IL FUTURO DEGLI AGRITURISMI LUCANI
Turismo Verde-Cia Agricoltori: «Buoni numeri in Regione»
L’agriturismo continuerà a rappresentare una grande opportunità, per quanto riguarda la diversificazione del reddito e delle opportunità di sviluppo per le aree rurali ed in particolare per quelle più svantaggiate. E’ la conclusione dell’Assemblea nazionale Turismo Verde, associazione della Cia-Agricoltori per la promozione agrituristica, alla quale ha partecipato una delegazione di titolari di agriturismi in rappresentanza degli oltre 200 in attività in Basilicata. L’attività agrituristica lucana si è presentata con buoni numeri: nel 2022 (ultima indagine Istat) ci sono 211 strutture con otto cessazioni e cinque nuove attivazioni; le imprenditrici lucane sono al top con un’ incidenza vicina al 50 per cento. L’ampliamento dell’offerta economica – con l’integrazione tra i tradizionali servizi di ristorazione, alloggio e degustazione con altre attività, alcune delle quali di notevole rilevanza sotto il profilo sociale, come le fattorie didattiche, o culturale paesaggistico (escursioni, trekking, ecc.) – è uno degli aspetti più significativi della “metamorfosi” in atto nel settore.
Per Cia e Turismo Verde, è necessario che l’Europa in primis, con la nuova programmazione 2023-2027, e poi, a livello nazionale, governo e regioni credano di più negli agriturismi, tanto più vista la crescita costante del settore con ora all’attivo 25.849 aziende, quasi il 2% in più rispetto al 2021, e il valore della produzione salito a 1,5 miliardi di euro in un anno. Anche per gli agriturismi, c’è un Pnrr su cui insistere. Il 2024 “Anno delle radici italiane” vede l’Organizzazione coinvolta nel progetto correlato di promozione turistica, rivolto ai discendenti di persone emigrate. L’iniziativa trova nelle strutture agrituristiche delle aree interne, il contesto ideale per riscoprire i luoghi d’origine, tra storia e tradizioni che la cucina contadina regionale esalta.