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CAOS ELEZIONI, BARDI AVVIA L’ATTIVITÀ ISPETTIVA

Consorzio di Bonifica rinnovo membri assemblea e schede mancanti per votare: la regione ne chiede conto all’Au. Rischio annullamento, sul papocchio chiesti chiarimenti urgenti all’avvocato Musacchio

Sul caos alle elezioni per il rinnovo dei membri dell’Assemblea del Consorzio di Bonifica della Basilicata, il Capo di Gabinetto del presidente Bardi, Michele Busciolano, che in qualità di componente di nomina regionale esprime in assemblea voti pari al 32 per cento del totale, ha scritto, d’ordine del presidente Bardi, all’Amministratore Unico Giuseppe Musacchio. Alle 8 di domenica scorsa, l’apertura dei seggi elettorali per i circa 40 mila aventi diritto al voto. In tutto 6 le liste di candidati, 2 per ciascuna delle 3 sezioni di appartenenza dei consorziati, con ricorso pendente al Tribunale amministrativo regionale (Tar) della Basilicata presentato a seguito dell’esclusione di una lista. Il problema che si è verificato, come riportato da Cronache Lucane e come appreso da Busciolano, la mancata iniziale predisposizione di schede in un numero almeno pari ai vo- tanti. Sulla semplice equazione, i conti sarebbero saltati. La prima segnalazione, dal seggio di Villa d’AgriMarsicovetere, dove, in extremis, l’Au Musacchio aveva anche cambiato il dipendente consortile con funzioni di segretario: già a metà mattinata, terminate le schede per la votazione nella sezione 1. Per l’Au Musacchio, da Busciolano, che è il componente nominato dalla Regione in seno all’Assemblea consortile per rappresentare via Verrastro, la richiesta di chiarimenti a seguito della notizia ap- presa dalla stampa: «Criticità sulle operazioni di voto» con particolare riferimento al seggio Villa d’Agri-Marsicovetere. Per conoscenza, la comunicazione è stata inoltrata anche all’assessore regionale all’agricoltura, Alessandro Galella e al Dg del relativo Dipartimento, Emilia Piemontese, nonché anche ai rappresentanti di lista ed alle organizzazioni sindacali. A Musacchio, espressamente chiesto di fornire «con urgenza» ogni utile chiarimento, «supportato da eventuali atti», a quanto fatto rispetto a quanto segnalato. Il direttivo della Cia Val D’Agri, ritenendo che «l’aver impedito il voto ad uno solo o a decine o centinaia di aventi diritto al voto è un grave atto di cui il Consorzio deve dar conto», ha fatto sapere di riservarsi «ogni valutazione in merito alla richiesta di annullamento delle elezioni».

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