ASSOLTO ROMANO PERCHÈ «IL FATTO NON SUSSISTE»
Clan Riviezzi ed estorsioni, il caso marmeria
Il giudice per le indagini preliminari di Potenza, Lucio Setola, ha assolto Nicola Romano (difeso dal Prof Donatello Cimadomo) con la formula perché il fatto non sussiste. Romano, a seguito di una delle varie inchieste dell’Antimafia di Potenza sul clan Riviezzi di Pignola, nel gennaio del 2022 era finito anche agli arresti domiciliari. Nel mirino degli inquirenti, il giro di “recupero credito” presso imprenditori e commercianti. Una delle presunte condotte estorsive, ha riguardato la “Universal Marmi” di Matera. In qualità di co-titolare della società, coinvolto Nicola Romano che avrebbe «vantato un credito tra nei confronti di un collaboratore dell’azienda». L’uomo, secondo l’accusa, fu costretto «ad anticipare al sodalizio una somma di denaro che veniva consegnata direttamente a Ro- mano oltre ad una parte della retribuzione percepita per le prestazioni lavorative fino al soddisfacimento del debito». Il denaro ottenuto da Romano «veniva successivamente destinato nella misura del 50% al clan pignolese». Romano, però, è stato assolto «perchè il fatto non sussiste».