traccia infine un quadro della situazione trovata alsuo arrivo in Acquedotto Lucano, in cui ha evidenziato gravi criticità a livello impiantistico, economico-finanziale e a livello gestionale. «Dal punto di vista impiantistico – a partire dalle reti idriche fino ai potabilizzatori, per passare attraverso gli impianti di depurazione – sono necessari interventi strutturali per riportare il tutto a un funzionamento che sia conforme alla normativa», precisa Andretta. Affrontanto invece la questione economica, l’Au ricorda come al momento del suo arrivo «la situazione era di estrema criticità a causa di molti crediti che non sono stati riscossi e molti debiti nei confronti anche di tutte le aziende che forniscono servizi ad Acquedotto Lucano. In questa situazione di criticità, da fine 2021 e per tutto il 2022 – chiarisce Andretta – noi abbiamo avuto un incremento spropositato dei costi energetici. Grazie all’intervento della Regione e alla volontà del presidente Bardi di portare avanti questa società – enfatizza Andretta – siamo riusciti a scongiurare situazioni di potenziale crisi economico-finanziaria. Quindi con tutta una serie di attività, da quella che poteva essere una crisi e una sorta di “iattura”, come spesso succede nelle situazioni di crisi – enfatizza Andretta – si è passati a una situazione potenzialmente positiva come quella dell’accordo». Infine, a livello di organizzazione e gestione a breve «sarà possibile assumere giovani. Proprio grazie ai finanziamenti che abbiamo ricevuto abbiamo ad oggi l’opportunità di fare un cambio di passo incredibile nella storia di Acquedotto Lucano e cioè di entrare nell’era della digitalizzazione».

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