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CASO MAIGNAN, INSULTI RAZZISTI A UDINE: LA RICOSTRUZIONE – LE REAZIONI DEL MONDO DEL CALCIO

SERIE A – CORI RAZZISTI CONTRO MIKE MAIGNAN IN UDINESE-MILAN: DA MBAPPÉ ALLA FIFA, I MESSAGGI SOCIAL

è giusto informare


CALCIO 21gennaio2024
maignan_infantino

🔺TOLLERANZA ZERO‼️


FIFA {Fédération Internationale de Football Association} 

Insulti razzisti a Maignan, Infantino:

“Bisogna arrivare alla sconfitta a tavolino”

L’assurda vicenda di Udine domina anche le pagine sportive dei quotidiani stranieri:
il portiere del Milan, Mike Maignan, nel primo tempo della gara di serie A contro l’Udinese è stato bersagliato da incredibili insulti razzisti dalla parte marcia dei tifosi dell’Udinese segnalando l’accaduto ai direttori di gara e rifiutandosi di giocare fino a quando quei cori non fossero cessati del tutto.

“Più stupidi che razzisti”
Le parole di Maignan


ha denunciato Maignan alle tv che lo hanno intervistato a fine partita:

“Al primo rinvio sono andato a prendere la palla e ho sentito versi di scimmia. Al secondo rinvio lo hanno rifatto e allora l’ho segnalato al quarto uomo. Non si può giocare così a calcio perché non è la prima volta che succede a me e ad altri giocatori. Lo dobbiamo dire”

Dall’alto del suo buon senso, il portierone rossonero ha specificato che si tratta soltanto di

“alcune persone ignoranti, non tutta la curva. Fischiare è normale, ma questo non deve succedere. Devono essere puniti e non venire più allo stadio”

Inaccettabile che ancora adesso, dopo gli avvenimenti del passato e nel 2024, queste situazioni accadano in alcuni stadi italiani e si ripetano ciclicamente come se le lezioni precedenti non fossero servite a nulla.

La gara è stata sospesa per alcuni minuti: proprio in quei momenti Maignan ha sentito attorno a sé la fiducia di tutti quelli che hanno condannato dal campo l’episodio.

ha aggiunto il portiere francese :

“Tutti sono venuti a sostenermi e poi siamo tornati in campo con ancora più voglia. La vittoria è la risposta giusta”

Giustamente, ha spiegato anche perché ha deciso di abbandonare il terreno di gioco :

“Noi giocatori possiamo reagire solo così, mentre chi deve fare qualcosa di forte è la procura federale che prende sempre le nostre parole dopo le partite ma poi non succede mai niente”

🔹La condanna delle istituzioni

Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro per lo Sport e i giovani, Andrea Abodi, che ha condannato fermamente quanto accaduto ieri sera a Udine.

“Il mio, il nostro no al razzismo non può, non deve, non vuole avere il colore di una maglia o della pelle, non riguarda una religione o un popolo o una città : vale sempre e ovunque! Come il rispetto: sempre e ovunque”

ha scritto in un post sul social X :

“E chi sbaglia ne deve rispondere. Le nostre scuse a Mike Maignan!”

Dopo i gravi episodi della Dacia Arena, dove il portiere del Milan ha ricevuto diversi insulti razzisti che hanno portato alla sospensione per qualche minuto della sfida tra l’Udinese e i rossoneri, il presidente della Fifa ha preso posizione sui suoi canali social, auspicando che si possa arrivare alla sconfitta a tavolino per le squadre i cui sostenitori continuino a cadere in questi comportamenti

CASO MAIGNAN, INSULTI RAZZISTI A UDINE: LA RICOSTRUZIONE – LE REAZIONI DEL MONDO DEL CALCIO

“Gli eventi di sabato a Udine e Sheffield sono assolutamente ripugnanti e del tutto inaccettabili. Non c’è posto per il razzismo né per altre forme di discriminazione, nel calcio così come nella società.
I giocatori interessati da quanto accaduto sabato hanno il mio pieno supporto.
È necessario che TUTTE le parti interessate agiscano, a partire dall’istruzione nelle scuole, affinché le future generazioni comprendano che questo non è parte del calcio né della società”

Sono queste le dure parole usate dal presidente della Fifa Gianni Infantino su Instagram il giorno dopo gli insulti contro Mike Maignan in Udinese-Milan e quelli a Sheffield diretti a Kasey Palmer del Coventry.

ha aggiunto il numero uno del calcio mondiale 

“Oltre alla procedura a tre fasi (sospensione della partita, seconda interruzione della partita, partita annullata), va comminata la sconfitta a tavolino per le squadre i cui tifosi si siano resi protagonisti di atti di natura razzista – provocando così l’annullamento della partita -, così come vanno attuati divieti di accesso agli stadi di tutto il mondo e portate avanti accuse penali nei confronti di chi compie atti razzisti.
La Fifa e il mondo del calcio mostrano piena solidarietà alle vittime di razzismo e di ogni altra forma di discriminazione.
Una volta per tutte: no al razzismo e no a ogni forma di discriminazione!”

Cori razzisti a Maignan, il durissimo comunicato di Infantino: “Ripugnanti!”

Il numero uno della Fifa ha preso posizione su quanto accaduto nella sfida tra Udinese e Milan

Si è tolto i guanti e ha abbandonato il terreno di gioco.
Così nella serata di ieri, durante la sfida tra Udinese e Milan, Mike Maignan ha reagito agli insulti razzisti che alcuni tifosi gli hanno rivolto. L’arbitro Maresca ha così sospeso la sfida ripresa solo dopo alcuni minuti di stop.
Quanto accaduto alla Dacia Arena è certamente un episodio da condannare e il primo a farlo è il numero uno della Fifa Gianni Infantino che, tramite il suo profilo social, ha pubblicato un durissimo comunicato.

SERIE A – CORI RAZZISTI CONTRO MIKE MAIGNAN IN UDINESE-MILAN: DA MBAPPÉ ALLA FIFA, I MESSAGGI SOCIAL

Dalle istituzioni al mondo dello sport, sono numeorse le voci schierate dalla parte di Mike Maignan, vittima di cori razzisti durante Udinese-Milan.

ha denunciato il portiere nel post partita :

“Devono essere sanzionati fortemente, parlare non serve a niente. Noi giocatori possiamo reagire solo così, dicendo ciò che avviene in campo, chi deve prendere decisioni forti è la Procura”
La serata friulana ha regalato un rollercoaster di emozioni al Milan e specialmente al suo portiere, Mike Maignan


A metà primo tempo i vergognosi cori razzisti dalla curva dell’Udinese hanno costretto il numero uno rossonero ad abbandonare il campo e a far sospendere la partita per 5’.

Poi la ripresa e la rimonta rossonera, col gol decisivo al 97’ firmato da Okafor, che tuttavia non cancella il ricordo di quegli incresciosi attimi vissuti dietro la porta difesa da Mike.

ha raccontato Maignan nell’intervista post partita :


“Al primo rinvio sono andato a prendere la palla e ho sentito chiamarmi ‘scimmia’, ma non ho detto niente”

“Poi lo hanno rifatto ancora e ho chiesto aiuto alla panchina, poi ho detto che non si può giocare così a calcio. Non è la prima volta che mi succede né a me né ad altri giocatori. Sono cose che vanno dette. Sono persone ignoranti. Il tifoso viene allo stadio per tifare, magari per fischiare, ma queste cose nel calcio non devono succedere”

Sono numerose le voci che si sono schierate dalla parte di Maignan successivamente a questi episodi. Dal mondo del calcio a quello delle istituzioni, tutti si sono stretti attorno al portiere rossonero e a tutte le vittime di episodi razzisti.

DAL MILAN A MBAPPÉ, I MESSAGGI DI SOSTEGNO A MAIGNAN

Si parte dal Milan, che ha mostrato il supporto al proprio portiere durante e dopo la partita, dando visibilità alla questione e rilanciando la denuncia del razzismo negli stadi italiani.

Al Milan si accoda anche la Serie A: “Keep Racism Out”, il chiaro messaggio della lega.

In supporto di Maignan arriva anche il mondo sportivo francese. Kylian Mbappé scrive sul suo profilo Twitter:

“Sei molto lontano dall’essere solo Mike Maignan. Siamo tutti con te. Ancora gli stessi problemi e ancora NESSUNA soluzione. Quando è troppo è troppo! No al razzismo”

Alla denuncia della stella del PSG, si aggiunge anche la campionessa Wimbedon 2013 Marion Bartoli:

“Che vergogna! Pieno sostegno a Mike Maignan, vittima di insulti razzisti su un campo di calcio. Tutto questo deve finire”

Tramite una storia Instagram, anche il numero uno della FIFA Gianni Infantino commenta i fatti di Udine.

Il sostegno arriva anche dalle istituzioni, col Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi che scrive:

“Il mio, il nostro no al razzismo non può, non deve, non vuole avere il colore di una maglia o della pelle, non riguarda una religione o un popolo o una città: vale sempre e ovunque! Come il rispetto: sempre e ovunque! E chi sbaglia ne deve rispondere. Le nostre scuse a Mike Maignan”

Cori razzisti a Maignan, Infantino:

“Serve sconfitta a tavolino”

Mi hanno fatto i versi della scimmia“: la denuncia di Maignan

Non si placano le condanne e polemiche per quanto accaduto ieri sera a Udine con il milanista oggetto di versi razzisti: ecco le parole del portiere rossonero e la denuncia delle più alte cariche del calcio ⚽️

Parole importanti anche dal numero della Fifa, Gianni Infantino, che ha chiesto il divieto di andare allo stadio per i tifosi e “forfait automatici” per le squadre i cui ultras lanciano insulti “abominevoli

Le parole di Infantino arrivano dopo gli episodi razzisti di Udine ma anche quello di Sheffield, in Inghilterra, dove è stato bersagliato da insulti razzisti il centrocampista Kasey Palmer.
“Gli eventi accaduti sabato a Udine e Sheffield sono totalmente ripugnanti e del tutto inaccettabili”
ha affermato Infantino con una nota. 

“I giocatori colpiti hanno il mio totale sostegno”
Le parole di Mbappé

Connazionali e compagni di squadra in Nazionale, è arrivata la ferma condanna e piena solidarietà a Maignan anche da parte di Kylian Mbappé che sui social ha consolato l’estremo difensore francese.

 

“Sei molto lontano dall’essere solo Mike Maignan. Siamo tutti con te. Ancora gli stessi problemi e ancora nessuna soluzione. Quando è troppo è troppo ! NO AL RAZZISMO”

#ègiustoinformare
🔺TOLLERANZA ZERO‼️
All’indomani dei cori razzisti
Maignan:
“Spettatori, Udinese e procura: se non intervenite siete complici”
La denuncia in un post su “X”

L’Ac Milan annuncia una giornata di silenzio sui propri account di social network.

Dino Zoff: “È stata una cosa deprecabile. Non c’entra il Friuli, mi stupisce che questo succeda ovunque”

Il portiere del Milan, Mike Maignan, all’indomani dei cori razzisti rivolti contro di lui durante la partita di sabato con l’Udinese, interviene sulla vicenda con un post su “X”:
“Oggi un intero sistema deve assumersi le proprie responsabilità: gli autori di questi atti, perché è facile agire in gruppo, nell’anonimato di una piattaforma. Gli spettatori che erano in tribuna, che hanno visto tutto, che hanno sentito tutto ma che hanno scelto di rimanere in silenzio, siete complici. Il club dell’Udinese, che ha parlato solo di interruzione della partita, come se nulla fosse, si è reso complice. Le autorità e la Procura: con tutto quello che sta succedendo, se non fate nulla, SARETE COMPLICI ANCHE VOI”

Il portiere rossonero aggiunge sempre su “X”:
“Lo ripeto, non sono una VITTIMA.
E voglio dire grazie al mio club AC Milan, ai miei compagni, all’arbitro, ai giocatori dell’Udinese e a tutti quelli che mi hanno mandato messaggi, che mi hanno chiamato, che mi hanno sostenuto in privato e in pubblico. Non posso rispondere a tutti ma vi vedo e siamo INSIEME”

L’Ac Milan intanto annuncia una giornata di silenzio sui propri account di social network.
Lo rende noto con un post su “X”:

“In seguito agli inaccettabili fatti accaduti durante la partita contro l’Udinese, il Milan ha deciso di non pubblicare alcun contenuto sui social media oggi, 21 gennaio 2024, a sostegno di Mike Maignan e della lotta al razzismo”

Sulla vicenda interviene anche l’ex portiere della nazionale, Dino Zoff:

“È stata una cosa deprecabile, non sono cose da fare”

E aggiunge l’ex numero 1 di Napoli e Juventus:

“Mi stupisce che questo succeda ovunque. Non c’entra il Friuli, io ero portiere e certe cose le ho avvertite ovunque. Nel calcio come nella vita ho sentito tanti buu. Ai miei tempi succedevano cose diverse. Io che ho fatto il portiere ed ero vicino agli spalti, ho visto arrivare di tutto in campo. Ho sentito insulti di ogni tipo, ma almeno erano per tutti”

è giusto informare 


Ce n’est pas le joueur qui a été attaqué. C’est l’homme. C’est le père de famille. Ce n’est pas la première fois que ça m’arrive. Et je ne suis pas le premier à qui ça arrive.

On a fait des communiqués, des campagnes de publicité, des protocoles et rien n’a changé.

Aujourd’hui , c’est tout un système qui doit prendre ses responsabilités :
⁃Les auteurs de ces actes, parce que c’est facile d’agir en groupe, dans l’anonymat d’une tribune.
⁃Les spectateurs qui étaient dans la tribune, qui ont tout vu, qui ont tout entendu mais qui ont choisi de se taire, vous êtes complices.
⁃Le club d’Udinese, qui a seulement parlé d’une interruption de match, comme si de rien n’était, vous êtes complices.
⁃Les instances et le procureur, avec tout ce qu’il se passe, si vous ne faites rien, VOUS SEREZ VOUS AUSSI COMPLICES.

Je vous l’ai déjà dit et s’il faut le répéter encore : je ne suis pas une VICTIME. Et je veux dire merci à mon club l’AC Milan, à mes coéquipiers, à l’arbitre, aux joueurs de l’Udinese et à tous ceux qui m’ont envoyé des messages, qui m’ont appelé, qui m’ont soutenu en privé et publiquement. Je ne peux pas répondre à tout le monde mais je vous vois et on est ENSEMBLE.

C’est un combat difficile, qui va demander du temps et du courage. Mais c’est un combat qu’on gagnera.

Non è stato il giocatore ad essere stato aggredito.
È l’uomo. È il padre di famiglia. Questa non è la prima volta che mi succede.
E non sono il primo a cui è successo.

Abbiamo fatto comunicati stampa, campagne pubblicitarie, protocolli e non è cambiato nulla.

Oggi un intero sistema deve assumersi le proprie responsabilità:
⁃ Gli autori di questi atti, perché è facile agire in gruppo, nell’anonimato di una piattaforma.
⁃ Gli spettatori che erano in tribuna, che hanno visto tutto, che hanno sentito tutto ma che hanno scelto di rimanere in silenzio, siete complici.
⁃ Il club dell’Udinese, che ha parlato solo di interruzione della partita, come se nulla fosse, si è reso complice.
⁃ Le autorità e la Procura, con tutto quello che sta succedendo, se non fai nulla, SARAI COMPLICE ANCHE TU.

Te l’ho già detto e se è il caso di ripeterlo: non sono una VITTIMA.
E voglio dire grazie al mio club AC Milan, ai miei compagni, all’arbitro, ai giocatori dell’Udinese e a tutti quelli che mi hanno mandato messaggi, che mi hanno chiamato, che mi hanno sostenuto in privato e in pubblico.
Non posso rispondere a tutti ma vi vedo e siamo INSIEME.

È una lotta difficile, che richiederà tempo e coraggio.
Ma è una battaglia che vinceremo 

#sapevatelo2024

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