URSO E BARDI PER DARE «CERTEZZE A MELFI»
Stellantis, Somma (Confindustria) consegna documento priorità. le consulte studentesche: «serve riscatto». Il Ministro: «Da precedenti Governi gestione non buona». Il Gen chiede all’Ue meno vincoli
Crisi del comparto automotive e criticità dello stabilimento Stellantis di Melfi e dell’indotto tutto: il ministro del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit), Adolfo Urso, ieri in Basilicata per una serie di incontri sul territorio: «Sono qui per rendere conto di quanto fatto in questi 14 mesi di Governo e per illustrare le risorse messe in campo a sostegno delle imprese per la sfida della transizione». Il primo appuntamento, in Regione. A riceverlo, il presidente Vito Bardi, con cui Urso ha fatto il punto «sulle sfide industriali e sullo sviluppo del territorio lucano, su cui siamo fortemente impegnati in piena sinergia con le Istituzioni locali e regionali».
IL MINISTRO URSO: «CRISI STELLANTIS, GOVERNI PRECEDENTI NON HANNO GESTITO BENE»
«Abbiamo instaurato un tavolo nazionale su Stellantis – ha dichiarato il Mi- nistro – e la multinazionale ha annunciato, come è noto, che qui a Melfi realizzerà un’altra linea produttiva. La prossima settimana ci saranno varie riunioni del tavolo per valutare stabilimento per stabilimento gli investimenti e come essi incideranno sui sistemi produttivi regionali come nel caso lucano di Melfi. Melfi ha bisogno di certezze, purtroppo i problemi ci sono e ciò è dovuto anche alla disattenzione di chi ha governato prima che, per esempio, non intervenne quando fu realizzata la multinazionale Stellantis con interessi di altri Paesi che sono stati meglio tutelati. Mi riferisco alla Francia ed anche agli Stati Uniti. In ogni caso crediamo che il rilancio sia possibile». In relazione al piano industriale presentato da Stellantis, che prevede la produzione di 5 vetture elettrice ed una ibrida con conseguente uscita delle vetture endotermiche, il distretto lucano dell’indotto della logistica è già in grande difficoltà. «Annuncio, inoltre – ha aggiunto Urso – che il 1° febbraio al tavolo automotive presenteremo il piano incentivi 2024 che si articola lungo tre direttrici: aumentare la produzione italiana, incentivare la rottamazione dei veicolo più vecchi ed altamente inquinanti, ed, infine incentivare, infine, i ceti medi e bassi ad acquistare auto sostenibili. Il Governo crede nell’industria e le risorse servono a creare industria, allargando la base produttiva ed occupazionale».
FONDI RILANCIO INDUSTRIALE, BARDI ALL’EUROPA: «AUMENTARE AGEVOLAZIONI DEL 20%»
«Oltre 500 milioni di euro – ha rimarcato il presidente di Regione Bardi nel corso dell’incontro con il ministro del Mimit – per la transizione industriale ed ecologica e affrontare le sfide del processo di ristrutturazione del comparto automobilistico. L’impegno del governo regionale è stare accanto ai lavoratori e alle loro famiglie. Per fare questo occorre utilizzare le risorse messe a disposizione dal Governo nazionale, particolarmente sensibile a queste difficoltà, oltre alle risorse che la Regione è in grado di destinare alla reindustrializzazione e al consolidamento delle imprese locali attraverso l’efficientamento energetico, la ricerca, l’innovazione, il trasferimento tecnologico e la digitalizzazione delle imprese». Bardi confida nell’intervento del Governo nazionale, come manifestato dal Ministro Urso, «per favorire l’insediamento di nuove imprese per creare occupazione e per il ricollocamento di quanti oggi rischiano di perdere il posto di lavoro». «La Basilicata – ha sottolineato il presidente – soffre di una penalizzazione del 10% in termini di intensità massime di aiuti di Stato rispetto alle regioni limitrofe, 30% per le grandi imprese rispetto al 40% in Puglia, Campania e Calabria, che occorre compensare con altri tipi di incentivazioni non finanziarie, di cui gli interventi citati e altri che stiamo progettando in questo momento, fanno e faranno parte». Pertanto, ha sostenuto, «dovremo assumere un’iniziativa importante nei confronti della Commissione europea, per la quale chiediamo fin d’ora il sostegno politico e tecnico da parte del Governo nazionale, affinché le intensità delle agevolazioni della Legge 181 del 1989, siano incrementate di almeno 20 punti percentuali, come appena varato per Taranto». In riferimento alla questione Stellantis il presidente della Regione ha promesso di proseguire nell’impegno con una serie di «atti tangibili che però devono essere accompagnati da un intervento nazionale specifico per l’area industriale di Melfi che non si concretizzi solo con le risorse di area complessa, ma con un vero impegno a ricercare nuovi imprenditori in settori legati alla transizione che possano riassorbire le attuali figure professionali attualmente in cassa integrazione». «Il primo . ha specificato Bardi – sarà la creazione, nei prossimi giorni, di una task force per l’attrazione degli investimenti nelle aree di crisi complessa. Sotto l’egida della task force, questo censimento dovrà essere messo a ser- vizio di una robusta campagna di marketing territoriale, realizzata in collaborazione con Invitalia e strutture specializzate, al fine di attrarre investitori esterni anche in settori diversi dall’automotive, ma comunque compatibili con modelli di sviluppo basa- ti su un manifatturiero sostenibile e ad alto contenuto di occupazione». Il presidente Bardi ha evidenziato anche la necessità di rendere le aree industriali più attrattive agli occhi degli investitori. «Siamo consapevoli – ha concluso – che occorra uno sforzo straordinario per rendere le nostre aree industriali e artigianali più attrattive e accoglienti, ossia dotate di infrastrutture più moderne. Siamo consapevoli della gravità di questo momento storico, tuttavia siamo fiduciosi che la nostra Regione avrà la capacità, non solo l’opportunità, di sollevarsi, di- mostrando tutta la forza, la resilienza e l’intraprendenza del popolo lucano».